Anastasya
Guardo quell'uomo sulla jeep e non mi sento più me stessa. Non riesco a distogliere i miei occhi da lui, ne osservo il fisico asciutto e il viso virile. Ma non è quello ad aver catturato la mia attenzione, ma la forza che sembra emanare. È qui con noi ma sembra venire da un altro pianeta, e io sento il mio corpo attratto da quel carisma. Resto immobile al suo assalto, vedo le sue iridi scorrere sul mio corpo ma non ne provo fastidio anzi lo ricambio con altrettanta curiosità. È un momento inreale per il luogo in cui siamo. Per un attimo mi sembra di essere in un altro posto, in un altro momento in cui posso permettermi di guardare il sole far luccicare i suoi capelli biondi. Mi sembra di non sentire quei suoni terribile che da poco tempo sono diventati la quotidianità. Scompaiono tutte le cose brutte vissute fino a ora, per un attimo torno me stessa sotto i suoi occhi, ma quando due uomini si avvicinano tutto viene spezzato via.
Il soldato russo che mi sta davanti ha l'ardire di sfiorarmi la faccia mi tiro indietro scostandogli la mano. Sento tremare il mio corpo di rabbia per la sua sfrontatezza e quando veniamo raggiunti dall'uomo sulla jeep invece di sentire il mio nervosismo placarsi lo sento crescere. È russo anche lui e non posso fare a meno di considerarlo alla stessa stregua dell'altro. L'incantesimo è svanito. Non c'è più niente di attraente in lui. Ora ho solo il desiderio di tornare da mia sorella e da Irina.
Guardo i due avvicinarsi e scontrarsi in un astio che va aldilà di me, potrei fuggire ora ma non riesco a muovermi e mi maledico per essere così impaurita. Quando un altro soldato si avvicina e si propone per riportarmi in auto acconsento con il capo. Sembra più tranquillo degli altri due e questo mi aiuta a riprendere possesso del mio corpo.
«Non è necessario, grazie.» Non vorrei portarli dalle due donne.
«Insisto signorina, è un piacere.» Vedo i suoi occhi dispiacersi e lo sguardo dell'uomo che ora so chiamarsi Aleksander fremere di paura. Cosa sta accadendo?
La mano dell'uomo si posa sul mio fianco invitandomi ad andare e a quel contatto non sento fastidio, ma non so cosa fare. I mie occhi corrono a lui. Alle sue iridi azzurre in cerca non so nemmeno io di cosa e quando lo vedo inclinare il capo capisco che qualcosa di brutto sta per accadere. Vorrei chiedergli cosa. Vorrei urlargli perché non mi aiuta. Ma alla fine cedo alla pressione e insieme a loro mi incammino verso la nostra auto. Fortunatamente quel Yari non ci segue e questa è l'unica nota positiva. Quando gli ho sentito urlare quelle parole terribili mi sono sentita morire. Così impotente da vergognarmi di essere donna, ma non gli avrei mai permesso di rendersene conto. Come siamo potuti finire in questo mondo.
Al posto suo un altro uomo molto alto e imponente ci segue. È completamente pelato con un pizzetto castano a coprirgli il mento e il labbro superiore. Resta in silenzio e dai gesti dei tre uomini capisco che hanno molta confidenza fra loro.L'uomo che mi ha convinta a camminare ha ancora un'aria rassicurante in volto, i suoi occhi marroni si guardano attenti intorno e guardando anche io capisco che i suoi sguardi sono ricambiati dalla gente che ci sta attorno. Non sono l'unica a non fidarsi di loro, ma mi sembra che ormai i giochi sono fatti, non mi resta che sperare che tutto vada bene.
L'auto grigia di Irina è ormai ben visibile. Lei e mia sorella sono ancora dentro entrambe con un'espressione annoiata che si illumina non appena mi vedono. Dura poco, però, la loro gioia non appena si rendono conto che non sono da sola scompare. Tengo le spalle ben dritte e cammino a mento alzato non permetterò a nessuno di farmi sentire in suggestione. Arrivata mi volto verso i tre uomini senza dire niente alle due ragazze che se ne restano in silenzio alle mie spalle.
«Ecco, sono arrivata. Potete andare.» Cerco di mantenere la voce ferma come anche lo sguardo, almeno fino a quando questo non si posa su di lui. Il suo nervosismo è sempre più evidente come il suo muoversi agitato. Porta la mano ai capelli per poi girarsi indietro irrequieto. Torna a guardare l'amico cercando la sua complicità.
STAI LEGGENDO
Con la Forza di un Carro Armato
RomanceAnastasya è una laureanda in medicina piena di sogni e di speranze. Ha appena finito la sua prima settimana all'ospedale di Kiev, la sua città ed è pronta a festeggiare con la sua famiglia il contratto a tempo indeterminato. Per realizzare il suo so...