Capitolo 93

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Orgogliosa di questo nuovo passo avanti che presto ci svolterà la vita, ritorno negli uffici e chiedo a Saray e a Riccia di seguirmi.

Entriamo nell'ufficio di Nadia e il mio sguardo cade subito su di lei.

Tiene le maniche della camicia arrotolate e la penna tra i denti come ogni volta che si immerge completamente nel lavoro lasciando la sua vita privata fuori dai suoi pensieri.

È senza dubbio la sua versione che preferisco, quella stacanovista, ma soprattutto quella che trovo così maledettamente sexy.

Il suo sguardo interrogativo mi fa riprendere immediatamente, non dico nulla ma mi rivolgo a Nadia "Terresti la bambina? Devo parlare con loro.. in privato" aggiungo tenendole la porta aperta come se non fosse assolutamente contemplato un possibile rifiuto.

Si alza e svogliatamente lascia la stanza.

Maca mi guarda ancora più perplessa "Che succede?"

"Succede che ho appena risolto tutti i nostri problemi" rispondo e con un gesto quasi teatrale tiro fuori il cellulare e premo play.

La registrazione è perfetta.
Si sente tutto quanto e lo inchioda senza possibilità di ricorrere ad altre scusanti.

L'ho finalmente messo nel sacco.

La registrazione finisce e cala il silenzio.

"Non posso credere che abbia fatto tutto questo.." commenta Riccia sconvolta.

"È una mente malata.. non c'è dubbio" aggiunge Saray che con una sorta di ironia aggiunge "Comunque.. La parte con la segreteria è la mia preferita.. quanto avrei voluto vedere le loro facce!"

Maca fissa il mio cellulare appoggiato sulla scrivania davanti a lei e non dice nulla.

"Biondina, ti ho lasciata senza parole?" Le chiedo arrogante come mio solito.

"Che ne vuoi fare?" Mi chiede seria guardando il vuoto davanti a sé.

"Ho un'amica che lavora al New York Times e scommetto che la nostra amica giornalista qui presente ha ancora qualche aggancio.. con un paio di telefonate, questa registrazione sarà virale!" Esclamo con orgoglio e batto il cinque a Saray che sembra l'unica entusiasta del piano.

Riccia guarda Maca che nel frattempo sembra aver ragionato sulle mie parole "È una pessima idea"

"Scusa?!" Chiedo scocciata.

Ho un difetto che supera tutti gli altri, mi incazzo facilmente e quando succede attacco.. senza più pensare a quello che sto dicendo.

Lei mi guarda scuotendo la testa "Lo farebbe solo incazzare di più.. ci sono tutti gli estremi per spedirlo in carcere.."

"Appunto! Caso chiuso!" Esulto quasi sentendo l'adrenalina scorrere nelle mie vene.

"..pensi che il suo potere finisca una volta dentro?" Mi chiede assottigliando lo sguardo, non riesco a capire il motivo per cui è così delusa "No. Lui arriva sempre e comunque.. mettere in giro questo audio significherebbe farlo incazzare e poi che mi dici di Fabio? Ci hai pensato? Non mi concederà il divorzio!"

"Chissene frega, resta sposata con lui ma vieni a Chicago con me" rispondo alzando le spalle.

"E alla custodia di mia figlia ci hai pensato, Zulema?!" Mi chiede incrinando il tono sempre più nervoso "Sarebbe sequestro di minore! Eppure sei un bravo avvocato.. dovresti conoscere le nozioni base del diritto coniugale.. sarebbe come minimo abbandono del tetto coniugale e sequestro di minore se me la porto con me e scordati che io me ne vada senza di lei!"

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