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                                (HARRY)
"Come sto?"chiedo a Louis sistemandomi con cura la camicia nera.

"Stai bene, molto bene Haz, perché?"
"Vedo Daisy!"esclamo emozionato.

"Cosa?"chiede lui scioccato.

"Ti avevo detto che l'avrei fatta innamorare di me di nuovo no?"
"Si... Ma insomma non credevo così presto!"
"Infatti... Questo è solo l'inizio!"affermo con convinzione facendo scuotere la testa del mio migliore amico che se la ride divertito.

"Dove la porti?"domanda qualche attimo dopo.

"Al Cafe de Paris!"
"Cioccolata e doppia panna?"
"Non è ovvio Lou?"
"Beh, divertiti amico!"dice, sinceramente felice per me, abbracciandomi.

"Lo farò..."dico guardandomi allo specchio, voglio essere impeccabile.

"Sempre che Niall non si intrometta di nuovo, odio sentire la sua presenza ovunque!"continuo con una smorfia.

"È suo marito Harry, è normale!"
"Dovrei esserci io al suo posto!"borbotto mettendomi a braccia conserte.

"Se lui fosse al posto tuo penserebbe la stessa cosa!"
"Non mi importa di quello che pensa lui!"
"A che ora hai l'appuntamento?"chiede poi cambiando, per fortuna, discorso.

"Alle cinque perché?"
"Perché devi sbrigarti!"esclama spingendomi, letteralmente, fuori casa mia.

"IO TI ASPETTO QUA, DOPO DEVI RACCONTARMI TUTTO!"urla davanti alla porta scoccandomi un'occhiolino, io gli sorrido in risposta e a piedi raggiungo il bar.

                               (DAISY)
«Si Zay, stasera a casa tua!»affermo per l'ennesima volta cercando di rassicurare il moro.

«Non fate tardi però!»
«Non faremo tardi!»
«Stasera cucino io!»esclama contento.

«Mi devo preoccupare?»domando divertita.

«No biancaneve, non voglio avvelenarti!»
«Tu sai che biancaneve viene avvelenata vero?»
«Si, ma tu sei una biancaneve
diversa!»
«Lo so, io sono unica!»ridacchio scuotendo la testa.

«Già!»
«Zay adesso devo proprio andare!»
«Perché?»
«Perché ho da fare magari?»
«Ma di solito parli sempre con me al telefono!»
«Oggi non posso!»
«Perché?»
«Quante domande fai?»
«Tante!»
«Ecco appunto, devo proprio lasciarti adesso!»
«Cattiva!»borbotta facendo la vocina da bambino capriccioso che mi fa ridere, è assurdo.

«Zay non fare il bambino, ci vediamo stasera!»sentenzio chiudendo la chiamata riponendo, poi, il telefono dentro la mia borsa prima di darmi una controllata nello specchietto e scendere dalla macchina.

Entro nel posto in cui ci eravamo dati appuntamento io ed Harry e mi guardo intorno.

Non mi ci vuole poi molto per intercettarlo seduto su un divanetto con il suo look total black e l'espressione un po delusa sul viso.

Espressione che cambia subito, appena mi vede, accennando un sorriso.

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