#51

122 18 47
                                    

                       (HARRY)
Mi ritrovo alla bellezza di ventinove anni single e felice di esserlo ad essere sincero, dopo delusione avuta da Sarah non ho minimamente pensato di cominciare una storia con un'altra persona e sono arrivato ad una conclusione, forse non molto saggia, ma è la mia conclusione.

In fin dei conti ho scelto Daisy, si avete capito, proprio lei... L'ho scelta con tutta la distanza di mezzo e l'ho scelta con la consapevolezza che forse mia non sarà mai.

Stupido da parte mia, lo so, ma ho scelto lei perché nessuno sarà mai in grado, neanche lontanamente, di essere al suo livello, ho scelto lei perché il suo sorriso, i suoi occhi, le sue labbra e tutti i suoi piccoli dettagli che mi hanno fatto innamorare dieci anni fa non riesco a trovarli in nessun'altro volto e quindi l'ho scelta e basta.

E mentre aspetto un miracolo che finalmente mi dia la vera felicità sto cercando almeno di avere una dignità, non voglio che la gente mi guardi e pensi “il povero cornuto disperato” perché no, io non sono disperato, è come se mi fossi tolto un peso da quando l'ho lasciata due anni fa, adesso mi prendo cura solo di me stesso e probabilmente avrei dovuto farlo molto prima.

Cammino sempre a testa alta con il mio passo sicuro, le mani dentro le tasche dei jeans e un sorriso strafottente sulle labbra.

Mi vesto al meglio spendendo la maggior parte dei soldi che guadagno in palestra con abiti e scarpe firmate.

I miei capelli sono tornati ad essere lunghi, anche più di prima, e li curo in modo scrupoloso così da non averne mai uno fuori posto.

Non chiedo mai aiuto alla gente, non mi è mai piaciuto a dire il vero, preferisco cavarmela da solo in ogni situazione e sembro proprio uno che sa il fatto suo.

Cerco sempre di mantenere un'espressione seria e professionale a lavoro, non faccio il più piacione come un tempo, sorrido solo quando è opportuno e se cominciano con le avance li stronco subito dicendo che sono fidanzato.

Quando mi chiedono come sto rispondo sempre che sto bene, anche se in realtà sto male e lo faccio perché tanto a nessuno interessa veramente.

Stanno li, ti guardano e cercando di conversare e la prima domanda è sempre quella ma a loro non importa cosa provi davvero e ormai nessuno sa come sono realmente, ho tirato tutti fuori dalla mia vita come per creare uno scudo da cui proteggermi, nessuno sa come sto realmente, nessuno a parte le due uniche persone a cui non posso mentire neanche volendo.

Mia madre e Louis.

Loro due lo sanno che basta rimanermi accanto, anche attraverso un computer nel caso di Louis, in silenzio e senza fare troppe domande perché sanno già la risposta.

Loro sanno che sono innamorato di una persona che probabilmente è irraggiungibile e che spesso di notte piango per questo, perché io ci metterei tutto me stesso per renderla felice.

Loro sanno che non me ne importerebbe niente di piacere al mondo intero se solo avessi lei.

Quella persona che mi ha amato anche con i capelli lunghi e sempre fuori posto, quella persona che mi ha amato anche con le mie manie e i miei problemi, quella persona che mi ha amato anche con le mie paure e con il cuore che cercavo di nascondere dentro di me, quella persona che l'ha tirato fuori entrando dentro e dopo dieci lunghi anni ancora non è uscita da li.

Mi fa paura tutto questo, mi fa paura rimanere attaccato ad una persona che non vedo da così tanto tempo eppure non so cos'altro fare, perché io ho deciso di dare a lei il mio cuore.

Il telefono vibra sul comodino strappando, per fortuna, via dai miei pensieri, allungo il braccio e afferro il mio iPhone per capire chi è questo coglione che mi chiama a quest'ora della notte e quando vedo la faccia di Louis sullo schermo un sorriso si stampa sul mio volto, premo subito il tasto verde e mi porto il telefono all'orecchio.

Only AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora