ZULEMA
Ho preso l'aereo.
Ho dovuto.Voglio rivederla, ho bisogno di rivedere quel sorriso perché questa vita senza di lei mi sta uccidendo.
Riccia mi ha fornito l'indirizzo esatto, era molto entusiasta di questa mia decisione.
Perciò faccio questo lunghissimo viaggio della speranza che mi porta proprio fino alla sua porta.
Suono il campanello e attendo che lei mi apra la porta.
Ma quando finalmente la porta si apre non è lei che vedo per prima ma lui. Quel muso da tonto mi guarda e con un distacco freddo mi saluta "Viceprocuratore Zahir"
Mi chiedo se sono mai stata oggetto di qualche loro discussione o se lui mi temi come rivale per lei, mi chiedo se lei ha atteso il mio ritorno, se sarà felice di vedermi.
Tutte domande a cui non posso rispondere adesso perché lui mi sta squadrando "..Fabio..." Lo saluto con molto più distacco.
Ma poi, improvvisamente, sento quella voce dolce e squillante "Amore, chi era alla porta?" Si palesa con i capelli raccolti in una coda alta, gli occhi puntati sulle mani che si sta asciugando in uno strofinaccio. I jeans e una camicetta aderente che le sta benissimo. È bella, davvero tanto bella, e capisco subito che questo viaggio è valso la pena. I suoi occhi verdi accesi si alzano distratti e incontrano i miei. Cambia totalmente la sua espressione, non si aspettava di vedermi "Zulema" quanto mi è mancato sentirle dire il mio nome. Non mi sento libera di dirle nulla perché c'è lui che ci sta fissando, lei lo guarda e gli sorride amorevolmente "Ci penso io, vai pure a mangiare.."
Lui sparisce e lei torna a guardarmi "Ciao"
"Ciao" la saluto io sorridendole co mi il cuore.
Sono in piedi sulla sua soglia e il suo sguardo si posa su tutto il mio corpo ma non con desiderio carnale, sta solamente registrando il fatto che sono davvero qui davanti a lei. Quando finalmente realizza, mi guarda negli occhi e fa un leggero cenno con la testa "Ti va di entrare? Stavamo per mangiare e tu hai fatto un bel viaggio.. avrai fame"
Non sono sicura di voler vedere come stia bene con lui, abbasso la testa e sento di aver paura di quello che potrei vedere della sua vita adesso "Macarena.."
"Entra, ti prego" mi chiede, usa quel tono che assomiglia ad una supplica, alzo lo sguardo nel suo. Mi apre la porta di più e si fa da parte "Dai.." mi dà la forza di fare un passo in avanti, richiude la porta alle mie spalle e si rivolge a Fabio "Tesoro, aggiungi un posto a tavola, Zulema si unisce a noi"
Mi sistemo a tavola, davanti a me c'è maca e a tra di noi, sulla mia sinistra c'è il fantoccio con cui si è messa. Mangiamo un piatto di pasta squisito, immagino che dopo un anno e mezzo di vita casalinga Maca abbia anche affinato le sue doti culinarie. Mangiamo in silenzio, io vorrei parlare con lei ma la presenza di lui mi toglie tutte le parole. Ed è proprio lui a rivolgersi a me "Che cosa ci fa qui, Viceprocuratore?"
Voglio portarti via la ragazza
Sarebbe una splendida risposta.
"Passavo da queste parti e ho pensato di salutare un'amica.." niente di tutto ciò è vero, abitano così inculati che sarebbe impossibile capitare per caso "..lei invece con la campagna elettorale ha fatto meraviglie, il fratello di Maca è Sindaco e si dice sia il favorito per il posto di governatore.. non male" non riesco del tutto a mascherare il mio tono ironico.
Lui non sembra notarlo "Abbiamo un puro sangue in scuderia"
"Direi più un asino che però sapete vendere bene" commento tra i denti a bassa voce.
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Law & Lovers
FanfictionMacarena Ferreiro, donna ricca con una brillante carriera di successo come avvocato della difesa a New York deve scontrarsi in aula con una vecchia conoscenza. Riuscirà a tenere ben separate la sua vita professionale da quella privata? ___________ ...