[Harry's pov]
Mi dava tremendamente fastidio il fatto che nemmeno le prove con la band, quel mercoledì al locale di Sam, riuscirono a farmi dimenticare quello che sarebbe successo il giorno successivo; giovedì. Ero ancora indeciso tra l'andare a Washington DC o stare a casa con Amber. Mi avrebbe aiutato andare? E continuavo a ripensare a come Peter non si fosse proprio avvicinato ad Amber, come mi aveva ripetuto ancora e ancora. Magari era solo stata una coincidenza?
"Harry?"
Ero appena uscito dal bagno del locale con la mia bottiglia d'acqua, quando sentii la voce sorpresa.
Louis, Ed, e Alex erano ancora al piano di sotto a suonare, fino all'ultimo momento. I miei occhi trovarono un paio di terribilmente emozionati occhi blu, insieme ad un enorme sorriso che risultò quasi fastidioso e poi c'erano anche dei capelli biondi. Mi ricordavo di lui; era con Amber quella volta in cui mi ha visto suonare in questo bar. Era stato quello che ci aveva messo un sacco di tempo per prenderle la giacca, e lei era dovuta rimanere fuori al freddo. Immediatamente sentii un irrazionale antipatia nei suoi confronti.
"Harry Styles dei Little Nothings, vero? Probabilmente non ti ricordi di me ma-" cominciò, ma lo interruppi, "Il vicino di casa di Amber."
Il ragazzo biondo sembrava felicissimo con i suoi occhi pieni di ammirazione e un sorriso a trentadue denti, "Sì! Niall Horan! È fantastico- sono un grande ammiratore!"
"Oh sì, giusto- Niall," gli sorrisi cortesemente, continuando a ripetermi di non essere così infastidito dalla sua presenza, "Eravamo giù a fare le prove, ma abbiamo quasi finito."
Indicai dietro di me verso le scale che portavano al seminterrato, dove stavamo provando. Non potei evitare di chiedermi cosa ci facesse Niall nel bar che non era ancora ufficialmente aperto.
Niall continuava a guardarmi con ammirazione, ma sembrò uscire dalla sua trance quando feci per spostarmi e ritornare dagli altri.
"Oh- oh! Sì okay. Scusa è che. Tu sei Harry Styles e io amo i Little Nothings. Quell'assolo di chitarra in 'Just Another Survivor'- porca vacca. Sei un chitarrista eccezionale; hai imparato da solo o hai preso lezioni?" stava parlando incredibilmente veloce e continuava a gesticolare, e a canticchiare parti della canzone che aveva appena nominato, mentre le sue guance stavano arrossendo.
"Ehm..." cominciai un po' sopraffatto dal suo tono estasiato. Fece un passo in avanti, facendomi fare un passo indietro.
"Scusa- non volevo disturbare è solo che; scusa solo che è strano incontrarti così! Voglio dire so che hai fatto quel concerto in questo posto un po' di settimane fa quando ero qui con Amber- ma mi era dispiaciuto non riuscire a chiedertelo quindi-" sorrise in segno di scuse e si passò una mano tra i capelli, mentre i suoi occhi ritornavano su di me.
Avevo aperto la bocca per rispondere, ma un altro flusso di parole gli era uscito velocemente dalla bocca per riempire il breve silenzio, prima che lo facessi io. Nel frattempo la musica, proveniente dal piano di sotto, riecheggiava per tutto il locale.
"E io sono qui perché la settimana scorsa ho perso le mie chiavi; quelle della portineria, della bici, della cassetta delle lettere, di casa mia- c'erano tutte in quel mazzo! Comunque Lea ha avuto la brillante idea di dirmi che magari le avevo dimenticate qui; la cosa positiva è che lei ha una copia di quelle di casa mia- e poi la porta era aperta e poi BAM Harry Styles è di fronte a me. Comunque sì, saluta Amber da parte mia," cominciò ad indietreggiare alzando le mani in segno di scuse e io inarcai un sopracciglio.
"Sono autodidatta," sorrisi attentamente, rispondendo alla sua domanda di prima. Onestamente ero divertito dal modo in cui i suoi occhi si erano spalancati e la sua voce era salita di tono.
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the journal - h.s. [Italian]
Fanfiction"Ti rendi conto che un diario è una cosa molto personale, vero?" la sua voce era roca, bassa e minacciosa. Mi fece indietreggiare, presa dal panico, mentre lui continuava, "quindi la mia domanda è, perché cazzo stai leggendo il mio?"