the journal - h.s. [Italian]

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Per favore leggete l'IMPORTANTISSIMA nota alla fine del capitolo, grazie :):)

[Amber'pov]

Eravamo rimasti in silenzio, bevendo la cioccolata calda a piccolo sorsi, finché non aveva raggiunto una temperatura ragionevole per essere bevuta. I miei occhi si spostarono nell'appartamento sorprendentemente confortevole di Liam. Mancava qualcosa però. O magari qualcuno. Era un pochino in disordine, cose erano state lasciate a metà, come ad esempio il ridipingere il muro. Una sacca da boxe appesa nell'angolo della stanza, che sembrava appartenere di più ad una palestra.

"Mi ha mostrato delle tecniche, quando ero più piccolo," notò Harry, seguendo il mio sguardo, fermo sull'oggetto. Magari non era così strano che l'avesse in casa, dato che Liam era una guardia del corpo.

"È quasi come uno," i miei occhi si spostarono sulla mia cosa preferita, "zio? No?"

I lineamenti del volto di Harry si indurirono, la fronte aggrottata e i suoi occhi che scappavano dai miei. Ricordai come Liam aveva reagito, quando avevo menzionato Aria, in un momento di stupidità.

"Ad un certo punto lo è stato- ma anni fa," sospirò e finì la sua cioccolata. Le sue dita si muovevano lungo il mio braccio, mentre tracciava delle linee invisibili attorno al mio polso, e le parole volavano per la stanza, "quando c'era anche Aria. Stavano insieme. Un'estate si era anche trasferita da lui, mi invitavano sempre a cena." Un sorriso si formò sulle sue labbra al ricordo. Doveva essere prima che Daisy venne al mondo.

Ascoltai curiosamente, provando ad immaginarli come coppia; Aria con i suoi capelli castano chiaro e un ampio sorriso, i suoi occhi a mandorla e zigomi prominenti. Ora una mamma single, proprietaria di un cafè; era difficile immaginarla in un'altra posizione. Immaginarla in quella stanza, innamorata, sul divano a ridere, mentre Harry e Liam scherzavano.

"A mio padre non piaceva, ovviamente. Ci sono sei anni di differenza tra di loro, non esattamente la fine del mondo," studiai Harry, mentre continuava a tracciare linee immaginare sulla mia pelle. Non ero sicura di che ore fossero, magari le otto e mezza? Di certo il gala non sarebbe finito prima di mezzanotte.

"Poi l'estate è finita e tutto è cominciato ad andare a rotoli, immagino. Aria ha rinunciato a H2O, eh voglio dire, la sua organizzazione non governativa- Hands 2 Offer-," gli occhi di Harry trovarono i miei, e perfino in quel momento il mio cuore si mise a battere più forte.

"Quella con il progetto dell'acqua pulita, per i paesi del terzo mondo? Ricordo che me ne aveva parlato," chiese e lui annuì.

"Era così determinata- è sempre stata una lavoratrice assidua, ma le piaceva davvero l'idea a cui stava lavorando. Alla fine credo che vedesse mio padre con un lato positivo. Invece di essere arrabbiata con lui, per essere diventato questo- questo mostro, finì per usare la sua influenza, per fare del bene. C'era sempre agli eventi importanti- il Gala di Chestnut Av. più di una volta- e affascinava sempre tutti quelli che potevano aiutarla," il suo sorriso si allargò nella maniera più adorabile, parlando della sua forte zia.

"Magari è quello il motivo per cui ti ha assunta," il suo sorriso allungava in maniera perfetta le sue labbra, finché non si separavano nella sinfonia più bella, "anche tu sei forte, sai. E ovviamente ti interessano le organizzazioni non governative e l'amministrazione di altri enti benefici; probabilmente le ricordavi lei, quando era giovane. Non capisco ancora cosa sia andato storto, non ne vuole mai parlare. Ha preso le sue cose e se ne è andata- è rimasta in contatto solo con me. Improvvisamente se ne era andata. Non fu finché non nacque Daisy, che Aria mi spiegò perché Liam non c'era più; mi disse che aveva fatto la sua scelta. Mi disse di non contattarlo e di dimenticarmi di tutto. Probabilmente non è stata una grande idea, dirlo a qualcuno come me, sai i giorni felici già non erano tanti per me."