[Amber's pov]
"Okay- okay, Harry. Devo andare; ti chiamo dopo!" impostai il cellulare in silenzioso, prima di infilarlo di nuovo nella tasca della giacca; i miei occhi erano concentrati sulla figura immobile nel cafè, che mi stava guardando con occhi spalancati, realizzando come infatti mi stessi camminando nella sua direzione, con un'espressione dura. Ma improvvisamente un sorriso rimpiazzò i suoi lineamenti sorpresi e lo vidi avvicinarsi alla porta da dove era appena entrato; uscendo per incontrarmi.
Deglutii, raggiungendo il marciapiede; mandibola contratta e braccia incrociate, mentre vedevo come gli occhi di Peter si muovevano su e giù per il mio corpo. L'adrenalina stava improvvisamente pompando nelle mie vene, mentre il vento freddo mi colpiva le guance.
"Ti posso aiutare, piccola?" la sua voce era piena di qualcosa di freddo e non confortevole, mentre si avvicinava a me. il sorriso ancora sulle sue labbra. Potevo vedere come i colori della zona ferita attorno al suo occhi erano passati da un viola scuro a un giallo ai bordi; quasi desiderai che Harry lo avesse colpito più forte.
"Puoi cominciare con lo stare lontano da Harry," il coraggio che mi aveva fatto attraversare la strada e chiudere il telefono in faccia ad Harry stava cominciando a svanire. Ma mantenni gli occhi su Peter, provando a riempirli con il più odio possibile.
"Oh davvero- e averti per dessert?" rise Peter, mentre la mia bocca si spalancò stupefatta. Se non fosse sembrato assolutamente pazzo- e cattivo- avrei probabilmente riso al suo stupido commento. Ma con Peter non era divertente; non il modo in cui lo aveva detto. Il modo in cui le parole uscirono inquietantemente dalla sua bocca, formate con acidità e dette con maliziosa arroganza, che provocò la creazione di brividi sulla mia schiena.
"Ma seriamente. Dimmi perché dovrei stargli lontano, quando ho un guadagno maggiore standogli vicino; cos' hai da offrire, zuccherino? Dev' essere eccezionalmente buono," ancora una volta i suoi occhi si mossero su di me, mentre lui si avvicinava, approfittandosi del fatto che la mia bocca fosse rimasta completamente paralizzata dallo shock. Era solo a pochi passi di distanza; potevo vedere il blu dei suoi occhi; come avessero un cerchio blu scuro, vicino alla pupilla.
"Ti pagano?" ero felice che la mia voce suonasse ancora potente, mentre io rimanevo ferma; non osando spostare i miei occhi dai suoi, mostrando debolezza. Strinsi i pugni, pronta a colpirlo dove sapevo era ancora ferito; proprio in faccia.
"Stai facendo le domande sbagliate; perché non mi chiedi perché il tuo ragazzo," sputò l'ultima parola e un sorriso disgustoso gli si formò sulle labbra, "preferisca trascinarti nei suoi casini, invece di andare a incontrare il suo paparino?" Peter inclinò la testa leggermente, ma non si avvicinò. Ero felice di non essere sola con lui in un vicolo buio- speravo che magari Niall ci stesse guardando dalla vetrina del negozio di dischi.
"Devi solo lasciarlo in pace- hai capito? Non ti ha fatto niente per meritarsi questo e- e," una tempesta stava avendo luogo nella mia mente. Cosa intendeva Peter? Come faceva a sapere di Harry e di suo padre? Cosa voleva dire con il fatto che Harry mi stesse trascinando nei suoi casini?
"Oh sei di quel tipo? Beh- ricordagli che il biglietto è per il prossimo giovedì. Lui saprà a cosa mi sto riferendo," il sorriso di Peter crebbe ancora davanti alla mia confusione- quale cazzo di biglietto? O Peter stava mentendo o Harry non mi aveva detto qualcosa. Nei giorni passati avevamo parlato tanto della sua situazione- aveva accettato il lavoro da Theo e stavamo cercando un modo per sistemare le cose. Non mi avrebbe nascosto una cosa simile. Mi fidavo di lui.
"Oh e-" guardai Peter con attenzione, aspettando che la sua bocca facesse uscire altre bugie, "Amber?"
Come cavolo sapeva il mio nome? Non riuscivo a parlare; Harry mi aveva assicurato che Peter non lo sapesse. Aveva continuato a parlare di quello senza una ragione precisa, sembrava. Solo dicendomi casualmente che nessuno mi avrebbe dato fastidio- e che Peter non sapeva niente di me. Non avevo capito la sua preoccupazione- ma con questa nuova informazione; venendo a conoscenza che Peter sapeva certe cose su tutto; che probabilmente era la persona che aveva detto al papà di Harry come lui lavorasse all' hotel. Le cose stavano cominciando ad andare al loro posto. Non riuscivo a capire come mai Harry non me lo avesse detto. Aveva continuato a dire che Peter era pericoloso, ma non aveva mai spiegato il perché.
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the journal - h.s. [Italian]
Fanfic"Ti rendi conto che un diario è una cosa molto personale, vero?" la sua voce era roca, bassa e minacciosa. Mi fece indietreggiare, presa dal panico, mentre lui continuava, "quindi la mia domanda è, perché cazzo stai leggendo il mio?"