Capitolo 69

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Guardo lo schermo del computer di Rayan da circa mezz'ora e ancora non riesco a credere a quello che sto guardando.

Lei che esce dal palazzo con Esposito.

Il viso stanco, gli occhi rossi dal pianto e quel labbro gonfio.

L'ha colpita forte quel bastardo.

Si dirige nel parcheggio e seguiamo la sua auto.

"Non abbiamo le riprese del ponte perché non ci sono più le telecamere, non abbiamo modo di capire se fosse seguita.. e nemmeno di capire le dinamiche dell'incidente"

La voce mi arriva ovattata.
Sono circondata dalla mia squadra ma è come se fossi nella mia bolla.

Ansia.
Panico.
Paura.
Terrore.

Tutte insieme mi impediscono di essere lucida.

"Dai primi referti dela sua auto sappiamo che è stata tamponata dietro, da un auto grossa che è arrivata con velocità.. l'ha gettata nel fiume.. ci sono i segni di frenata sulla carreggiata.."

"Sapeva che stava per morire e ha lottato"

Alzo lo sguardo su di loro "Non è morta" lo dico con un filo di voce che loro nemmeno sentono infatti continuano la conversazione come se niente fosse.

"I soccorritori hanno controllato l'auto, ha il finestrino del guidatore rotto.. potrebbe essere sbalzata fuori nell'impatto.. in quel caso sarà difficile trovare il corpo"

"Non è morta" ripeto cercando di schiarirmi la gola, la voce non vuole proprio uscire.

"Potrebbe averlo rotto per uscire"

"Se fosse uscita da sola volontariamente dalla sua auto sarebbe qui, non credi?! I soccorritori ci metteranno giorni prima di trovare il corpo"

Scatto in piedi battendo le mani sulla scrivania "LEI NON È MORTA!" urlo. La voce mi esce eccome e richiamo l'attenzione di tutti loro che adesso mi guardano leggermente straniti "È stato Callison" dico assolutamente certa "Era la prossima.. ci aveva avvisato e lui mantiene sempre la parola" mi passo una mano tremolante sulla fronte, sono sull'orlo di una crisi di nervi "È nelle mani di quello psicopatico e non so nemmeno chi stiamo cercando"

Saray mi dice "I suoi libri li hanno letti tutti" alludendo al fatto che potrebbe esserci chiunque dietro.

Scuoto la testa e vado davanti alla lavagna bianca, la foto di quel mostro è appesa in bella vista al centro "Ma Wayne non si fida di tutti.. non avrebbe mai lasciato il suo lavoro nelle mani di uno qualsiasi.. no.. è qualcuno che conosce bene e che noi conosciamo"

Thomas.
Il fratellino devoto così facilmente manipolabile.
Deve essere lui.

"A che stai pensando?" Mi chiede Kate avvicinandosi a me.

"A Thomas.." dico guardando quella dannata fotografia.

Più ci penso e più mi convinco che Callison non avrebbe mai lasciato il suo operato nelle mani di un perfetto estraneo.

"È rinchiuso in un centro riabilitativo da più di due anni ormai.." mi dice Kate, probabilmente pensa che io non sia obiettiva. Probabilmente lo stanno pensando tutti.

"Avete controllato?" Chiedo con sufficienza, Maca mi aveva già detto che lo avevano fatto

"Ho telefonato, mi hanno confermato il suo ricovero" risponde Esposito.

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