26

55K 1.9K 399
                                        

Fortunatamente Perrie arrivò poco dopo, nel suo maggiolino rosso, che decisamente non era di questo secolo. I fari illuminavano la notte e dalla mia distanza riuscivo a vedere i suoi capelli lilla, mentre lei ci sorrideva e ci salutava.

Mentre io la salutavo, Harry si avvicinò Zayn per aiutarlo ad alzarsi. Infilai le mani nelle tasche della mia giacca e provai a ricordarmi la sensazione delle grandi mani di Harry sulle mie spalle. Con la sua voce bassa e confortante mi aveva detto di rilassarmi.

“Hey ciao- Amber, Giusto?” mi sorrise Perrie, uscendo dalla macchina, senza spegnerla. Si era avvolta in un giubbino incrociando le braccia sul petto, per evitare che si aprisse.

“Si, grazie per avermi offerto un passaggio,” sorrisi educatamente, scuotendole la mano. I suoi capelli erano raccolti in una coda e indossava un paio di occhiali- come se avesse preso una pausa dal suo studio notturno.

“Aw, non è niente. Vi siete divertiti?” sorrise e spostò l’attenzione su Harry che stava portando uno Zayn mezzo addormentato. Notai come la sua coda fosse tenuta in posizione da una matita. Scosse la testa leggermente ridendo alla vista del ragazzo dai capelli neri, avrei giurato di vedere cupido o qualche fata dell’amore spargere una polverina magica su di lei. Il modo in cui i suoi occhi luccicavano, come il suo sorriso si allargasse alla vista di lui- o anche il fatto che fosse disponibile a venirlo a prendere alle tre di notte. Non potevo far altro che invidiare il loro amore- solo un pochino. Sorrisi, ricordandomi come Zayn aveva reagito allo stesso modo, quando mi aveva detto di Perrie- e come aveva parlato di volerla sposare. Erano davvero una bella coppia.

Dimenticando la domanda, annuii velocemente. Dio se ero stanca, “Si molto! Penso che Zayn abbia bevuto un po’ troppo, però.” Si unì a me e ridemmo insieme, quando Zayn si accorse di lei.

“Oddio, imparerà mai? Stanno sempre male il giorno dopo,” sussurrò l’ultima parte, non lasciando che i suoi occhi si spostassero da Zayn, che stava provando a muoversi più velocemente. Mentre Perrie ringraziava Harry ancora e ancora, e gli diede il cambio, sostenendo il suo ragazzo, Jenny uscì a salutarci.

Si voltò verso Harry, “Vieni su con me?” Il mio cuore sprofondò alla sua domanda. Non volevo che se ne andasse… non ancora. Io… io non avevo neanche avuto l’occasione di dirgli addio o buonanotte. Almeno dovevo augurargli una buonanotte. Dovevo. Trattenni il respiro, aspettando una sua risposta.

Era in piedi con le maini nelle tasche dei jeans neri- io e Jenny lo stavamo guardando aspettando una risposta. Perrie era troppo occupata a cercare di tenere Zayn in piedi.

“Salgo tra un momento.” La sua voce rauca suonò dolce e confortevole come un abbraccio. Il mio cuore sussultò come se fossi una ragazza del liceo, la cui cotta aveva scelto di sedersi accanto a lei. Lottai per trattenere un sorriso e i miei occhi si spostarono sull’asfalto, mentre Jenny scrollò le spalle e salutò Zayn, Perrie e me ancora una volta. La guardammo correre all’interno dell’edificio, facendo svolazzare i suoi capelli rossi.

Perrie diede un bacio sulla guancia a Zayn e io dovetti girarmi perché la scena era troppo dolce e intima. Ero ora di fronte ad Harry, che mi stava guardando.

Il ragazzo mi prendeva sempre alla sprovvista. Era l’ultima volta che l’avrei visto? Che avrei visto quegli occhi verdi e così interessanti? Non ero sicura. Ma qualcosa dentro di me mi diceva che non era così. Non ero sicura di credere nell’anima gemella- ma sapevo che io e lui avevamo un’innegabile connessione. Mi chiesi se lui sentisse lo stesso.

“Posso chiederti una cosa, Harry?” potevo sentire come Zayn continuasse a raccontare a Perrie gli eventi della serata, mentre lei provava ad aiutarlo ad entrare in macchina. Ma io avevo occhi solo per il ragazzo  alto dai capelli ricci, abbastanza pazzo da indossare solo una maglietta a maniche corte con delle temperature così basse. Strinse gli occhi, guardandomi, “Certo.”

Dovevo chiedergli solo un’ultima cosa- che male c’era se tanto non l’avrei visto mai più? Sapevo che mi sarei pentita, se non l’avessi fatto.

“Quei numeri- sotto la citazione di Ralph Waldo Emerson- cosa rappresentano?” decisi di essere diretta, non provando a nascondere la mia curiosità. Sembrava confuso dalla domanda, i suoi occhi cercavano i miei per essere sicuri che quella fosse veramente la mia domanda per lui. Vidi come si morse la guancia, poi il labbro inferiore- avevo notato che lo faceva spesso- mordendolo mentre pensava.

“Il 2 di Settembre 2013 è il giorno in cui sono arrivato all’università e-“ a quale università era andato? Perché non era là, ora? Si era ritirato? Era stato espulso, magari? Aveva… prima che potessi pensare ad altre domande, lui continuò. “E il primo di Febbraio 1994 è l’anno in cui sono nato.”

Mi ricordai la citazione:

Sapere che anche solo una vita

È stata più semplice

Perché tu hai vissuto.

Questo significa avere successo.

Capii la connessione con il suo compleanno- ma cosa centrava essere andato all’università con l’aver semplificato una vita? Decisi di non andare avanti con domande profonde, ma constatai l’ovvio, “Quindi tua mamma dev’essere stata contentissima di averti avuto?”

Sorrisi educatamente. Ovviamente lo era stata- la maggior parte delle persone sarebbe estasiata di avere un figlio- era il suo primogenito? Comunque decisi di chiedere questa domanda innocua cosicché lui avesse la possibilità di sorridere ed annuire. Magari prenderlo come un complimento. Sarà stata così felice di avere avuto un figlio come lui- me lo immaginavo correre per casa con una cascata di domande su tutto quello che era intorno a lui.

Mi aveva accompagnato alla macchina e aperto la portiera per me. Ora era appoggiato sul lato della macchina. Perrie aveva finito di mettere Zayn in macchina e aveva chiuso la porta dietro di lei. Con solo la portiera a separarci, eravamo molto vicini. I nostri visibili respiri si confondevano nell’aria fredda. Il rumore della macchina era l’unico suono udibile.

Un sorriso triste si era aperto sul suo volto- come se non fosse sorpreso della mia domanda. Di tutte quelle che avrei potuto chiedergli, gli avevo chiesto proprio quella su sua madre. Sospirò, mantenendo i miei occhi prigionieri dei suoi.

“Non lo so- è morta, partorendomi.”

[Fine flashback]

Eccomi!! Allora, altri dettagli sulla vita di Harry, ma scopriremo di più in seguito ;)

Allora, come sono andati i concerti? Io sono andata il 29, chi c'era? In teoria dovevo andare il 28, ma non so cosa è successo e sono andata il 29. Quindi, come è andata? :)

Continuate a votare e a commentare così tanto! Siete fantasticissime! <3

the journal - h.s. [Italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora