Capitolo 49

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Saray è sulla soglia del mio ufficio adirata come poche volte l'ho vista in questa vita "Sei sorda o cosa? Ti ho chiesto: Che cazzo ci fai qui?"

Smetto di guardare come se fosse un'aliena "È il mio ufficio"

Lei si avvicina, la mia risposta non sembra averla soddisfazione "L'aereo di Macarena parte tra tre ore!"

Annuisco "Lo so"

Sbatte le mani sulla scrivania facendomi sobbalzare "E allora, ripeto, che cazzo ci fai qui?"

"La sto lasciando andare.. non è abbastanza evidente?" Faccio abbastanza fatica a mantenere un tono controllato a questo punto della conversazione.

Mi fulmina con lo sguardo "Che cazzo stai facendo?!" Il tono incrinato mi suggerisce che è piuttosto incazzata e che fare la sarcastica non aiuterà "Sei diventata scema?"

La fulmino con lo sguardo, tengo i toni bassi ma sono irremovibile "Modera i termini"

Esce fuori di testa "No, non li modero! Quella ragazza si è fatta un viaggio per venire in tuo aiuto per fare un lavoro che non voleva più fare e secondo te perché?! Perché ama la giustizia?! O perché sperava che tu trovassi il modo di farla restare questa volta?!" Urla e ringrazio il fatto che non ci sia più nessuno in ufficio "È tornata per te, Cazzo! Per te!"

"E di suo fratello te ne sei dimenticata per caso?" Chiedo incrociando le braccia al petto "L'intera sua famiglia si aspetta che lei si sposi con un uomo e che abbia dei figli.. chi cazzo sono io per impedirglielo?"

"Solamente la donna che ama" mi risponde questa volta con toni mi tranquilli, le sue parole fanno così il doppio del rumore "Ascolta.. so che ci sono cose che non mi hai detto e che probabilmente non mi dirai mai.. e so che sei convinta che lasciarla andare via sia nobile ma in realtà è un gesto così stupido, Zulema.. e tu non sei stupida.. perciò perché?"

"Non voglio metterla in condizioni di dover scegliere fra me e loro.. senza contare il peso politico che hanno sulla sua carriera" le rispondo come se per me fosse già tutto deciso.

"Ah giusto.." mette le mani come se fossero una bilancia sulla quale pesare le questioni "Quindi intendi la famiglia che cerca di evitare come l'ebola e il lavoro che ha già mollato due volte.. oppure l'amore della sua vita che continua a rincorrere nonostante le continue delusioni e le porte in faccia.. beh sì.. scelta molto difficile in effetti" parla da sola prima di scoppiare di nuovo "MA MI STAI PRENDENDO PER IL CULO?" fa il giro e mi guarda "Senti, sono arcistufa di cercare di mettere ordine alla vostra vita sentimentale! Io ho una relazione a cui pensare! Non posso continuare a seguirvi come poppanti! Che poi lei non è nemmeno il problema dal momento che ti ha dimostrato più volte che ci tiene a te! Il problema sei tu e la testa di cazzo che sei!" Butta fuori tutto velocemente come se se lo stesse tenendo da troppo tempo e fosse satura.

"Lei vuole un futuro che non posso prometterle" le rispondo, mi arriva uno schiaffo in pieno viso.

Mi prende per il colletto della camicia e mi dice "Zulema, Cristo di dio, ascoltami bene.. se non alzi quel culo perfetto da questa sedia di merda e non la fermi adesso.. giuro su mia madre che lascio il lavoro e porto via tutti gli avvocati bravi con me!"

"Ma tu odi tua madre!" Le faccio notare.

"Alzati immediatamente e vattela a riprendere!" Esclama.

Non mi muovo "Non posso farlo"

Mi arriva a un palmo dal viso "Ho una domanda per te: sei pronta a perderla per sempre? Perché ti garantisco che se sale su quell'aereo, tornerà a casa, Fabio le chiederà di sposarlo, probabilmente avranno dei figli e non tornerà più da te.. MAI PIÙ. Te queda claro, Hermana?!"

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