Riflessioni

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Anastasya e Aleksander

È così che le storie a volte iniziano ed è così che a volte finiscono, come il primo amore. Pensi di non poter più vivere senza quella persona. I suo sorrisi colorano di giallo e rosso la tua vita, i suoi silenzi di ombre grigie e nere. Alti e bassi, infinite sensazioni mai vissute prima che ti travolgono e stordiscono per l'intensità, il bisogno, la meraviglia della scoperta reciproca e di quei sentimenti sconosciuti.

Ecco è lo stesso che si prova quando fra tanti trovi la persona giusta per te. Il cielo si colora nuovamente di giallo e rosso quando la sua presenza ti si mostra, quando ti stringe la mano, quando ti guarda e allo stesso modo tutto svanisce in sfumature buie quando si allontana e va via.

Ma mentre il primo amore è giusto che inizi e finisca, perché frutto delle prime esperienze, il vero amore... ecco, quello, dovrebbe durare per sempre. Perché l'intensità, il bisogno, la meraviglia dello scoprirsi e ora frutto di una consapevolezza matura del proprio essere. Quando si sceglie in questo caso lo si fa con il proprio essere, con la propria anima si va al di là del cuore e della mente. Un'unione profonda, inspiegabile e difficile da rompere.
Può durare un attimo ma la descrizione di quel momento è poesia.

E allora è giusto che l'abbiamo vissuto per poi provare dolore o sarebbe stato meglio non viverlo? Mi chiedo mentre il tempo scorre come una strada infinita che mi porta via da lui.

E allora è giusto che l'abbia stretta fra le braccia per poi doverla lasciare andare per sempre? Mi chiedo mentre il cielo si colora di azzurro un'altra volta per poi tornare buio subito dopo, in giorni che si susseguono senza provare pietà per me che spero di riuscire a ricordare per sempre il volto di lei, le sue sfumature, il suo calore.

Sì, mi rimbomba nel cuore mentre il nome di Aleksander mi sfugge via con un sospiro.

Sì, la risposta si forma nella mia mente per poi scivolare nei miei occhi dove l'immagine di lei e vivida e piena di colori.

Il tempo è amico fedele e nemico crudele. Il tempo scorre inesorabile verso il destino che sarà e che nessuno conosce.

La quotidianità ti travolge portandoti via da quell'attimo, sempre più lontano, sempre più un ricordo diventano quelle labbra sulle tue e il suo profumo. Però capita sempre che in un momento di solitidine: al bar mentre si aspetta un amico, in fila alla cassa del supermercato, in auto in autostrada, quell'attimo torna più intenso, più profumato, più vero che mai. E il seme che rappresenta quel sentimento nel cuore continua a crescere pronto a germogliare alla prima possibilità. Se solo arrivasse quella possibilità.

Guardo i campi di grano davanti a me scendere lungo la collina e mi ricordano i suoi capelli dorati che brillavano al sole. L'azzurro del piccolo laghetto in fondo alla vallata sembra sfidare il cielo a chi si avvicina di più alla sfumatura dei suoi occhi. E rivedo le sue labbra, il suo sorriso timido. Rivedo lui.

Guardo nel cielo buio brillare migliaia di stelle ma nessuna ha la stessa intensità dei suoi occhi quando si posavano su di me. Le costellazioni mi si mostrano nella loro magnificenza ma ora, per me, ognuna di loro ha un solo volto: quello di lei.

Con la Forza di un Carro ArmatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora