[Amber's pov]
"Non riesco ancora a credere che tu non fossi il guardiano, venuto per cacciarci!"
Sorrisi al ragazzo dagli occhi blu e scossi la testa. Era sabato, il che significava che era passata una settimana da quando avevo suonato il campanello del mio vicino per chiedere il nome del cantante, che cantava ogni mattina. Una ragazza dagli occhi verdi aveva aperto la porta e mi aveva sorriso, confusa sul perché fossi lì. Quando avevo cominciato a dire: "Volevo solo chiedere- la musica", lei mi aveva interrotto, cominciando a scusarsi ripetutamente per il disturbo.
Sorrisi al ricordo e bevvi un altro sorso di Cuba Libre. Mentre avevo cercato di convincere la ragazza che in realtà la musica mi piaceva e che volevo sapere il nome dell'artista, lei aveva strizzato gli occhi, sorpresa e mi aveva detto di aspettare un secondo. "Niall!" aveva gridato nell'appartamento. Secondi dopo, un ragazzo con gli occhi blu e i capelli scompigliati comparve dietro di lei. Le aveva circondato i fianchi con un braccio, ascoltando la mia richiesta.
Scoprii che il vicino del piano di sotto, Niall Horan, aveva dei gusti eccellenti in fatto di musica ed era estremamente gentile- così gentile che aveva insistito per mostrarmi il negozio dove aveva comprato i suoi cd. C'eravamo andati martedì. Il giovedì aveva suonato al mio campanello per darmi una copia della canzone che suonava tutte le mattine. E mia aveva anche chiesto di unirmi a lui questa sera- sabato sera, visto che c'era un posto dove le nuove band andavano di solito a suonare e l'atmosfera era fantastica.
Niall aveva ragione. Mi girai verso di lui e sorrisi "L'atmosfera è bellissima! È come se tutti fossero i benvenuti, sai?"
Annuì e bevve un altro sorso della sua birra, "Sì è davvero bello qui. È stata la mia ragazza a mostrarmelo." La sua espressione si illuminò con quelle parole e io annuii. Il volume della musica era intenso. Tutt'intorno a noi, le persone parlavano animatamente. Era uno di quei posti a metà tra un bar e un cafè con un palco. Leggermente più grande del Cafè du Acta, dove lavoravo- ma l'atmosfera era la stessa. Accogliente, calda e animata. Immaginavo che molti cominciassero lì il proprio sabato sera, con un paio di birre, ascoltando delle band, per poi spostarsi nei club. Io e Niall eravamo venuti in quel posto, principalmente per la musica- mi aveva detto che era un bel posto per aspiranti talenti.
Mentre guardavo un tizio salire sul palco con un paio cavi, i miei occhi tornarono su Niall che in quel momento finì la sua birra.
"Allora Horan, giornalismo, eh? Come ti è venuta quella passione?" mi aveva detto orgogliosamente che quello era il suo ultimo anno di studi e che già aveva un tirocinio per una rivista importante.
Un sorriso crebbe sul suo volto, "Onestamente non ne ho idea. Ho sempre amato scrivere. Non mi vedrei fare nient'altro, sai?"
Sorrisi- desideravo sentirmi così anche io per qualcosa. Ma avevo una cosa. Avevo una cosa che mi sarebbe piaciuta fare per il resto della vita. Ma quello implicava entrare nei miei pensieri intitolati 'Harry'. Avevo chiuso quella parte. Avevo deciso di non leggere più il diario, visto che mi faceva solo venir voglia di sapere di più su di lui. E visto che non sarebbe mai successo, mi avrebbe rattristato e basta, leggere. Triste e frustrata. Lo sapevo.
Più di una volta stavo per chiedere a Jenny di Harry durante uno dei nostri turni insieme. Ma ero felice di non averlo fatto. E se lui pensasse che fossi fastidiosa? Dall'esterno poteva sembrare un sogno surrealistico, troppo bello per essere vero. Avevo tenuto il diario con me, però. E sognavo ancora quelle belle frasi volare davanti ai miei occhi, quando non riuscivo a controllare i miei pensieri, di notte. Occasionalmente un paio di tristi occhi verdi mi sorridevano nel buio.
Quello era il motivo per cui l'entusiasmo di Niall era stato inaspettatamente apprezzato, quella settimana. La musica mi aveva aiutato a non pensare a lui. Solo la melodia. Se mi concentravo sulle parole, lui era ovunque. Ogni parola mi ricordava lui. Ogni argomento cantato, mi portava in qualche modo a lui.
Il ragazzo dai capelli castani sul palco era giovane, i suoi capelli perfettamente in disordine. Proprio il disordine che andava di moda in quel momento. Aveva un po' di barba, che lo faceva sembrare più maturo e hipster, ma non poteva essere molto più grande di me- magari uno o due anni. Era illuminato dalla luce rossa, mentre sistemava il microfono, non curandosi della cinquantina di persone che lo guardavano, parlando.
Il palco era ricoperto di cavi, amplificatori e altro equipaggiamento necessario, che io avrei avuto paura di rovinare, solo tenendo in mano. Un altro ragazzo salì sul palco e sussurrò qualcosa all'orecchio del compagno, che cominciò a ridere.
"Vuoi un'altra birra?" mi alzai dalla sedia e guardai Niall, che mi sorrise, annuendo. Sembrava che lo show stesse per cominciare e decisamente avevo bisogno di rifornimento. Faceva terribilmente caldo, mi ero già tolta giacca, sciarpa e perfino felpa. Mentre mi avviavo al bar, si udì un fastidioso rumore, quando il microfono venne acceso.
"Buona sera signore e signori, cominceremo tra poco." Non avevo mai sentito quella voce prima, ma era calma e confortevole. Noncurante e piacevole. Immaginai fosse l'hipster con i capelli marroni. Non potevo vederlo, però, visto che una colonna oscurava la mia visuale. Mi appoggiai al bancone con due bicchieri tra le mani, aspettando in fila per il barista. Mi chiesi dove fosse Harry nel mondo. Poi mi sgridai mentalmente per averlo pensato.
Potei sentire la band prepararsi per cominciare, la chitarra venne accordata un'ultima volta. Le chiacchere nella sala cessarono.
"Buona sera- grazie per essere venuti! Siamo i Little Nothings e cominceremo a intrattenervi con un paio di canzoni, in questo freddo sabato sera." La batteria cominciò a suonare. "Quindi rilassatevi, prendete una birra e divertitevi. La prima canzone si chiama Divided into Atoms..."
Sorrisi al suono della sua voce. Non sapevo il perché, ma era bella. Quell'affascinante voce, che volendo poteva anche essere sfacciata. Divided into Atoms dei Little Nothings. Il bar venne scosso dagli applausi e io immaginai il ragazzo sorridere alla folla, guardare i suoi compagni e cominciare la canzone con quella voce rauca, subito cominciò la chitarra elettrica.
In the middle of the mess- we're caught up
You and me.
Disappearing in the crows as you back away.
Just keep breathing.
You and me- babe we all consist of stardust.
You and me- we're simple atoms
On the constant edge
Between explosion and implosion.
You and me. We're divided into atoms.
You and me.
Uno dei bicchieri i scivolò dalla mano e si ruppe a terra. Però il suono era poco udibile, sopra la musica con quel testo troppo familiare.
Eccolo quà, il secondo capitolo del giorno! So che già ci sarà gente che si lamenterà per la cortezza, ma non importa. Volevo augurare un buon concerto a chi è in questo momento a Torino, ho sentito che i 5SOS stanno per cominciare, quindi divertitevi!!
Ah dimenticavo... Niall <3<3 ;)
A presto! <3
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the journal - h.s. [Italian]
Fanfiction"Ti rendi conto che un diario è una cosa molto personale, vero?" la sua voce era roca, bassa e minacciosa. Mi fece indietreggiare, presa dal panico, mentre lui continuava, "quindi la mia domanda è, perché cazzo stai leggendo il mio?"