Law & Lovers

Capitolo 19

La proiezione termina e io prendo la parola interrompendo il nostro discorso personale "In questa ricostruzione del caso Rosenberg si adotta la cronologia forse più scontata, ossia si sceglie di cominciare con la data di inizio del processo a loro carico: il 6 marzo 1951.. Ricostruire la vicenda di questa, suo malgrado, famosa coppia newyorchese non significa produrre l'ennesima sentenza di assoluzione o di condanna, ma semplicemente riconoscere che fu un caso emblematico di un'era, che appassionò, scosse e divise le coscienze di molti americani e non solo. Ciò che fu messo in scena fu davvero un grande spettacolo con finalità dichiarate e non che aveva almeno parte della sceneggiatura già scritta"

"Ciò sta a indicare che da sempre i processi sono puro teatro.. non esiste verità, giustizia e legge.. semplicemente si tratta di come si agisce.. ricordando sempre quali sono gli obiettivi.." dice Zulema affiancondomi davanti alla classe "Julius Rosenberg era nato nel 1918 a New York, suo padre era un ebreo emigrato dalla Russia zarista negli Stati Uniti e approdato, come molti altri, nel Lower East Side.. A sedici anni prendeva ancora sul serio la religione, ma a diciotto era già diventato un marxista.." fa una leggera pausa mentre entrambe guardiamo la classe "Ethel, anche lei ebrea e figlia di un immigrato bielorusso arrivato nel Lower East Side di Manhattan, era nata nel 1915"

"I due si incontrarono nel 1936, si sposarono nel 1939, ebbero due figli, conducevano una vita modesta e posso garantirvi che rispecchiavano perfettamente le altre famiglie.." prendo parola e sento la complicità con Zulema, la sintonia che ci ha sempre contraddistinte "Nel 1950, al momento dell'arresto, essi non indicarono un legale di fiducia, pertanto fu il tribunale federale che assegnò loro due avvocati di ufficio, padre e figlio: Alexander Bloch difese Ethel Rosenberg e ad Emanuel "Manny" E. Bloch spettò la difesa di Julius Rosenberg"

Zulema incrocia le braccia al petto mentre entrambe ci appoggiamo davanti alla cattedra restando in piedi "Durante il processo la pubblica accusa fu assegnata al procuratore capo Irving H. Saypol che, insieme ai suoi assistenti, rappresentò il governo degli Stati Uniti.. Il giudice del processo fu l'Onorevole Irving R. Kaufman, giudice federale a vita nominato dal presidente Truman, questo non fu un caso, credetemi"

"Come gli imputati Rosenberg e Greenglass anche i Bloch, avvocati della difesa, erano ebrei, come lo era, peraltro, la pubblica accusa, rappresentata da Saypol e dal suo assistente Roy M. Cohn, e come lo era, infine, anche il giudice Kaufman" spiego io cercando di escludere la questione della razza dal contesto "Ciò aiutò quelle forze che cercavano di allontanare le accuse di antisemitismo evocate, le quali non solo indebolivano il processo, ma facevano anche nascere tra l'opinione pubblica il sospetto che gli imputati potessero essere vittime di un qualche pregiudizio"

"Il primo testimone della difesa chiamato a rispondere di tali accuse, fu Julius che negò completamente qualsiasi attività di spionaggio. Più volte il giudice interruppe l'avvocato per interrogare l'imputato circa le sue idee politiche, ad alcune domande Julius si rifiutò di rispondere" precisa Zulema mantenendo un tono distaccato, riporta semplicemente gli eventi "L'ultima testimone della difesa fu Ethel, anche lei come suo marito negò tutte le accuse sulle attività di spionaggio"

"Come avete visto, questo e molto altro è ciò che venne fuori durante i quattordici giorni del processo durante i quali si alternarono al banco dei testimoni altre persone, furono analizzati i reperti e l'accusa e la difesa si soffermarono su molti altri dettagli sui quali oggi non ci soffermeremo" dico semplicemente guardando chi prende appunti e chi semplicemente mi sta ascoltando "La mattina del 29 marzo la giuria emanò infine il suo verdetto.. li dichiararono colpevoli.. La sentenza del giudice Kaufman sull'entità della pena da infliggere fu fissata ad una settimana dopo"