[Harry’s pov]
La guardai attentamente mentre stringeva la mano con Louis. Non ero sicuro su quale fosse il sentimento che provavo, ma non potei fare a meno di voler allungarmi e riportarla vicino a me. Tenerle la mano, tenerla vicina. Tenerla.
Infatti ero pazzo.
“Quindi vieni anche tu in città o no?” le chiese Louis con uno sguardo innocente- avevamo deciso di andare in un club dopo il concerto. Ma ora come ora non sapevo se volevo andarci. Onestamente non mi importava di andare in uno stupido club, con Amber lì. Cavolo, non mi sarebbe importato andarci se lei fosse venuta con noi. Avrebbe voluto? La guardai in attesa, guardai le sue labbra schiuse che si trasformarono in un sorriso.
“Beh, so-“ cominciò, quando una voce la interruppe.
“Porca vacca! Little Nothings! Voi ragazzi siete forti!”
Il mio sguardo si spostò sul ragazzo- probabilmente della mia stessa età, con una giacca in una mano, la bocca spalancata quanto i suoi occhi blu, che ci stava guardando.
Riconobbi i capelli biondi tinti e mi ricordai che Amber era venuta con qualcun altro. E io che speravo di poterla tenere vicina.
“Ciao Niall- ci hai messo un sacco di tempo!” Amber rise, quando lui le sorrise in segno di scuse. Lui la faceva ridere. La mia mandibola si contrasse.
“Sì, la coda non finiva più! Quindi alla fine hai trovato la band?” ci sorrise. Il suo sguardo sembrò soffermarsi più a lungo su di me, come se sapesse qualcosa di cui io non ero a conoscenza. Come se l’ultima frase fosse diretta a me. Amber ci stava cercando? La band? O me? I miei occhi si spostarono velocemente si Amber, che sembrava presa alla sprovvista da quel commento.
“Ehm, beh veramente mi hanno trovato loro,” sorrise mentre una leggera punta di colore comparve sulla pelle delle sue guance. I suoi occhi si spostavano velocemente- sul pavimento, su Niall, su Louis e finalmente tornò a guardare me.
“Beh, sono felice di sentirtelo dire!” la voce di Niall rimbombò nella notte, mescolandosi con il rumore proveniente dal bar. La musica era ricominciata.
Non potevo fare altro se non essere infastidito dai suoi stupidi occhi azzurri e da quei capelli scompigliati. Perché si era tinto i capelli di biondo? Amber allungò il braccio per raggiungere la sua giacca, che quel ragazzo-Niall- stava tenendo in mano. Aveva freddo. Come aveva potuto non dargliela subito? Non si era accorto che si congelava là fuori? Non mi piaceva sempre di più. Si rese conto di quello che aveva fatto e determinato, cercò di aiutare Amber ad infilarsi il cappotto.
Louis stava controllando il telefono, “Quindi voi venite? Un mio amico mi ha appena scritto l’indirizzo del club.”
Mentre Niall esclamò un ‘io ci stò!’, io guardavo Amber. Lei si spostò una ciocca di capelli dalla faccia e la portò dietro all’orecchio, guardando Louis. Come se stesse considerando la situazione. Valutando le opzioni. Cosa avrebbe detto? Louis e Niall avevano già cominciato a parlare sul posto dove sarebbero andati. Non mi avrebbe sorpreso se loro fossero andati d’accordo subito- Louis era davvero, davvero socievole e il tipo di persona che tutti sembravano adorare. L’entusiasmo di Niall sarebbe sicuramente piaciuto a Louis.
“E tu?” non avevo realizzato quanto la mia voce fosse speranzosa, mentre parlavo- ma era troppo tardi per rimangiarmi le parole. Gli occhi di Amber percorsero il mio corpo, come se si fosse appena resa conto di una cosa importante; “Sei rimasto fuori per tanto tempo! Dio, andiamo,” prese il mio polso e mi trascinò con lei, “Andiamo a prendere il tuo cappotto!”
La guardai confuso, “E la mia domanda?” divertito la guardai, come stava provando a spostarmi.
“Mi darà tempo di considerare le mie opzioni!” i suoi occhi si illuminarono quando mi sorrise, facendomi ridere, “Non posso credere che tu stia indossando solo una cavolo di maglietta, Harry. Pazzo.” Scosse leggermente la testa, quella ciocca di capelli le ricadde sul viso.
Il mio cuore aumentò la velocità quando il suono del mio nome scappò dalle sue labbra perfette. Facile come respirare. Cominciai a muovermi con lei, volendo allungarmi per spostarle io stesso quella ciocca di capelli.
“Andiamo a prendere la giacca di Harry!” Louis e Niall annuirono alle sue parole, già immersi nella loro conversazione sulla vita notturna di Chicago. Il mio cuore perse un battito di nuovo.
Non potevo far altro che ridere al suo interesse per la mia temperatura corporea. Era… strano. Nessuno lo faceva- o lo aveva mai fatto. Camminando attraverso la folla fuori dal bar, lei mi condusse alla porta- ancora tenendomi per il polso. Non potevo smettere di ridere al suo tentativo di tirarmi. Si guardò dietro le spalle e sorrise, “Che c’è?”
“Niente,” solo il fatto che hai detto il mio nome ad alta voce. Due volte. Lei roteò gli occhi e io sorrisi ancora di più.
Oggi, sembrerà strano, ma non ho nessuna avventura da raccontarvi... la chiavetta adorata funziona, io ho appena mangiato la torta e sono felice. Niente alberi, niente telefoni... la mia vita è noiosa... Dai, la prossima volta aggiorno facendo paracadutismo, va bene? Se volete farmi qualsiasi domanda, non esitate. Ve l'ho detto, la mia vita è noiosa. Scrivetemi qualsiasi cosa, anche le barzellette... va bene, fanno ridere.
Direi che lo zucchero della torta (mooolto buona) e del tè verde mi stia dando alla testa. Dovrei smetterla con i dolci... nah! ;) Alla prossima, mie cupcakes ;) ahahahah

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the journal - h.s. [Italian]
Hayran Kurgu"Ti rendi conto che un diario è una cosa molto personale, vero?" la sua voce era roca, bassa e minacciosa. Mi fece indietreggiare, presa dal panico, mentre lui continuava, "quindi la mia domanda è, perché cazzo stai leggendo il mio?"