Law & Lovers

Capitolo 34

DUE MESI DOPO

Giocherello con il pendolo di Newton posto sulla mia scrivania, mi aiuta a rilassarmi.

Prendo la prima sfera e lascio che colpisca la seconda, così parte un movimento a ritmo.

Tic. Tic. Tic.

Sembra che scandisca il tempo.

Saray entra a passo deciso e mi guarda "Adesso basta! Mi ignori, ignori tutti! Sono due mesi che non esci con me e Riccia!"

Non la guardo nemmeno, le sfere sono più interessanti "Scusa se l'idea di fare la candela con la vostra coppietta innamorata non mi entusiasma particolarmente"

Ride amara appoggiando le mani sulla mia scrivania, cerca di catturare la mia attenzione ma non la otterrà così facilmente "Fanculo, Zulema, credi di fottermi facendo l'ironica stronza? Guarda che lo so eh"

"Sai.. cosa?" Chiedo facendo ripartire il movimento.

Tic. Tic. Tic.

Si drizza mettendo le mani sui fianchi, posso percepire il suo sguardo severo "Ogni volta che stai male. Ogni volta che stai uno schifo. Ogni volta che ti manca Macarena.."

"A me non manca Macarena" le rispondo in un ringhio.

"Ogni volta.. frequenti quel serpente a sonagli!" Esclama esasperata dal mio atteggiamento. Tira via il mio giocattolo dalle mie mani "Pensi che non lo sappia? Stai uscendo di nuovo con Elena!"

Incontro il suo sguardo e sbuffo "Io non esco con Elena"

Sgrana gli occhi "Ma te la scopi!"

Rido e mi appoggio allo schienale della sedia "Visto? Non ci esco" ripeto facendo le virgolette con le mani.

Sbuffa e mi segue con lo sguardo quando mi alzo dalla sedia "Stai vestendo i panni della stronza acida perché ti senti in colpa per.."

Mi volto e le punto il dito contro "Non osare"

Mi ascolta ma continua a martellarmi "Dico soltanto che ha una pessima influenza su di te" faccio spallucce ed esco sul terrazzo ignorandola, lei però è una testa di cazzo determinata a rompermi i coglioni "Stai voltando pagina e mi sta bene.. ma lei è una sadica figlia di puttana"

Annuisco e faccio spallucce. So che Elena è una brutta persona ma scopiamo da Dio, non voglio rinunciarci "Ma è molto brava a fare una cosa e mi aiuta a non pensare.. quindi è la persona migliore da frequentare in questo momento"

Lei mi affianca, i nostri sguardi si incrociano "Può essere.. ma non tira fuori la tua parte migliore.."

Rido "Perché? C'è qualcuno che ci riesce?"

Lei non ride affatto "Sì.. Lei ci riusciva"

Smetto di ridere e il mio sorriso si congela sul mio viso "Ma Lei non è qui" rientro e non posso fare a meno di dirle altro "È nell'Illinois con il suo ragazzo approvato da tutto il suo albero genealogico di mentecatti primitivi.. e io non posso farci nulla se non andare avanti!"

Mi afferra per un braccio e mi tira a sé "Elena Martín non è la soluzione"

"Elena Martín è una distrazione!" Alzo la voce esasperata dal suo istinto materno.

Antonio corre da noi "Ragazze, vi sentono tutto l'ufficio!" Ci sgrida, zittendoci immediatamente. Il ragazzo mi guarda ".. ha chiamato Beckett.. nuovo caso, donna bionda, venticinque anni, bianca.."