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[Harry's pov]

"Oh, quindi quella è la tua ragazza segreta, eh Styles? Carina, no?"

Strinsi i pungi, conficcando le unghie nella pelle, quando Peter mi comparse davanti. Bloccandomi la strada. La mia mandibola si contrasse. L'avrei colpito ancora, se avesse detto un'altra parola su Amber. Sembrava che l'occhio nero non fosse abbastanza per lui. Le mie nocche ferite, tornarono a farmi male, ma dovetti usare il dolore per controllarmi. Sapevo perfettamente che non sarebbe stata una bella idea quella di colpire Peter- ancora.

Avevo superato l'entrata che conoscevo bene. Rosa- la ragazza alla reception- mi aveva trovato fuori e mi aveva indicato di entrare con un sorriso dolce, rivelando i denti bianchi, in contrasto con la sua pelle scura. Mi aveva dato una pacca sulla spalla, mormorandomi di 'mantenere la calma', mentre mi aveva seguito nell'hotel.

Ovviamente Peter mi si era presentato davanti, quando avevo raggiunto la zona bar, da solo, per arrivare all'ufficio di Theo. Provai a tenere a mente le parole di Rosa; ma era difficile anche solo guardarlo.

I suoi fastidiosi occhi blu brillavano di divertimento; la sua voce era bassa, provocatoria. Sapeva che odiavo tutto ciò. Mi spostai di lato, per superarlo nello stretto corridoio, invece di sbatterlo a terra, ma lui mi copiò, non lasciandomi passare.

"Scommetto che può fare magie con quelle labbra rosa. Ma ti sei mai chiesto- se lei stesse con te solo per lui?"

Cosa?

Come faceva a sapere di mio padre? Come- lo fissai con terrore negli occhi.

I suoi occhi blu si strinsero, quando il sorriso si ampliò. Il suo stupido sorriso per quel potere. Le mie mani stavano tremando; era alto come me, ma più compatto. Però avrei creato un effetto sorpresa, colpendolo per primo; se solo avessi potuto concentrare tutta la mia rabbia in un solo pugno alla sua mandibola, che continuava a darmi fastidio, con le sue parole.

Come osava dire una cosa del genere- di Amber- come osava menzionare mio padre? Come cazzo faceva a conoscerlo? Avevo fatto di tutto per tenere nascosta quella parte della mia vita; fortunatamente nessuno aveva trovato il cognome 'Styles' familiare e quindi non aveva messo insieme le cose. Tranne Peter apparentemente.

"Qual è il suo nome, eh? Magari dovrei informare tuo padre anche di lei? della tua piccola morettina. Di certo lui ha gradito la prima informazione che gli ho dato quando-" fece un passo avanti con confidenza- cosa che non avrebbe dovuto dare. Non potevo capire le sue parole; non avevano senso. Cosa aveva fatto? cosa aveva detto a mio padre? Era Peter ad aver cominciato tutto quello? ad aver trascinato dentro anche Theo? Le mie mani afferrarono il colletto della maglietta nera di Peter, mentre vedevo rosso, e lo spinsero sul muro più vicino, facendolo smettere di parlare.

"Quale cazzo è il tuo problema, Peter?" le mie parole erano un ringhio, mentre lo spingevo sul muro, provando a non ucciderlo a mani nude, "Qual è il tuo fottutissimo problema!"

Il cuore mi batteva fuori dal petto, con ogni battito mandava una rabbia avvelenata in tutto il mio corpo. Cosa avevo fatto per meritarmi tutto quello? I miei movimenti lo avevano preso completamente alla sprovvista.

Sapevo che Peter era sempre stato geloso di me, per qualche patetico motivo. Si era arrabbiato quando ero stato promosso- sapevo che anche lui avesse problemi economici, perché giocava più del consentito. Immaginai fosse ancora peggio di quanto fossi venuto a conoscenza, se era andato a contattare il mio fottutissimo padre. Ma tutti i pezzi del puzzle stavano tornando al loro posto, con questa nuova informazione. Come aveva fatto a contattarlo? Cos'altro gli aveva detto? Cosa gli aveva dato mio padre? Da quanto tempo Peter gli aveva dato informazioni su di me?

the journal - h.s. [Italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora