Capitolo 14

1.2K 67 55
                                    

La mattina seguente, dopo un intenso momento di serenità passato assieme a Draco, Lucius e Severus, come una vera famiglia, Harry si accorse con risentimento che purtroppo la triste realtà abbandonata per un po', faceva nuovamente capolino.

Da un po' di tempo infatti, tutto il Mondo Magico era nuovamente sotto il tiro di un terribile, ma al momento ancora sconosciuto Mago Oscuro, pronto veramente a tutto pur di fare del male a Potter e nonostante la cosa fosse devastante, purtroppo o forse no, era davvero arrivato il momento di combatterlo, ritrovando da dentro di se la forza di affrontare tutte quelle conseguenze che ne sarebbero scaturite, non appena il moro sarebbe entrato definitivamente in campo per fronteggiare quella nuova e maledetta minaccia.

Ripensando a tutto ciò, con un leggero senso di vertigine a cui non diede particolare peso, Harry lasciò delicatamente le braccia del compagno Draco -che nel frattempo continuava a dormire e se lo stringeva lentamente a se-, cercando di non far rumore e girandosi cautamente dall'altra parte del letto, vide attentamente che il padre Severus non era lì con lui, nonostante l'orario riportato dall'orologio da parete posto lì accanto segnasse un orario piuttosto insolito, visto che Piton normalmente riposava molto di più.

Preoccupato per la situazione quindi e non capendo poi dove potesse essere l'uomo che tanto adorava, con delicatezza si mise seduto sul letto notando poi che nemmeno Lucius era lì.

Ma che cosa stava succedendo? Perché tutti e due se ne erano andati e senza dire nemmeno nulla?

Con tutti quei pensieri in testa, Potter uscì dalla sua stanza dirigendosi verso la sala da pranzo posta vicino alla cucina e all'improvviso e per fortuna, in quel momento poté osservarli seduti l'uno difronte all'altro, nel mentre i due si stavano guardando con un'aria piuttosto pensierosa; segno del fatto che qualcosa li preoccupava ardentemente e purtroppo lui stesso sapeva benissimo di che cosa si trattasse.

A quel punto, l'ex Gryffindor decise quindi di entrare e schiarendosi lentamente la voce, si fece notare dai due che guardandolo con gli occhi spalancati, sobbalzarono dalla sorpresa; in quanto in quel momento i due padri non se lo aspettavano proprio, suscitando poi in Harry una piccola e lieve risatina di puro divertimento che gli fece beccare anche un'occchiataccia.

"Ehi, tesoro!" Non ti avevamo visto!" Disse Severus con un piccolo sorrisetto felice.

"Non fa niente!" Rise ancora il giovane. "Beh, come stai papà?" Domandò emozionato ripensando alla forte felicità di poterlo chiamare finalmente così e alla grande gioia ricevuta la sera precedente.

"Benissimo piccolo mio..." Rispose sorridendo per poi guardare il compagno Lucius. "E tu?" Stringendolo in un abbraccio pienissimo di calore. "Come stai?"

"Oh, io..."

Nel mentre Potter stava per rispondere però... all'improvviso tutto quanto si fermò; il giovane infatti, si portò immediatamente una mano sia sulla testa, che direttamente sullo stomaco, costringendosi in un secondo istante ad inginocchiarsi a terra e... vomitare tutto quello che si era mangiato il giorno prima.

A quel punto sia Lucius che Severus, vedendo quella strana situazione, sbiancarono nell'immediato, per poi correre subito dal giovane. "HARRY!" Disse Piton: "Che cosa ti succede tesoro?! Merlino, che cosa significa tutto questo?!"

Prima di rispondere a quella domanda Potter fece un piccolo, ma profondo respiro e poi infine disse: "Sto bene! Veramente Sev..."

"Ma come stai bene?!" Rispose allora un Lucius seriamente preoccupato. "Cavolo, hai appena vomitato Harry! Stai male? Hai l'influenza?"

Nel mentre i due uomini lo stavano aiutando ad alzarsi per poi accompagnarlo lentamente sul divano situato in salotto in modo che lì potesse realmente rilassarsi, Harry non disse niente.

Un istante più tardi però Severus con voce dolce ripetè: "Piccolo mio che cosa ti succede, mh? Mi vuoi spiegare per piacere?"

"Te l'ho già detto papà, sto bene. Credo che tutto questo sia dovuto semplicemente ad un po' di stress. In queste ultime ore infatti... ho provato diverse emozioni piuttosto contrastanti e... beh, puoi capire come mi sento, no?"

"Sì, credo di sì." Rispose allora Piton per poi stringergli la mano con dolcezza e tanto affetto. "Ma se c'è qualcosa che ti preoccupa, o altro, dimmelo, ok?"

"Sì." Rispose Harry con un sorriso dolce e pieno di 'amore' per quell'uomo che considerava come un padre.

"Forse sarebbe meglio svegliare Draco, non credete? Infondo mio figlio dovrebbe sapere." Suggerì a quel punto Lucius in un momento di pura apprensione per lui; ma Harry però non fu d'accordo e difatti...

"No!" Urlò spaventato. "Non se ne parla, è chiaro?!"

"Ma perché?! Mio figlio deve sapere come stai! È il tuo uomo, no? Non puoi tenerlo fuori da questa storia!" In quel momento gli occhi grigi di Malfoy Senior erano davvero sgranati.

"No, Lucius. "Rispose irremovibile l'altro. "Non voglio che Dray si preoccupi inutilmente, ti prego!"

Nel mentre Malfoy lo ascoltava attentamente ed era anche molto sorpreso da tutto ciò...

Il dolce Taipan di Harry, Seludra strisciò in direzione di Potter, in quanto in quegli istanti anche se era stato lontano, aveva comunque percepito tutte le ansie più profonde del suo padrone ed era quindi ed inevitabilmente preoccupato per lui.

A quel punto quindi, sia Lucius che Severus nel vederlo arrivare, per un attimo scattarono immediatamente all'indietro, non essendo infatti ancora abituati allo spuntare improvviso di quel dolce e "pericoloso" serpente che come sappiamo, nutriva per il moro un affetto immenso, tanto da fargli immediatamente le coccole, esattamente come farebbe una persona che tiene infinitamente a lui.

E i due non si sbagliarono, perché da quando Harry liberò il suo dolore, per la perdita dei suoi amici più cari e Seludra comparve per la prima volta ad Harry, tutto cambiò per il Bambino Sopravvissuto.

<<Quella notte, la notte in cui comparve Seludra, Potter stava piangendo a dirotto per le terribili conseguenze create delle azioni di Lord Voldemort.

Accucciato nel suo letto, in una stanza dategli da Severus per riposare, avendolo visto distrutto e molto provato, il protagonista si strinse a se, tenendo le gambe al petto ed affondando il viso pieno di lacrime fra le braccia, pensando poi e inevitabilmente a tutto quello che gli era successo negli anni e non solo e a quella strana scossa che lo aveva portato a distruggere tutti i Mangiamorte più fedeli a Riddle e a liberare anche dal marchio i suoi più cari amici e non alleati: Draco, Lucius e Severus...

...In quanto Harry in tutti quegli anni li aveva sempre visti come degli amici stretti da un forte legame di fiducia ed affetto, ma sopratutto rispetto, dei valori che Voldemort non aveva neanche lontanamente con i suoi servitori: visto che tutti loro provavano per lui esclusivamente paura, terrore ed obbedienza.

Per quanto la liberazione del male dal Mondo Magico per Harry fosse stato un grosso motivo di felicità... non poteva fare a meno di pensare ai momenti vissuti con Ron ed Hermione...

Esattamente dal loro primo incontro, fino a quell'ultimo istante...

L'attimo in cui i suoi due migliori amici proteggendolo, gli fecero da scudo, prendedo al suo posto quell'Avada Kedavra che i Mangiamorte volevano lanciargli per vendicare la morte del loro amato Padrone...

L'istante in cui i suoi migliori amici lo guardarono per l'ultima volta negli occhi..."

Continua...

Drarry (MPREG) & Luverus ~ The Bodyguard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora