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[Amber's pov]

"Beh, è stato deprimente," rise Louis e si alzò dal suo posto sul pavimento. Dato che Louis era l'unico a tifare per il cattivo, era anche l'unico a trovare il finale triste, ma aveva insistito nel dire che i 'buoni' erano troppo stupidi. Nel frattempo alzai lo sguardo per guardare Harry e vedere il suo sorriso divertito. Solo la vista mi faceva sorridere, mentre Jenny si alzava dalla poltrona, "Potete restare qua- io e Louis laveremo i piatti." Ci disse, quando si accorse che mi stavo per alzare.

Louis era sparito in cucina con i nostri piatti; Jenny lo aveva seguito con il resto e io mi ero alzata, tirando con me la mia cosa preferita. Aveva funzionato perfettamente come cuscino che inoltre ti abbracciava e ti baciava finché non ti sentivi ubriaca di felicità; occasionalmente ti sussurrava cose dolci durante il film.

"Sai come funziona, vero?" chiesi con un sorriso, facendo dei passi indietro e trascinandolo con me fino allo stereo. Ero così felice da potermi a malapena contenere e lui era così bello che il mio cuore non riusciva a credere che lui fosse mio. Che fosse con me. Che fosse il mio ragazzo. Anche le parole mi facevano sussultare e sorridere ampiamente, mentre lui sorrideva e mi guardava con quei teneri occhi verdi che non mi lasciavano sola neanche un secondo. Sembrava un po' stanco dopo essere rimasto seduto con me in una stanza buia a guardare un film.

Mi tenne la mano e mi sorrise, accelerando il battito del mio cuore. Si avvicinò a me circondandomi i fianchi con un braccio, e stampandomi un bacio sul collo, così teneramente che il tocco della seta sarebbe stato come la carta vetrata; mi tenne stretta, voltandomi verso lo stereo e appoggiando il mento sulla mia spalla. L'impianto sembrava più un super computer; era difficile immaginare come funzionasse. Ma c'era da aspettarselo con un musicista in casa. Il mio musicista.

Lo osservai, muovere le dita sui vari pulsanti, cercando una canzone in quello che ero abbastanza sicura fosse l'iPod di Jenny, considerati i vari adesivi. Non conoscevo la canzone che aveva scelto, ma lui continuò a canticchiarla contro la mia spalla.

"Sei sicuro che non sia questo?" chiesi con un sorriso, puntando il dito contro un pulsante a caso, non sapendo cosa facesse. Rise alla mia stupida domanda, mentre la musica cominciava a risuonare nella stanza, nascondendo il suono dell'acqua che veniva dalla cucina.

"Sono sicuro che ti piacerà, amore," mormorò mentre io ascoltavo la melodia che sembrava velluto, che si muoveva nell'aria attorno a me. Amore. Mi aveva chiamata amore e aveva scelto una canzone, sicuro che mi sarebbe piaciuta? Il mio cuore non riusciva a stargli dietro. Mi voltò mentre le parole 'he's got that lazy love' risuonarono nella stanza; le sue labbra trovarono le mie quando arrivò la strofa successiva.

Il muro incontrò la mia schiena e io mi alzai in punta di piedi per avvicinarmi a lui. Tutto ciò che faceva straboccava di affetto e desiderio. La sua mano seguiva la pelle lungo il mio braccio. Un sorriso si fece largo sulle sue labbra, mentre le mie si spostarono sulla sua mandibola; le sue mani finirono sul muro dietro di me, vicino alla mia testa, proteggendomi e separandomi dal resto della stanza, ma a me non importava.

Gli presi il volto tra le mani e i suoi occhi si aprirono per guardarmi; eravamo così vicini. I suoi occhi erano di un verde intenso e potevo percepire le mie guance arrossarsi. Non riuscendo ad aspettare un secondo di più, si avvicinò ancora, facendomi ridere. Era così caldo, come quelle mattine in cui la coperta è così calda che tu non vuoi andartene. Il nostro bacio si approfondì ma non poté di certo intensificare i nostri sentimenti perché eravamo già profondamente innamorati. Ma lui era con me e io potevo sentire il suo corpo contro il mio, in grado sia di salvarmi che di farmi male.

Dei brividi mi percorsero la schiena; la stanza non c'era più; l'aria era più calda e io sarei rimasta sua per sempre. Le sue braccia erano attorno a me, solo lui poteva toccarmi, neanche il muro; solo lui. Le sue labbra erano baci dell'angelo dell'oblio. Solo lui. Solo amore ed era tutto per lui. Tutto. Le nuvole sarebbero arrivate lontano; il carbone sarebbe bruciato per l'ultima volta; i sussurri avrebbero viaggiato; i colori pastello del mattino sarebbero passati, ma tutto nel mondo sembrava andare avanti grazie a lui e i suoi bellissimi occhi.

La melodia si muoveva tra i nostri corpi; intorno ai suoi riccioli, che la mia mano stava tirando; sotto ai miei piedi, che toccavano il pavimento solo con la punta. I suoi occhi erano ancora chiusi e il sorriso non osava lasciargli le labbra.

"Ti amo," mormorai ancora presa da lui e con il sorriso ancora sulle labbra. I suoi occhi erano di una bellezza unica, quando si aprirono con il solo scopo di farmi perdere il respiro. Le sue parole erano dolci e basse; "Ti amo anch'io."

La canzone era cambiata un paio di volte quando Jenny entrò nella stanza con una ciotola di caramelle; Harry non si mosse, facendola ridere, "Louis non è particolarmente- fan della tua scelta in musica."

Cominciai a ridere mentre Harry sorrideva, ancora non spostandosi da me, "Può venire qua a cambiarla allora!" la sua voce era abbastanza alta da raggiungere ogni angolo dell'appartamento; Louis poté senza dubbio sentire e secondi dopo comparve con una bottiglia in mano.

Jenny era seduta sul bracciolo del divano a ridere, guardando Louis che prendeva l'ipod, cercando una nuova canzone, decisamente meno romantica. Le braccia di Harry erano ancora attorno a me, quando una canzone più movimentata partì; mi fece roteare su me stessa con un grande sorriso, che lasciò Jenny sbalordita. Non volevo neanche far finta di essere normale quando ero con lui; le mie risate si mischiarono con la canzone, mentre mi muovevo, ogni tanto ritornavo contro al suo petto.

Mentre io e Harry ballavamo; Louis versava qualsiasi cosa ci fosse in quella bottiglia nei quattro bicchierini che aveva portato prima, "Ecco, vedi, questo è quello che intendevo!"

Jenny lo colpì, accettando il primo shot, "Qual è l'occasione, stavolta, Tomlinson?"

Il mio cuore stava battendo furiosamente mentre ballavo con Harry, che continuava a sorridere così tanto che non ci servivano di certo riflettori o palle da discoteca. Mi prese tra le sue braccia, ridendo; ormai stavamo respirando a fatica, mentre Louis sollevava il suo bicchierino, "Festeggiamo la vita e il fatto che per una volta Harry ha cucinato un pasto decente nella sua maledettissima vita."

Jenny scrollò le spalle con un'espressione che sembrava dire 'mi sembra giusto', mentre Harry sollevava un bicchierino chiedendomi se lo volessi. Ancora con il respiro affannato, dopo aver ballato, e le mie guance rosse, annuii con un sorriso, spostandomi i capelli dal viso. Louis e Jenny fecero cin-cin e mandarono giù i loro shot. Magari sarebbe stato bello dimenticare tutto per una sera. Dimenticare la lettera e Peter e domani.

Harry mi sorrise prima di copiare Jenny e Louis; un secondo dopo sentii il liquido bruciare la gola. Jenny esultò, mentre io guardavo Harry bere; la sua mandibola diventò più prominente quando buttò la testa indietro per finire lo shot. Il mio cuore vibrava a causa delle risate e della sostanza, che ero abbastanza sicura fosse vodka.

Scherzammo come bambini; continuando a ridere e la musica muoveva le pareti. Dopo ogni bicchierino, il posto diventava sempre più sfocato, ma allo stesso tempo era sempre più divertente. Tutto, da Louis che si lamentava della morte della madre di Bambi ad io e Jenny che cercavamo di convincere i ragazzi a far partire una canzone delle Spice Girls dallo stereo.

La notte diventava sempre più scura; anche Harry diventava sempre più sdolcinato. Alla fine non gli importava niente se non fossimo soli, dato che ogni tanto si avvicinava a me, chiaramente ubriaco e mi ripeteva 'ti amo, ti amo, ti amo' prima di baciarmi, fino a che non gli prestavo completamente attenzione. Louis ci tirava i dolci e Jenny gli gridava 'cosa stai facendo!'; non ero comunque sicura a cosa si riferisse: all'abuso di dolci o al fatto che ci stesse interrompendo.

Il fatto era che amavo vedere Harry in quel modo; vederlo giovane e non curante, mentre cantavamo a squarciagola le canzoni dello stereo durante la settimana; vederlo vivo e felice, mentre ballava con me e si mordeva il labbro solo per darmi fastidio. Quello era il modo in cui lo volevo sempre vedere; senza preoccupazioni né dolore sul suo volto. Volevo solo vederlo felice, come meritava.




Più corto del solito, ma in anticipo ;)                                                                                                                               Anche quest' anno niente Hogwarts. Comincio a pensare di essere seriamente una sporca babbana... ma chi vogliamo prendere in giro! Evidentemente ci sarà stato un problema con le lettere... come tutti gli anni... si vabbè ok ahahahahahh ;)

the journal - h.s. [Italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora