[Harry's pov]
Amavo vederla sorridere. In qualche modo mi irradiava calore, attraverso la carne e le ossa, dritto al cuore. Come cavolo ci riusciva? Il modo in cui affondava sempre di più il naso nella sciarpa, nascondendolo dal freddo, come i suoi capelli si muovevano nel vento- il ciuffo si spostava, mostrando più della sua faccia. E quel colore sulle sue guance. Mi faceva aumentare il battito cardiaco. Il colore roseo mi assicurava che il suo cuore stava ancora battendo forte e regolarmente. Viva.
"Allora, che università hai frequentato, Mr. Buone-maniere?"
La sua voce era la mia ragione di muovermi e respirare. Avrei potuto vivere un'intera vita, con la consapevolezza di quella voce a svegliarmi ogni mattina. Onestamente. Come era successo? Quando era successo? Quando ho... quando ho incominciato ad innamorarmi di lei? Cosa c'era di sbagliato in me! Non sapevo niente di lei- ma sembrava che lei mi conoscesse meglio degli altri. Sapevo che era stupido, innamorarmi di lei sempre di più, dopo ogni respiro. Ma avrei dovuto preoccuparmi per quello che sarebbe venuto dopo. Quella era una preoccupazione del futuro- e come aveva appena detto- bisognava vivere il presente.
"Non lo dicevo nel diario?" strinsi gli occhi, provando a ricordare. Erano passati secoli, da quando ci avevo scritto- e raramente tornavo a rileggere. Solo se non mi ricordavo qualcosa.
Guardai come la mia risposta la fece arrossire- oh, quindi trovava imbarazzante averlo letto? Mi chiedevo quanto avesse letto. Senza accorgermene, mi avvicinai a lei, camminando per la strada. Non avevo idea di dove ci stesse conducendo, ma per quanto mi riguardava poteva anche portarci all'inferno e io l'avrei seguita, senza esitare.
"No... no non credo," la piccola ruga in mezzo alle sopracciglia comparve. I nostri gomiti si toccarono leggermente- ma lei non si spostò.
"Non ridere," avrebbe riso comunque, quando gliel'avrei detto. Lo sapevo. Se non altro, non l'avrebbe probabilmente impressionata come succedeva con altri.
Si fermò, accorgendosi del mio tono serio. Deglutii, preso alla sprovvista dai suoi movimenti.
"Non lo farò, promesso!" provò a non sorridere, per stare seria. Ma io riuscii a vedere la sua lotta interna, dopo che i fari di una macchina le illuminarono i lineamenti. Come un sorriso le stava per partire dagli angoli della bocca.
"Sono stato accettato all' Università di Harvard."
[Amber's pov]
Ci misi un secondo a capire quello che aveva detto. Che aveva veramente detto quello che pensavo avesse detto. I suoi occhi si spostarono dai miei e guardarono nervosi il marciapiede- allora realizzai che era serio.
"Oh." Oh. Proprio come nel diario- H.U. Oh. OH! Dopotutto l'aveva scritto! Quello aveva molto più senso di quello che pensavo. Lo era- perché non ero sorpresa? L'avevo pensato inconsciamente? Il modo in cui sapeva tutte quelle cose accademiche, il modo in cui aveva parlato, il modo in cui si era mosso. Università di Harvard. Porca vacca. Sapevo che era speciale- ma non pensavo così tanto. Non in questa scala. Cosa stava studiando? Come-perché-cosa!
"E tu, ti sei... ritirato?" non stavo ridendo- ero seria e non ci potevo credere. Porca vacca. Cosa ci stava facendo lì! Perché non stava dormendo in un dormitorio simile a quello di Hogwarts con altri cervelloni? Perché non era seduto in una di quelle vecchie biblioteche, a studiare fino a mezzanotte! Cosa cavolo ci faceva a Chicago? Cosa aveva appena detto. Troppi libri e ipocriti. Seriamente? Aveva sprecato quell'opportunità per quel motivo? Per i libri e gli ipocriti? Ci doveva essere per forza qualcos'altro.
"Si," scrollò le spalle. Scrollò semplicemente le spalle! Aveva seriamente scrollato le spalle, parlando di Harvard. Quante volte avevo sentito nominare quel posto, quando era arrivato il momento di scegliere un'università? Avevo frequentato una scuola con migliaia di studenti- credo che uno. Uno. È stato accettato con una borsa di studio in quel posto. E anche quello era strano!
"Ma...ma Harvard!" lo guardavo incredula. Se fossi stata accettata in quella scuola, avrei fatto di tutto per diplomarmi- porca vacca! Le opportunità che avrei avuto, dopo aver frequentato Harvard! I lavori che avrei potuto fare!
Mi sorrise- scrollando le spalle ancora. I suoi occhi verdi diventarono più scuri e la scintilla presente, scomparve- ma dovevo capire. Per quale motivo al mondo si era ritirato da Harvard?
"Non è... un opportunità da sogno?" chiesi attentamente, questa volta, capendo che potesse essere un argomento delicato per lui. Sembrava reagire alle mie domande, stando sulla difensiva. La facciata stavo ritornando. E speravo non fosse venuta per restare.
I suoi occhi color smeraldo mi osservavano severi, come se questo fosse un argomento che faceva da porta in una parte oscura di lui. Immaginavo che quello fosse un modo per assicurarsi che quell'oscurità non uscisse fuori e si riversasse sugli altri. Chiudeva tutti fuori. Ma rimaneva da solo con essa. Dei brividi mi percorsero la schiena, quando lui sospirò. Un lieve respiro di quella soffocante oscurità. Non potevo neanche immaginare quante cose ci fossero dentro di lui. Quanti ricordi, dispiaceri, lacrime, pezzi del suo cuore che teneva rinchiusi.
Era difficile però. Lo sapevo da quell'unico sospiro. Le porte si stavano per rompere. La forza si stava consumando. Magari era quella la ragione per cui aveva lasciato Harvard. Magari non poteva sopportarlo. Non poteva tenere tutto insieme. In ordine.
Con parole velenose- non intenzionate a ferire me, ma qualcun altro, disse in un respiro gelido, "Sì, era il sogno di qualcuno- solo non il mio."
Chi era quel qualcuno?
Note della pazza.
Ma voi siete fantastiche! Ma io... Wow! GRAZIE MILLISSIMISSIMERRIME! Davvero, siete fantastiche!
So che state aspettando la mia avventura di oggi, ma il mio computer ha un problema... A quanto pare non funziona il trasformatore [per chi non lo sapesse, è la scatoletta calda, collegata al cavo per mettere in carica il computer... Su dai, quella che d'inverno usate per scaldarvi le mani... Non lo fate anche voi?]
Hanno provato a spiegarmi cosa è successo, ma questo è quello che ho capito: blah blah trasformatore blah blah blah batteria blah blah blah blah cambiare blah blah blah capito? Al che ho risposto: Aah certo il trasformatore!
Ma come credo abbiate capito, non ho capito niente! Quindi ora a quanto pare devo comprare un nuovo trasformatore! Yeeee che bello, un bel trasformatore party! Comunque, approfitto del fatto che la carica del mio computer non regge, per non dovermi inventare una nuova avventura ;) alla prossimaaa!! Pregate per il mio computer ;) ahahhah <3
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the journal - h.s. [Italian]
Fiksi Penggemar"Ti rendi conto che un diario è una cosa molto personale, vero?" la sua voce era roca, bassa e minacciosa. Mi fece indietreggiare, presa dal panico, mentre lui continuava, "quindi la mia domanda è, perché cazzo stai leggendo il mio?"