Questa mattina era diversa, o almeno, non per i tutti coloro che svogliati cominciavano la loro giornata lavorativa, per loro nulla era cambiato, solo per tre persone qualcosa stava per mutare.
Harry stava addormentato sul divano di Daisy per l'ottantessima volta, o probabilmente molto di più, tranquillo e sognante, almeno fino ad ora.
Daisy si era svegliata per l'ennesima volta, soffriva d'insonnia da quando Niall, mesi prima, se n'era andato, accorgendosi con suo grande disappunto che fossero già le sei e mezzo del mattino, aveva bevuto un sorso d'acqua e si era stesa di nuovo cercando di dormire un'altro poco, ma il rumore della porta che si apriva l'aveva fatta scattare dal letto come una molla in preda alle emozioni.
Niall era atterrato da appena una mezz'ora ad Holmes Chapel, aveva preso un taxi e adesso stava tornando a casa, non quella dei suoi genitori ovviamente, la sua casa, quella che per tanti anni lo aveva visto in balia dell'amore che provava per Daisy... Ma chi voleva prendere in giro? Il cuore scalpitava ancora mentre apriva il cancelletto e successivamente la porta di casa.
Quando ormai era dentro, la prima cosa che vide pararsi davanti era proprio lei, le mani sulla bocca a segnalare lo stupore che l'aveva colpita nel vederlo.
Niall si stava togliendo il cappotto sotto lo sguardo attento di Daisy e lei non poteva fare a meno di pensare a quanto suo marito fosse bello, anche più bello di prima, sarà stata la lontananza o forse era davvero così bello, pensava.
Niall aveva lasciato cadere il cappotto costoso a terra, prima di scattare verso di lei e abbracciarla, abbracciarla come non faceva da troppo tempo, non erano mai stati così tanto tempo lontani e doveva ammettere che tutto ciò lo aveva distrutto.
Daisy aveva accettato l'abbraccio con veemenza, desiderava questo momento dal giorno in cui se n'era andato, lei aveva cominciato a singhiozzare freneticamente, lui gli sussurrava una serie di “sono qui” mentre le accarezzava i lunghi capelli.
Aveva messo la testa nel suo collo ricordando l'odore di casa, perché si, per lei Niall James Horan, da marito o migliore amico, gli dava la sensazione di essere sempre al posto giusto.
Non nascondeva a se stessa la voglia di baciarlo ma un po' per paura e un po' per rispetto ad Harry aveva deciso di frenare i suoi istinti.
Quest'ultimo si era appena svegliato e sorridente come sempre si era messo a sedere strofinandosi gli occhi, in quel momento aveva maledetto se stesso per averlo fatto.
*HARRY*
"Harry!"esclama Niall spalancando gli occhi alla mia vista, io sembro un pesce lesso che fissa la scena come paralizzato, vederla tra le sue braccia fa male, peggio di una pugnalata al cuore.
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Only Angel
FanfictionUn campus, una ragazza, un ragazzo, i loro amici e tanti avvenimenti che in un modo o nell'altro non faranno altro che coinvolgere i due. Tratto dalla storia: "Allora tu devi essere Harry!" "Si sono io e tu puoi benissimo portare il tuo bel culetto...