Capitolo 23

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ATTENZIONE!
Questo capitolo contiene parti che descrivono "scene" che potrebbero impressionare, ma importanti ai fini della storia.

Grazie! ❤️

Mentre i due innamorati dormivano pacificamente, ma ancora stremati dalle forti emozioni subite in tutte quelle ore, altre due persone non si potevano di certo definire calme.

Severus e Lucius, infatti, dopo la loro smaterializzazione, invece di andare direttamente nel luogo in cui era accaduta una nuova atrocità, ovvero l'informazione data dal Patronus -presentatosi a Liverpool qualche ora prima- si ritrovarono nell'ufficio del biondo.

Una volta arrivati dentro l'ufficio, Malfoy cercò con ansia ciò che in quel momento gli serviva in quei casi per affrontare al meglio la situazione.

A quel punto Severus, già abituato a quei momenti di pura tensione da parte del suo compagno, lo raggiunse in un attimo, afferrandogli poi le mani veloci che in quel momento cercavano con insistenza dentro ai cassetti lì vicino della sua scrivania -ed altri posti in cui potevano essere state messe- delle fiale di pozioni.

Una volta svolto quel gesto, Piton gli strinse le mani fra le sue con dolcezza per poi guardarlo negli occhi.

In quel momento allora Lucius alzò quei suoi occhioni grigi e lucidissimi, incatenandoli in quelli neri del fidanzato, che una volta avuta la sua totale attenzione, gli disse:

"Fai un respiro profondo, amore. Ti prego!

Sentendo le sue parole, arrivategli dirette al cuore, totalmente riscaldato dal suo sguardo ardente e solo per lui, Lucius seguì immediatamente il suo consiglio facendo così un respiro intenso.

Dunque, Piton come spinto da una forza maggiore, appoggiò la sua fronte sopra quella di Malfoy.

"Prova a calmarti amore mio. Non sei da solo, capito? Ci sono io con te, anche questa volta saremo insieme."

A quel punto Malfoy annuì, dandogli poi come ringraziamento un bacio degno del loro Amore.

Una volta separati Severus, allontanò una mano da quella di Lucius per portarla nella parte interna della sua tunica, estraendo da essa due fiale di pozione calmante, ovvero quella che Lucius fino ad un attimo prima stava cercando disperatamente prima di essere fermato.

Il biondo a quel punto, con uno sguardo leggermente sorpeso, gli disse:

"A volte dimentico quanto mi conosci, addirittura meglio di quanto possa fare io stesso!"

L'uomo corvino quindi lo guardò e con un leggero sorriso gli disse: "Ecco le fiale."

"Grazie amore." Accettò con gioia il biondo.

Una volta presa le fiale e avendo dato un altro bacio ardente al suo Severus, Lucius si diresse verso l'appendiabiti prendendo sia il suo mantello che completava la divisa da Auror, sia quello dello Slytherin, simile al suo, visto che il Pozionista per eccellenza, era stato riconosciuto come aiutante ufficiale del dipartimento degli Auror, sotto diretto comando di Lucius.

A quel punto, passato il mantello e avendo indossato ognuno il suo, Lucius guardò attentamente Severus.

Un grigio metallizzato incatenato ad un nero come la pece; due colori così diversi, opposti, ma che nonostante tutto, avevano trovato il loro equilibrio e la loro totale completezza.

Poco tempo più tardi, i due uomini annuirono sommessamente, capendo poi ed infine che per quanto i loro cuori e le loro menti non erano pronte ad affrontare tutto quello che sarebbe dovuto accadere, erano comunque certi di riuscirci alla grande; in quanto sapevano che alla fine non potevano redimersi dal farlo.

Alla fine tutto ciò era il loro lavoro, ma sopratutto era loro dovere capire chi poteva essere quel maledetto bastardo che inevitabilmente minacciava la vita del loro caro Harry e perché tutto ciò!

Smaterializzandosi nuovamente, i due uomini raggiunsero il luogo in cui il Patronus mandato da un Auror, sottoposto di Lucius, gli aveva detto di recarsi.

Ad attenderli vicino al luogo, c'era nientemeno che Edward Loker, un Auror incaricato da Lucius stesso come Caposquadra per il caso dei "Messaggi di Sangue" su cui stavano indagando ormai da mesi.

Edward quindi li raggiunse e con uno sguardo serio, professionale ed altrettanto pieno di rispetto, gli disse: "Buon giorno signor Malfoy, Signor Piton." Continuò facendogli un breve inchino.

"Buongiorno a te, Edward." Risposero in coro i due.

"Prego, seguitemi."

A quel punto i due uomini lo seguirono e Severus nel frattempo, appoggiando delicatamente una mano sulla schiena di Lucius, si avvicinò al suo orecchio e con voce flebile, disse: "Sarebbe bene che tu prenda una delle due pozioni calmanti, amore."

Dunque Lucius annuì senza fiatare e seguendo il suo consiglio, bevve d'un fiato la fiala di pozione, sentendo poi e in un attimo i suoi nervi di nuovo sotto controllo, nonostante fosse comunque teso e nervoso per la situazione in se.

Una volta che i tre uomini raggiunsero il luogo del messaggio, quello che si presentò di fronte a loro, toccò dei livelli di atrocità mai visti prima d'ora...

Di fronte a loro infatti, si presentò un intero edificio completamente inghiottito dalle fiamme, in cui il fuoco divampava ardentemente proprio come se ci fosse stato qualcuno che nel frattempo lo stava alimentando in modo da rendere il tutto ancora più macabro e crudele;

Esattamente come se ci fosse stata un enorme torcia che serviva a far vedere meglio che cosa stava accadendo e che cosa c'era di fronte all'edificio stesso, illuminato esclusivamente dalla luce del fiamme.

Vedendo quello scempio devastante, sia Lucius che Severus non riuscirono a credere ai loro occhi.

La potenza delle fiamme illuminava con la sua luce una massa di corpi sacrificati di fronte all'edificio.

Dalla massa di pelle, di cui sangue che scivolava lento nel terreno di fronte, formò due lettere ben evidenti: R.L.

Ma la cosa che sconvolse ancor di più i due uomini non fu affatto il sangue che scivolava via dai corpi di queste persone -che erano fra l'altro dei Membri del Ministero a favore degli orfanotrofi che ospitavano i bambini nati babbani o mezzosangue- depositandosi sul terreno, formando l'ennesimo messaggio di minaccia, ma...

Delle scritte marcate col sangue in cui c'era scarabocchiato nero su bianco:

Adesso mi sono stancato di uccidere gente inutile come questa, che difende solo feccia.

Mi sono stancato di uccidere bambini che non meritano di stare al mondo!

Quello che voglio da voi, è il Ragazzo Sopravvissuto.

Voglio lui; il veder scorrere il suo sangue dalle mie mani. Voglio essere il Padrone dei Doni della Morte.

Voglio distruggere Harry Potter e rivendicare me stesso.

Notando tutte quelle frasi, Lucius e Severus poterono osservare per la prima volta una cosa davvero curiosa che negli altri messaggi non c'era ancora stata: ossia, l'ultimo pezzo della sua elaborazione:

<<E rivendicare me stesso.>>

Quella frase così diretta, sorprese entrambi perché chiunque potesse essere stato a scrivere quelle cose, non aveva mai concluso un discorso a quella maniera!

Ma soprattutto, un'altra cosa che saltava agli occhi, erano le due iniziali lasciate lì a rendere tutto ancora più devastante e micidiale, le sue due iniziali: R.L.

Ma chi diavolo poteva essere quella maledetta persona?

Drarry (MPREG) & Luverus ~ The Bodyguard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora