CAPITOLO FINALE

421 32 31
                                    

Desy mi sveglia all'improvviso tirandomi per il pigiama "Mamma! Mamma! È il giorno del matrimonio!"

Non la ricordavo così entusiasta dalla mattina di Natale. Rido mentre mi passo entrambe le mani sul viso "Sì, tesoro.. oggi le tue zie si sposano.." sposto lo sguardo sulla sveglia posta sul comodino e per mio dispiacere scopro che sono solamente le sette del mattino "..e la mamma avrebbe voluto dormire almeno un'ora e mezza in più" aggiungo cadendo nuovamente nel letto mentre lei si arrampica sul mio corpo, piena di energie come sempre "Fammi indovinare.. hai fame"

Annuisce soddisfatta "Molta"

Soffoco una risatina mentre mi tiro su sui gomiti e la guardo negli occhi "E cosa ti va di mangiare?"

"Intanto alzati.. poi lo scopriamo!" Risponde inviando a salutarmi sulla pancia "Alzati! Alzati! Alzati!"

"Desy.. questa però è una tortura!" Mi lamento dandole finalmente la soddisfazione di vedermi alzata, sguscio via dal letto e inizio a cambiarmi "Se vuoi fare colazione, devi toglierti il pigiama.." le indico i vestiti posti sulla sedia "Coraggio"

Nemmeno dieci minuti dopo, siamo entrambe vestite normali e pronte per fare colazione, scendiamo nel piano inferiore.

La casa è invasa dagli addetti ai lavori, dalla wedding planner e da quelli del catering.

Inoltre sono già arrivati i tecnici e i musicisti.

Ci saranno almeno venti persone che vanno dentro e fuori il giardino.

Mentre Riccia e Saray coordinano spartendo ordini a destra e a manca come capitani di vascello.

Mi unisco a loro in un abbraccio caloroso e poi le lascio continuare a lavorare.

Soffoco e maschero il meglio che posso l'incredibile bisogno di vedere Lei.

Passare un giorno insieme.
Ho bisogno di queste ore con lei prima di partire per New York.

Non è in giro, perciò deduco che non si sia ancora svegliata "Non è qui" la voce di Saray mi fa sobbalzare di colpo, la guardo perplessa e lei si sente in obbligo di precisare "Si è alzata poco prima dell'alba ed è uscita promettendomi che sarebbe tornata giusto in tempo per il matrimonio"

"Il tuo matrimonio è nel primo pomeriggio mentre noi abbiamo l'aereo alle 20" penso a voce alta sentendomi immediatamente demoralizzata. Non avremo quelle ore.

Lei mi sorride "Stai tranquilla, Maca.. alla fine le cose andranno bene"

Sbuffo una risatina nervosa "Sai cosa, Saray? Se io sono l'unica a voler passare questo tempo con lei forse è meglio così.. sono stanca, le cose sono sempre troppo difficili ed io non credo di avere più voglia di combattere.. d'altronde sono qui per il vostro matrimonio, non per altro" dico semplicemente, sono amareggiata e arrabbiata, forse anche un po' rassegnata al fatto che a volte le cose non devono andare come vogliamo "..vado da Riccia, è il suo giorno e voglio starle accanto"

Ci sono cose che a volte non vanno affatto come vogliamo.
È come forzare qualcosa che semplicemente non funziona.

Non funzioniamo.

Avevo bisogno che si fermasse.

La sola presenza mi avrebbe aiutata a capire se avevamo una chance.

Dopo tutto quello che è stato, dopo quello che abbiamo dovuto sopportare, avevo bisogno di sapere se c'era ancora, oltre quella chimica che non si può spegnere, l'opportunità di avere qualcosa.

Perché è nel momento in cui tutto si ferma, oltre quel trasporto fisico che travolge, che inizia la realtà.

E solo io so quanto ho sperato che quella realtà potesse in qualche modo coincidere con la voglia che ho sempre avuto di noi, ancora oggi dopo quasi vent'anni dalla prima volta che ne rimasi folgorata.

Law & LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora