Ma bravo Harold, l'hai fatta scappare.
Sento la brutta vocina nella mia testa a cui purtroppo devo dare ragione e mi viene solo voglia di attaccarmi una pietra al collo ed annegarmi, come ho potuto rovinare tutto così?
Perché dovevo sputare tutto così?
Non potevo semplicemente inventarmi qualcosa?
Qualsiasi cosa e lei adesso sarebbe ancora qua.
Quando, del tutto sconsolato, torno nel mio appartamento apro la porta e trovo il mio migliore amico spaparanzato sul divano.
"Hei com'è andata?"domanda mettendosi seduto.
"Sono un coglione Lou!"rispondo con uno sbuffo e una mano sul viso.
"Che hai fatto?"
"Ho parlato troppo e lei è scappata!"confesso tuffandomi a peso morto sul divano di stoffa beige togliendo poi la birra dalle sue mani e tracannarne più della metà in un colpo solo."E tu perché sei ancora qua? Non dovresti essere a casa tua da Cora e tuo figlio?"chiedo poi facendo saettare i suoi occhi azzurrissimi sulle sue scarpe.
"Posso dormire qua?"domanda in tono appena udibile.
"Ovvio Lou, non c'è bisogno di chiedere... È tutto ok?"
"No... Non è tutto ok, sto impazzendo, non ce la faccio più... Dopo una giornata passata a lavoro mi piacerebbe tornare a casa, cenare tranquillamente con la mia ragazza, farmi una doccia e coccolare mio figlio sul lettone, ma no! Questo non avviene... Entro in casa e Cora comincia ad urlarmi contro, non mi da nemmeno il tempo di posare le chiavi e quasi mi lancia Justin addosso che piange come un indemoniato, sono stanco, mi verrà un crollo emotivo Haz!"spiega con frustrazione."Louis posso farti una domanda?"
"Certo!"
"Ma tu, Cora la ami? Sai... Non sono qua da molto tempo, ma non so... Non ti vedo innamorato di lei!"
"Non lo sono Haz, sto cercando di fare il possibile solo per Justin, ma sta diventando veramente difficile!"
"Tu non volevi un figlio vero?"
"No, insomma ho conosciuto Cora la stessa sera che è rimasta incinta!"
"Ma dico io cos'hai in questa testa? Mettere il preservativo no eh?"
"Ero ubriaco!"
"Sai cosa penso Lou?"
"No!"
"Dovremmo seriamente smetterla di bere!"
"Si, forse hai ragione, ma non stasera!"dice uscendo da dietro il cuscino del mio divano una bottiglia di tequila."Ma dove l'hai presa?"chiedo sconvolto.
"Non ricordo di aver imboscato alcool a casa mia!"aggiungo divertito.
"Infatti l'ho portata io un paio d'ore fa, diamoci alla pazza gioia amico!"sentenzia aprendola per poi abbandonare il tappo sul tavolino e bere il liquido trasparente all'interno della bottiglia.
(DAISY)
Metto in moto l'auto e l'unica direzione dettata unicamente dal mio cuore è quella diretta all'azienda della famiglia Horan.Ho troppo bisogno di vederlo, mi sento così in colpa e lo so che in fin dei conti non ho fatto nulla di male, non sono mica andata a letto con Harry, ma solo il fatto di nascondergli i bigliettini o mentirgli dicendogli che sono con una collega mi fa sentire un verme e in ogni caso per lui sarà comunque una sorpresa vedermi spuntare improvvisamente a lavoro.
Arrivo davanti al grande palazzo di vetro e parcheggio velocemente accanto alla macchina di Niall nei posti riservati ai dirigenti correndo fuori dall'abitacolo addentrandomi poi nel palazzo.
Tutti i dipendenti mi salutano molto cordialmente e io faccio lo stesso con loro anche se volte mi sembra come se abbiano timore di me, è anche vero che sono la moglie di uno dei loro capi però non gli ho mai dato motivo di dubitare della mia persona.

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Only Angel
Hayran KurguUn campus, una ragazza, un ragazzo, i loro amici e tanti avvenimenti che in un modo o nell'altro non faranno altro che coinvolgere i due. Tratto dalla storia: "Allora tu devi essere Harry!" "Si sono io e tu puoi benissimo portare il tuo bel culetto...