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Un mese, un fottutissimo mese che non mi parla, che non mi degna di uno sguardo, che mi evita come la peste e piuttosto che saperla in camera del biondo, piuttosto che saperla ogni notte tra le sue braccia avrei preferito di gran lunga sparire.

Tollerare tutta questa situazione sta diventando decisamente difficile e forse andarmene è la cosa migliore che io possa fare.

«Mamma, per favore... Ti supplico, vieni a prendermi!»ripeto per la terza volta consecutiva, giocando con le mie dita, mentre tengo il telefono tra l'orecchio e la spalla.

«Tesoro, non voglio che perdi l'anno... E poi che mi dici del campionato? Come faranno senza te?»
«Sinceramente non mi importa, mamma... Ti prego non posso più stare qua!»
«Ma perché? Hai Louis, le ragazze e i tuoi voti non sono per niente male, qual'è il problema Haz?»
«Non c'è nessun problema mamma! Mi mancate tu e Gemma!»dico sperando di addolcirla.

«Oh, amore, anche tu ci manchi, ma non stai dicendo la verità! Deve esserci per forza qualche problema, frequenti questo istituto da quattro anni e magicamente solo adesso ti manchiamo? Sono tua madre Haz, ricordati che ti conosco da quando non eri ancora nato!»dice con tono convinto e probabilmente se sarei stato davanti a lei avrebbe iniziato a e gesticolare per accentuare il discorso.

«Mamma sono stufo di stare in questo istituto di merda, voglio frequentare una scuola normale, è così difficile da capire?»insisto ancora mentre lei non si preoccupa nemmeno di camuffare il suo sbuffo irritato.

«Harry... È l'ultimo anno e sinceramente non voglio che ritardi nel prenderti il diploma, quindi resisti!»
«Ma mamma...»
«Non cambierò idea!»sentenzia in tono duro.

«Ok, ho capito, grazie tante eh, ciao!»sbotto arrabbiato chiudendo la chiamata per poi gettare il telefono sul letto.

Se continuo a stare qua io impazzisco e si, è una cosa assurdamente ridicola, tutti scappavano per colpa mia e adesso sono io che vorrei scappare.

Sapevo che sarebbe finita così ed è per questo che dovevo agire più in fretta, non dovevo permettergli di entrarmi dentro, è andato tutto come mi aspettavo e adesso mi sento debole, come se bastasse un colpo di vento a portare via i pezzi del mio cuore infranto.

Prendo il borsone ed esco dalla stanza continuando a pensare, la mia testa potrebbe scoppiare da un momento all'altro, finché non sento una risata.

La sua risata.

"No... Ti prego smettila dai!"dice lei ridendo mentre ha il corpo del biondo schiacciato contro il suo e le mani a solleticare i suoi fianchi.

"Così impari a rubare le mie cose!"dice lui continuando a solleticarla.

"Ma ho freddo e la tua felpona è così calda e accogliente!"si giustifica lei facendo il labbruccio che se potessi bacerei all'istante.

"Aaaah tienitela, te la regalo!"si arrende lui mentre lei sorride e si spinge saltando sul suo corpo mentre lui la fa girare.

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