Capitolo 3

493 30 9
                                    

"Tereeee!" Urlo come una pazza isterica non appena varco la porta del mio ufficio "Dov'è finita la mia segretaria?!"

"Sono qui" risponde timorosa, nascosta dietro la sua minuscola scrivania.

Appoggio le mani sul ripiano e mi sporgo nella sua direzione con fare minaccioso "La procura non può semplicemente cambiare avvocato senza avvisare la controparte, perché diavolo non sono stata informata?"

"Abbiamo cancellato per errore la mail" dice con voce tremolante, il suo sguardo spaventato è nascosto dietro ai suoi occhialetti da lettura.

"CoOoSa?!?!" Ringhio battendo una mano sul ripiano "CHE VUOL DIRE CANCELLATO UNA MAIL?! SIAMO UNO STUDIO DI AVVOCATI! NON POSSIAMO CANCELLARE MAIL PER ERRORE!" Sbraito fino a diventare rossissima in viso.

Tere non è assolutamente abituata a vedere questa mia versione inferocita e velenosa ma le voci corrono piuttosto velocemente e sono abbastanza sicura che la figuraccia in tribunale abbai già fatto il giro di tutti gli uffici. Ma non posso evitare di notare il disagio sul suo viso, abituata com'è a vedermi sempre come un esempio di estrema razionalità, non tranquilla ma comunque controllata. Questo sicuramente desta non pochi sospetti e chiunque dotato di un grammo di intelligenza può facilmente trarre le conclusioni adeguate nel scovare il reale motivo del mio turbamento emotivo.

Rido scuotendo la testa "È chiaro che la Procura non si sia disturbata abbastanza per informarci.. una mail?! Vogliamo scherzare?! Potevano mandare qualcuno, una raccomandata, telefonare, mandare un fax ma no.. una semplice mail.. potessero manderebbero un aeroplanino di carta nella viva speranza che con una folata di vento si perda! Quindi...perché noi non controlliamo bene le mail, Tere?"

"Abbiamo avuto un guasto tecnico.. abbiamo chiamato gli operatori ed è già tutto sistemato" mi rassicura timidamente.

Mi vado a sedere sul mio divano in pelle bianco massaggiandomi le tempie nella stupida speranza di ritrovare un controllo che ormai è sfumato, tutto a causa di quell'araba "Aspetta solo che mi riprenda e poi vedrai, Zahir, come ti faccio sputare sangue" commento nervosa tra me e me. L'unica immagine che sembra soddisfare la mia amica è la possibilità di poterle tirare un forte schiaffo su quel bel visetto.

Bello? No. Non è un bel viso.

Mi correggo subito e mi do un contegno. Questa affermazione dettata da uno sfogo però non passa di certo inosservata a Bambi che, rimasta sulla porta, mi sta osservando sempre più attenta. Mi rendo immediatamente conto di aver parlato troppo ma ormai è tardi "Sicura che non ci sia proprio nulla di personale?" Mi chiede tamburellando le dita sul braccio.

"Assolutamente certa" rispondo alzandomi in piedi di scatto. Cammino avanti e indietro per stanza iniziando a focalizzare la mia più totale attenzione sul mio caso che, sempre per colpa sua, sta andando a puttane. "Arrogante, stronza, manipolatrice" commento a voce bassa, fregandomene altamente di quello che possano o non possano sentire. Mi blocco e guardo Tere "Chiama una.. anzi due praticanti.. le più sveglie che abbiamo, voglio che sia revisionato tutto il caso! Non deve sfuggirci nemmeno un misero dettaglio! Non esistono dettagli insignificanti! Domani a mezzogiorno fissa una riunione per farmi avere tutti gli aggiornamenti. Quando quella stronza verrà qui, domani pomeriggio, vedremo chi sarà colto alla sprovvista.. intesi?" Decisa e determinata finisco di dettare ordini come un comandate, così seria che nessuno avrebbe il coraggio di non essere d'accordo.

"Assolutamente" è la sua risposta e inizia così a tamburellare le dita sulla tastiera di quel dannato computer.

Mi incammino verso il mio ufficio quando mi fermo sulla soglia per dire "Ah e prenotami la sala riunioni grande per domani pomeriggio. Abbiamo fatto la figura degli incompetenti, non deve più capitare"

Law & LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora