La pioggia quel giorno aveva concesso una breve pausa, erano usciti per vedersi nonostante si fossero incontrati già quel mattino e la sera prima.
Uscendo di casa, aveva incrociato sotto casa sua Damian e Dario, la loro destinazione era "L'Arpa di Brian Boru." un pub.
Gian aveva un suo codice, beveva alcolici una sola volta l'anno e solo in occasioni speciali, l'ultima volta che la birra aveva toccato le sue labbra era stato a Santiago de Compostela una mezza pinta.
Una volta entrati si sedettero ad un tavolo e Gian sorrise leggendo il numero 19, un caso? Forse.
Scorse il menù e trovò la bevanda che voleva "Guinness" la sua birra preferita, una birra scura, dal sapore leggermente amaro che gli ricordava il sapore del caffé, decise di esagerare e prese una pinta.
Una volta fatte le ordinazioni furono raggiunti da Oscar e da Martina, alla cassa Gian prese cinque biglietti da visita del Pub, per un motivo molto semplice, il retro del biglietto recitava: "Buono Omaggio. Vale per 1 Vaffanculo Gratis." sorrise pensando a tutte le persone a cui avrebbe potuto darlo, come coloro che una volta risolti i propri problemi se ne andavano, tutte quelle che dopo averlo fatto affezionare facevano un passo indietro e andavano via.
Consegnò i restanti quattro biglietti al resto del tavolo, lentamente l'atmosfera in quel pub divenne quella che spesso si creava in CRI dopo un servizio pesante.
Atmosfera in cui battutacce e riflessioni complicate la facevano da padrone, due argomenti li interessavano particolarmente, la legittima difesa e i membri del gruppo di amici, la leggitima difesa si basava sulla figura dell'avversario, Oscar inizialmente propose come caso una persona ubriaca, e ognuno espresse la propria opinione con qualche battuta goliardica o di black humor come intercalare, quando Oscar propose come avversari un gruppo di tre persone armate di bottiglie rotte, venne spontaneo chiedersi come mai qualcuno dovrebbe andarsi a cercare un posto in cui puoi incontrare questo tipo di avversari. Gian propose una serie di soluzioni sia legali che non, Dario invece propose la fuga, Damian non disse nulla.
Il secondo argomento di discussione era invece il gruppo di amici e a Gian vennno in mente i "Big time Rush".
Kendall: il "Leader" del gruppo, quello che teneva un po' le fila del gruppo proponendo cose e "gestendo il gruppo" anche se poi era il primo a fare casino. Di solito è l'anima della festa.
Logan: il "Saggio" del gruppo, quello che sa sempre quale sia la cosa giusta da fare, ma ama fare cose pericolose e cerca sempre un modo per rendere ancora più divertenti le cose che fa con il gruppo, spesso si limita ad osservare gli altri tre che fanno casino.
James: il più carino della compagnia, spesso vanitoso rispetto agli altri, ma è sempre onesto con te e ti aiuterà sempre.
Carlos: è quell'amico rumoroso, che dev'essere sempre sorvegliato per evitare che vada a fare danni o vada a cercare danni, è il più basso della compagnia. Sa essere un golden retriver come carattere ma se lo fai arrabbiare devi correre.
Nel suo gruppo di amici erano un mix, anche se Gian spesso e volentieri era "Carlos" e Oscar era "Logan" ma anche Dario aveva i suoi momenti da Logan o da Kendall mentre Damian era più Logan e Carlos.
Erano un bel mix, capaci di fare i cretini durante le riunioni animatori comunicando a gesti da una parte all'altra del cerchio, ridendo come dei deficienti a volte per una semplice espressione facciale.
Ogni tanto alle loro serate entravano Martina, la ragazza di Oscar, un tempo Alessia, ma da quando era andata via lasciando a terra Gian quel nome e quella persona erano diventati un tabù da non dire quando si trovavano, era semplicemente stata rimossa dalla memoria collettiva. Altre volte era venuta Giulia, ma quel gruppo era molto ristretto, spesso e volentieri erano solo loro quattro a trovarsi a casa di chi l'aveva libera o in parrocchia, bastava una pasta o una pizza e il resto della serata la facevano giocando a un videogioco che in realtà faceva da sfondo mentre i dialoghi spesso e volentieri erano più profondi del previsto.
Una sera, mentre tornavano a casa Damian guardò Gian "Hey, hai mai pensato che dovrà arrivare un giorno in cui saremo separati?" quella domanda in realtà aveva sempre ossessionato la mente di Gian, sapeva che un giorno si sarebbero persi di vista, magari, non era certo, finché fossero rimasti dentro la parrocchia, non si sarebbero persi, certo si erano dovuti adattare, quel gruppo su Whatsapp che si animava molto poco, non si scrivevano più ogni giorno o ogni settimana, ed anche trovarsi a giocare in certi momenti dell'anno diventava complicato, tra sessione, tesi e lavoro. Gli sorrise "Finchè saremo separati insieme, staremo certamente bene, la nostra amicizia sarà sempre in evoluzione, non possiamo sapere cosa ci riserva il futuro, abbiamo interessi diversi, adesso che due di noi sono fidanzati abbiamo anche dei nuovi elementi da guardare ma non importa, ci saremo sempre l'uno per l'altro. E stai tranquillo che al mio matrimonio vi voglio come testimoni." aveva esclamato con un sorriso "Prima devi trovare la moglie." aveva replicato Damian "Si anche... ma non è questo il punto, anche se non fossimo più assieme, anche se io mi facessi due giri di animazione e voi no, anche se tu andassi in un'altra regione o simili, sono certo che troveremo sempre del tempo per noi quattro." aveva commentato prima di entrare in casa ugurandogli la buona notte."
Quella sera Gian fissò il gruppo, Zorba seduta vicino a lui lo guardò "Gian va tutto bene?" Gian sorrise "Ragazzi, un momento di attenzione." il tavolo fece silenzio "Damian, l'altra sera mi ha chiesto se mai ci perderemo e io ci ho pensato molto, quando mi sono venute in mente due citazioni, una è quella di Winnie the Pooh: "Se mai ci sarà un domani in cui non saremo insieme, c'è qualcosa che devi sempre ricordare. Anche se siamo lontani, io sarò sempre con te»" e la seconda invece è di Vin Disel "Dovunque voi siate, non importa se a un quarto di miglio o dall'altra parte del mondo. Quello che conta nella mia vita saranno sempre le persone che ho davanti. Proprio qui. Proprio ora. Io non ho amici... ho una famiglia." Io ho una seconda famiglia molto disfunzionale e mi trovo a guardare due sorelle acquisite che mi fanno preoccupare ma quando ho perso Alessia." Gli sguardi che intercettò a quel nome furono molto espressivi "Ma questa famiglia è diventata la mia ancora, queste sorelle, voi tre, Giulia, che ora è in servizio, Zorba che ci ha raggiunti stasera siete diventati un sostegno nel momento del bisogno. E vi voglio dire grazie." Dario prese la parola "Gian, ci sei sempre quando abbiamo bisogno, per questo motivo noi ci siamo." "Siamo tuoi amici." esclamò Damian "E sopratutto ragazzi, per noi, non ci sarà mai un addio." replicò Oscar "Ben detto, Salute." disse Damian alzando il bicchiere e facendo cozzare i bicchieri "A Noi." bevvero un sorso e poi ripresero a scherzare tra loro perché in fondo a volte basta veramente poco per trovare qualcuno di veramente importante che ti coprirà sempre le spalle e che ti dica "Ricordati, quando tutto il mondo ti dirà di no, io ti dirò sempre "Sono cazzi tuoi, però se vuoi posso darti supporto."
STAI LEGGENDO
Random - L'ordinario in mini racconti
Historia CortaNella monotonia della nostra routine siamo sempre di corsa, tendiamo a vedere le cose da una sola prospettiva, crediamo che esista un solo modo di vedere le cose. Ma siamo realmente sicuri che ciò che vediamo sia solo quello che i nostri occhi e la...