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                      (HARRY)
Un'anno dall'ultima volta che l'ho vista, un'anno da quando abbiamo fatto l'amore nella stanza di Louis, un'anno che ha cambiato tutto, fuori, perché dentro di me non è cambiato nulla, io la amo ancora anche se adesso sono fidanzato.

Non sto cercando di fare il classico “chiodo schiaccia chiodo” ma ero stufo di cercare sesso da chiunque mi passasse davanti e poi Sarah mi piace davvero.

È un po' più grande di me, a dire il vero ci sono dieci anni di differenza, ma ho sempre avuto questa specie di attrazione verso le donne più grandi, poi lei è una tipa apposto e credo che col tempo potrei anche innamorarmi di lei.

Sin dalla prima volta che ha messo piede in palestra era evidente che gli piacevo, fisicamente parlando e con il passare dei giorni credo anche caratterialmente.

Alla fine dopo due settimane di occhiatine maliziose, da parte sua, gli ho chiesto di vederci fuori dalla palestra e lei ha accettato senza nemmeno pensarci su.

Il giorno dopo eravamo a rotolarci tra le sue lenzuola esattamente come qualche minuto fa.

È passato poco più di un mese da quella sera e ormai questa è diventata una specie di routine tutta nostra.

Vederci in palestra, allenarci e mai in modo serio, provocarci così tanto da arrivare alla fine dell'ora frustrati, scappare letteralmente a casa sua e darci dentro per ore.

"Sono bellissimi i tuoi tatuaggi!"la sua voce riempie la stanza, che era rimasta nel silenzio per qualche minuto dopo il caos di poco prima.

Passa le dita su ognuno di essi come a volerli ripassare e sorride.

"Già!"rispondo io semplicemente muovendo con delicatezza la mano sulla sua schiena ancora nuda.

"Li hai fatti solo perché ti piacciono i tatuaggi o hanno un significato?"
"Hanno tutti un significato per me!"
"E questo per esempio? Perché l'hai fatto?"chiede indicando l'ancora.

"Non credo ti faccia piacere saperlo!"dico togliendo il suo dito dalla mia pelle marchiata.

"È quello che mi piace di più e vorrei sapere la sua storia!"ammette lei guardandomi con quei suoi occhioni da cerbiatto.

"L'ho fatto per il mio angelo!"confesso alzando le spalle.

"Il tuo angelo?"chiede con aria confusa, io sorrido e guardo il tatuaggio.

"Già, per il mio angelo!"confermo pensando Daisy in tutta la sua bellezza, succede ogni volta.

"Ora ho capito! Per tua madre? O forse per tua sorella?"chiede poggiando un dito nel mento riflettendo seriamente su chi possa essere facendomi ridacchiare.

"No, in realtà no, questo tatuaggio è dedicato a una persona speciale, la persona che è riuscita a fare battere il mio cuore, il mio primo amore vero!"ammetto mordicchiandomi il labbro sperando di non averla offesa o turbata in qualche modo.

"Oh!"dice solamente mentre io non capisco la sua reazione.

"La ami ancora?"chiede dopo qualche attimo, devo ammettere che la sua domanda mi ha spiazzato.

"Non vuoi la verità, fidati!"dico infilandomi i boxer sedendomi al bordo del letto.

"Harry... Scusa, non volevo fare la ficcanaso sono solo una tipa curiosa!"afferma abbracciandomi da dietro poggiando il mento sulla mia spalla.

"Dovresti essere arrabbiata con me!"dico girando il viso verso di lei.

"No, non lo sono, sarei patetica ad esserlo... So bene quanto sia difficile dimenticarsi del primo amore, ci sono passata e probabilmente ci sono ancora dentro, sono tre anni che non lo vedo eppure se lo penso il mio cuore fa i salti mortali!"racconta lei con gli occhi che luccicano in una maniera un po diversa dal solito.

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