#56

119 16 53
                                    

                        (HARRY)
Nella vita non c'è nulla di chiaro, nulla di definito, nulla di certo, nulla che resti immobile a eccezione del pensiero di averla dentro, a certi dolori non ci si abitua mai, così come a certi amori.

Tutto cambia facilmente, tutto resta in sospeso, tutto ha un valore momentaneo, tutto tranne quello che provo da ormai dieci anni e il fatto di raggiungerla solo nei sogni, nei pensieri e nei desideri del cuore non mi basta, non più ormai ed è così che resto fermo, è così che osservo da lontano i suoi movimenti, anche i più insignificanti, è così che osservo i sospiri dettati dall'ansia e dalla stanchezza, gli occhi gettati tra la gente, l'inutile tentativo di realizzare mille cose per rendere tutto perfetto, apparentemente perfetto perché si sa, viviamo in un mondo di imperfezione.

E cazzo... Mi manca, mi manca mentre sono ancora qua a guardarla di nascosto, perché so che tra poche ore andrà da lui... E mi manca ancora, manca al mio respiro che vorrebbe confondersi con il suo, manca alle mie labbra in attesa, da troppo tempo, di un suo bacio.

Vorrei averla tra le mie braccia mentre le stelle cominciano a riempire il cielo e la luna lo illumina, vorrei averla nell'ultimo sguardo della sera prima di addormentarmi e nel primo quando diventa giorno e spalanca i suoi dolcissimi occhi scuri che strappano il mio cuore all'oscurità.

A dire il vero io vorrei averla sempre.

"Hey!"una voce angelica alle mie spalle a far sparire in un secondo tutti i pensieri.

"Daisy!"esclamo girandomi di scatto.

"Per caso mi stai spiando?"chiede alzando un sopracciglio con espressione divertita.

"Io? Cos... No! Assolutamente no!"balbetto per poi far uscire una risata nervosa dalle mie labbra.

"È tutto il giorno che ti vedo ad ogni angolo, è inquietante, mi sei sembrato uno stolker!"afferma facendo finta di rabbrividire all'idea.

"Sai, Lou è dentro e non mi fanno entrare fino alle dodici quindi ehm... Stavo facendo un giro!"spiego guardando le mie dita.

"Capisco, comunque se vuoi io posso farti entrare!"
"Oh no, no, va bene così!"rispondo alzando subito le braccia, non posso guardarla se vado dentro quindi non ci penso nemmeno.

"Ho visto che passi molto tempo dentro al reparto pediatrico!"aggiungo cercando di conversare.

"Si, è lì che lavoro, tecnicamente dovrei stare sempre li, ma sai... Dopo tanti anni che lavoro in questo posto ormai faccio un po di tutto e quando c'è bisogno di una mano sono pronta ad aiutare!"
"Non mi sbagliavo... Sei proprio un'angelo tu!"sospiro sfiorandogli la guancia con il pollice mentre lei arrossisce violentemente.

La sua pelle così liscia a contatto con il mio dito mi ha dato una scossa e forse, o forse no, è successa la stessa cosa a lei visto che si è subito staccata da quel contatto.

"Beh ehm... Io devo andare, torno a lavoro!"dice imbarazzata e a me non piace affatto che lei sia imbarazzata con me, non dovrebbe mai sentirsi cosi con me.

"Uhm ok... Buon lavoro allora!"
"Grazie!"risponde incamninandosi verso uno dei tanti reparti con il mio sguardo addosso.

Ma che cazzo sto facendo?

Davvero la sto lasciando andare via da me?

No, non posso farlo ancora.

"Daisy aspetta!"esclamo camminando in avanti per raggiungerla in un attimo.

"Hai cambiato idea e vuoi che ti faccia entrare?"chiede lei gentilmente.

"No, no... Mi chiedevo se... Sai... Ehm magari prendiamo un caffè?"domando un po incerto.

Only AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora