Capitolo 92

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Le parole di Harry mozzano il fiato a tutte le persone presenti nel salone.

Vedendo quegli occhi color smeraldo di solito spensierati e sereni, diventare seri, è la prova che ci sia davvero qualcosa di molto grave.

Il moro a quel punto, continua a parlare:

"Il fatto che io aspetti un bambino di per se è una cosa bella e speciale..."

Si ferma vedendo tutti annuire con un sorriso tirato, ma con gli occhi pieni di preoccupazione.

"Il problema è che, essendo anche lui un bambino specie... Ecco... La mia gravidanza non durerà nove mesi, ma meno."

Molly sposta gli occhi dal moro al ventre di quest'ultimo, per poi riportarli di nuovo sul suo viso e chiede con delicatezza ed un pizzico di paura:

"Harry caro... Quanto tempo ancora ci sarà?"

L'uomo dagli occhi smeraldo scuote la testa, guardando la donna.

"Non lo so Molly. In questi pochi giorni il mio ventre è cresciuto di otto centimetri. Quindi si suppone che sia molto meno di nove mesi."

A quelle parole tutti quanti sussultano nel sentire che con velocità il bambino sta credendo.

"Com'è possibile una cosa del genere Harry?"

Il moro guarda tutti con occhi tristi, prima di rispondere alla domanda:

"Non lo so Pansy. Tutto è stato un... Miracolo. Ma non so il perché la gravidanza duri meno di una normale."

Vedendo la tristezza di Harry, Draco si avvicina a lui, posandogli una mano sul ventre, sopra quella del moro ed un braccio sulle spalle, dandogli poi un bacio sulla tempia.

Harry alza il volto che aveva abbassato e si volta verso il suo biondo, facendogli un piccolo sorriso.

"Non guardarmi così Dray. Stó bene. Dobbiamo dire tutto... Per quanto non si voglia o sia difficile."

Draco annuisce per poi dire:

"Va bene tesoro. Io sono quà, vicino a te."

Conclude stringendo leggermente la mano che tiene sul suo ventre.

Il moro lo guarda negli occhi un'ultima volta, prima di voltarsi verso gli altri e ricominciare a parlare:

"Odio avervi riunito quì, dopo tanto tempo che non ci vedevamo, per avere il vostro aiuto... Ma purtroppo sono stato obbligato dalle circostanze."

Tutti annuiscono, chi guardandolo in silenzio, chi facendo un piccolo sorriso.

"Come ti abbiamo detto prima, non ci devi ringraziare Harry... Per noi è un piacere aiutarti ancora. Siamo quì per te e per il Mondo Magico."

Dice Fred con voce sincera, accarezzando incoscimente il braccio del suo Trevor.

"È vero che è passato tanto tempo... Ma noi ti aiuteremo. Dicci cosa succede in realtà Harry."

Prende la parola Sasha, percependo dall'odore del moro una piccola sfumatura di paura e agitazione.

Harry annuisce:

"È giusto che sappiate. Severus, io, Draco e Lucius siamo a conoscenza di chi è il pazzo che sta commettendo queste atrocità."

Tutti si tendono come corde di un violino, aspettando il nome di quel dannato omicida.

Facendo un respiro profondo, il moro continua:

"Si tratta di Rodolphus Lestrange."

Non appena quel nome e quel cognome esce dalle sue labbra, chi è che conosce quel... Soggetto, sussulta dal posto in cui è seduto.

"Non è possibile che sia ancora vivo!"

Ad interrompere quel momento di shock è la voce della Preside che si porta una mano di fronte alla bocca per lo shock provato.

Severus a quel punto aiuta il figlio prendendo lui la parola, spiegando:

"Purtroppo è così Minerva. Nonostante la trappola di fuoco architettata da sua moglie Bellatrix e Voldemort, Lestrange è riuscito a scappare e a vivere... Anche se il termine giusto sarebbe sopravvivere, date le molte ustioni gravi dovute al fuoco."

Conclude, facendo annodare lo stomaco a chi ascolta per la prima volta la storia.

Tutti condividono la paura e il dolore, ma...

Dietro quei due sentimenti che potrebbero far pensare ad una resa e alla voglia di nascondersi, ce ne un altro che invece sovrasta tutti gli altri...

La vendetta.

Tutti sanno che questo sentimento non è mai puro e spesso anche errato, ritenuto troppo crudele.

Ma in questo caso è l'unica emozione giusta che sentono tutti nel cuore.

Ed anche per chi già sapeva, come Severus, Lucius, Draco ed Harry, il sentimento di rabbia che era leggermente assopito dall'arrivo dei loro cari amici, cresce adesso sempre di più.

George, con una voce seria che nessuno sapesse appartenergli chiede:

"Quindi Lestrange ha ucciso tutte quelle persone e... Quei poveri bambini, solo per una vedetta sciocca come la mancanza di potere negata da Voldemort?"

Conclude con voce arrabbiata, facendo sussultare tutti.

Theo preoccuparto nel vedere il compagno così teso, allunga con lentezza una mano, stringendola alla sua, baciandogli successivamente e con dolcezza una spalla, sentendo i muscoli rilassarsi al suo tocco.

"Calmo George. Per favore amore mio. Questa rabbia riservala per chi come Lestrange la merita davvero."

Dice Theo, facendo voltare verso di se il rosso che annuisce alle sue parole, baciandogli la guancia come ringraziamento, dicendo con voce sincera e morbida:

"Grazie Theo per essermi accanto e sapermi calmare quando la rabbia prevale. Per fortuna non succede spesso."

Conclude con una nota sarcastica nella voce, facendo sorridere dolcemente il biondo a suo fianco che annuisce.

"Sono contenta che George si sia calmato, ma su una cosa ha ragione. Lestrange ha commesso tutti questi massacri solo per vendetta verso qualcuno che non c'è più?"

Chiede con la sua solita voce dolce Luna, ma da cui traspare una nota di confusione.

A quella domanda, Harry sposta lo sguardo da Theo e George a Luna, guardandola in maniera triste e dicendo con voce colpevole:

"Non è solo per quello... Buona parte della colpa è mia."

Conclude facendo voltare tutti verso si lui con sguardo sorpreso ed altrettanto confuso.

Drarry (MPREG) & Luverus ~ The Bodyguard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora