Capitolo 64

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"Raccogliamole tutte e portiamole in laboratorio, quella M ha per forza un significato" le dico pensando, ne prendo un'altra, totalmente a caso, io che parlo al cellulare e leggo sul retro una P.

Una volta staccate tutte le fotografie ci siamo resi conto che era un anagramma, non tutte contenevano le lettere per questo alla fine il messaggio era molto breve.

M E L P O S M S I A E S I A

Le abbiamo appese alla lavagna trasparente e insieme, tutta la squadra, le sta guardando.

"Potrebbe essere qualunque cosa" dice Kate spremendo le meningi.

"Castle.. è il tuo campo" gli ricordo e lui si fa spazio per arrivare in prima fila.

Zulema invece, in silenzio, fa il giro della lavagna e guarda quelle fotografie "E se fossero in ordine di scatto?"

Rido isterica "Bella trovata.. peccato che sono quasi tutte mie e io non ricordo un cazzo"

"Tu non sei mai stata sola in quel periodo.. c'ero anche io" mi risponde seria, con quel tono che usa sempre quando pensa "Posso aiutarti"

Faccio il giro e l'affianco "Questa del tribunale ad esempio è stata una delle nostre ultime conversazioni.."

Kate la stacca e la mette in fondo.

"Qui avevi i capelli più lunghi ma meno di qui.." ragiona e poi assottiglia lo sguardo "Riconosco la camicetta.. va in mezzo"

"Riconosci la camicetta?!" Rido prendendola in giro "Sono passati anni, come fai a ricordarla?!"

"Perché te l'ho tolta" risponde tranquilla prima di spostare lo sguardo su di me, prepotentemente lo passa per tutto il mio corpo prima di incrociare nuovamente il mio sguardo, profondamente a disagio "Hai altre curiosità?"

"No" Divento paonazza dall'imbarazzo e lei soffoca una risatina "Smettila"

Non sono sicura che gli altri abbiano sentito ma quella fotografia viene spostata.

Indica una fotografia, io e Riccia entriamo in un locale che non riconosco "Qui.. avevi il tuo vestito corto.. va subito prima del tribunale" ho mille domande, lei si gira e incrocia il mio sguardo "Tu.." scuoto la testa e abbasso lo sguardo, so bene cosa stava per chiedermi "Non fa niente" è chiaro invece che qualsiasi cosa sia successa quella sera per lei ha un valore e doveva avercelo anche per me.

Continuamo così finché l'ordine non ci sembra corretto, quando torniamo a guardare le lettere una scritta compare davanti a noi.

M S E I L A P R O S S I M A

Tutti si ghiacciano sul posto "M.. sei la prossima" leggo e sento i loro sguardi addosso.

Non faccio in tempo a realizzare che tutti partono "Voglio una pattuglia sotto casa sua immediatamente, chiama una scorta privata debe essere monitorata tutto il tempo e voglio che venga informata la sua famiglia"

"Ragazzi.." li chiamo ma tutti iniziano a correre avanti e indietro senza ascoltarmi "RAGAZZI!" urlo. Tutti inchiodano e mi guardano "M.. può essere chiunque.."

"Mi stai prendendo per il culo?!" Chiede Zulema puntando lo sguardo nel mio.

"Lui si aspetta questo.. vuole esattamente questo" li indico tutti già attivi nel fare qualcosa "Spostare l'attenzione su tutt'altro per fregarci.. l'ha già fatto e l'hai detto anche tu, giochiamo in difesa perché lui conosce esattamente i protocolli della polizia.. sapeva che avremmo fatto questo e non dobbiamo assecondare le sue aspettative"

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