[Harry's pov]
In pratica, c'era la possibilità che quello si trasformasse nel peggior weekend di tutta la mia vita. Sembrava uno di quegli incubi, dove provi a scappare via da qualcuno di cui hai paura. Continui a correre- pronto a morire, provando a scappare dall'orrore che tu sai essere, dietro di te. Quel weekend sembrava proprio uno di quegli incubi, l'unica differenza era che; non mi sarei mai svegliato.
Il viaggio in macchina verso il centro di Washington DC dall'aeroporto era stato riempito da un opprimente silenzio. Ero grato di avere il mio diario con me per distrarmi nel caso in cui i miei pensieri e la mia rabbia cominciassero a farsi notare, così non mi sarei ritrovato a colpire Liam alla mandibola.
La città mi era passata attraverso i finestrini scuri della costosa macchina, mentre io avevo sentito lo sguardo di Liam finire su di me, nello specchietto retrovisore, con emozioni contrastanti dietro a quel castano profondo.
"Non stiamo andando a casa di mio padre?" avevo chiesto, confuso, notando la direzione in cui ci stavamo dirigendo, non era quella che mi portava nel posto che odiavo di più al mondo.
Liam aveva trovato i miei occhi e aveva provato a sorridermi debolmente, non lo accettai comunque. Scomparve velocemente; "Il signor Styles ha prenotato una camera per lei al Jefferson Hotel, signore."
Lo stupore si era impossessato di me, mischiandosi con un leggero sollievo. Non dovevo dormire nella mia vecchia camera che era ancora lo scenario dei miei peggiori incubi. Mi ero appoggiato allo schienale del sedile, tenendo il diario stretto tra le dita, mentre il mio cuore aveva continuato a battere dentro la mia gabbia toracica; non mi ero accorta di quanto fossi nervoso di tornare a 'casa'. Sentii la gola chiudersi e i miei occhi rischiavano di mostrare debolezza, ma mi costrinsi a non lasciarmi andare- decisamente non di fronte ad un dipendente di mio padre.
Nessun altra parola venne scambiata tra me e Liam, prima che lui parcheggiasse di fronte all'entrata lussuosa. Era scuro fuori e la luce calda dell hotel sembrava attirare persone che volevano stare al caldo in un elegante atmosfera.
Prima che il portiere potesse aprire la porta per me- o Liam- ero già fuori con la borsa a tracolla sulla spalla e il diario nell'altra mano. La mandibola contratta; qualcosa di stretto e non confortevole stava comprimendo il mio petto, come se stessi per entrare volontariamente nella gabbia del leone. Ma con ogni passo verso l'entrata; avevo lei in mente.
Annuii una volta sola al portiere, entrando nell'hotel. Lo standard di quel posto era decisamente più elevato del Public Hotel, dove lavoravo, ma ero stato in posti come quelli prima, quindi nonostante lo splendore non si potesse non vedere; era facile per me non fermarmi a guardare. Invece, mi avvicinai immediatamente alla reception, fatta di legno nero e decorato con linee d'oro. Ovunque guardassi, lo stile del Jefferson Hotel, traboccava di ricchezza. I muri riflettevano la brillantezza dei diamanti e i bicchieri di cristallo erano riempiti del più elegante dei Bourbon. Non ero sorpreso che mio padre avesse scelto quel posto; era tutto quello che amava compresso in uno stile ricco, potente e avaro. Con i pannelli di legno, dipinti con cornici d'oro, rivestimenti di pelle verde, e lampadari in stile vittoriano.
Liam mi corse dietro, quando raggiunsi la lobby, "Harry- ti prego ascoltami." La sua voce era bassa, quasi disperata, quando prese il mio braccio. Mi fermai, ma non perché volessi ascoltarlo.
"Lasciami andare," la mia voce era un tuono formato in un'asta appuntita, che fece sì che Liam mi lasciasse andare, come se bruciassi e fece un passo indietro. Non ero nelle condizioni di perdonare un avido egocentrico in quel momento- lasciamo perdere andare a cena con il peggiore della specie, quella seria.

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the journal - h.s. [Italian]
Fanfiction"Ti rendi conto che un diario è una cosa molto personale, vero?" la sua voce era roca, bassa e minacciosa. Mi fece indietreggiare, presa dal panico, mentre lui continuava, "quindi la mia domanda è, perché cazzo stai leggendo il mio?"