[Amber's pov]
Le candele erano quasi sciolte e ciascuna aveva bevuto meta bottiglia di vino e diversi daiquiri alla fragola, che Jenny aveva fatto. I nostri piatti erano vuoti- e metà dei biscotti che aveva preparato Perrie erano spariti. Le risate erano più deboli e sembravano più rauche dopo tutte quelle ore passate a parlare e a raccontare storie; da Jenny che mi aveva raccontato delle storie imbarazzanti con Harry e Louis, e Perrie che ci aveva svelato il segreto dietro la tinta per capelli.
Non avevo controllato il telefono per le due ore passate e in qualche modo mi ero dimenticata delle mie ansie- o così pensavo.
"Stai scherzando? Zayn? Ti ha comprato un orsetto di peluches in un negozio di giocattoli? Tipo un orsetto vero?" Jenny fissò Perrie con gli occhi lucidi; Perrie annuì e il sorriso sul suo volto sembrava illuminare la stanza più delle candele. Non potevo smettere di ridere per quello che ci aveva appena detto.
"Yep, mi ha anche detto che un ragazzino di cinque anni lo ha aiutato a sceglierlo," Io e Jenny la guardammo con ammirazione, mentre Jenny continuava a sospirare dalla felicità.
"E poi al collo ci ha messo la collana, così dondolava sulla sua pancia," le dita di Perrie si muovevano sulla collana di cui stavamo parlando, mentre, per la seconda volta, era persa nei ricordi, con occhi sognanti. Io e Jenny sospirammo profondamente, entrambe perse nella dolcezza del gesto di Zayn.
"Allora Amber, te e Harry?" continuò Jenny, guardando me quella volta. La guardai oltre il bordo del mio bicchiere con un sorriso, chiedendo; "Cosa c'è?" prima di bere un altro sorso del drink, del quale Jenny aveva fatto diversi litri, sembrava.
Il sorriso di Jenny si aprì e si appoggiò al bancone della cucina, dove eravamo tutte sedute su delle sedie alte. Avevo i miei piedi sulla quarta sedia, mentre le altre ragazze erano dalla parte opposta. La pioggia continuava a scendere di fuori.
"Oh andiamo! Ho seriamente bisogno- e mi merito- dei dettagli su voi due. Ovviamente Harry non mi dice niente; sono una single che ha bisogno di un po' di romanticismo! Dovreste dispiacervi per me! In più i libri di Nicholas Sparks mi deprimono- voglio dire, aiutatemi!"
Sorrisi e Perrie si mise a ridere ai lamenti della ragazza rossa per delle storie. Appoggiai il bicchiere e controllai l'ora; era quasi l'una di notte.
"Beh," Jenny era seduta sul bordo della sua sedia, aspettando che le raccontassi qualcosa di dolce, ma nonostante fossero solo Jenny e Perrie, condividere con loro qualcosa di cui facevo tesoro e della quale non sarei mai stata in grado di raccontare tutti i dettagli a nessuno se non ad Harry, era difficile. La mia testa stava fluttuando tra le diverse ore a parlare, ridere, scherzare, i bigliettini adorabili o il passare il tempo nel mio appartamento con la mia persona preferita, ma sembravano troppo personali per raccontarli.
"Beh in realtà la settimana scorsa c'è stata una cosa abbastanza," Jenny quasi cadde dalla sedia, quando cominciai a parlare, "dolce, che ha fatto."
Perrie si alzò dalla sua sedia con un sorriso e cominciò a pulire il tavolo; continuai, passandole il mio piatto, "Beh, sono stata ad una delle lezioni serali che è finita tardi perché il signor Calvin voleva che ascoltassimo ogni aspetto delle funzioni delle differenti parti dell'amministrazione di-" Jenny mi interruppe prima che potessi spiegare oltre, "Sì, sì- arriva alla parte interessante!"
Perrie non poté non ridere, posando le cose nel lavandino, mentre io sorridevo a Jenny, "Okay, okay! Beh, è finita ed eravamo tipo venti minuti in ritardo, comunque stavo uscendo dall'edificio con due del mio gruppo di studio. Io ed Harry eravamo d'accordo che avremmo cenato insieme o- beh probabilmente avremmo ordinato la cena, qualsiasi cosa di commestibile- già pronto per quando sarei arrivata a casa. Quindi ero entusiasta, ovviamente. Ehm," un sorriso si aprì sul mio volto, quando ripensai al momento, "e stava ancora piovendo. Era quel giorno, quando non la smetteva più di piovere per tutto il pomeriggio e la sera, ricordate? Comunque, il cielo era tutto buio e noi siamo usciti dalla porta principale dell'università dove c'era l'auditorium."
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the journal - h.s. [Italian]
Fanfiction"Ti rendi conto che un diario è una cosa molto personale, vero?" la sua voce era roca, bassa e minacciosa. Mi fece indietreggiare, presa dal panico, mentre lui continuava, "quindi la mia domanda è, perché cazzo stai leggendo il mio?"