Capitolo 99

426 25 14
                                    

Trovo ironico la sfrontatezza con la quale mi pone questa domanda, come se non ci avessi nemmeno provato.

Mi giro per guardarla negli occhi e lascio perdere i laccetti che mi lasciano il vestito un po' troppo morbido sul fianchi tanto da rischiare di farmi spuntare il seno nudo.

Incrocio le braccia al petto per assicurarmi che questo non avvenga e le chiedo "Chi te lo ha detto? Saray o Riccia?"

Fa spallucce mentre si avvicina e vedo quanto è irritata dal fatto che non le ho detto nulla "Non ha molta importanza.. quello che mi chiedo è perché tu non lo hai fatto"

Sorrido divertita e irritata allo stesso tempo "..Non mi hai lasciato molto margine di parola"

Annuisce riconoscendo forse che è stata una vera stronza fin dal primo istante in cui ci siamo riviste "Ci mettevi parecchio per dire una cosa così semplice"

Il mio sorriso svanisce per dar spazio solamente alla mia facile irritabilità "..Non è affatto una cosa facile da dire" penso a voce alta e mi basta mezzo secondo per ricordarmi di tutto quello che ho dovuto sopportare per arrivare fino a qui.

Lei incrocia le braccia al petto e mi accusa nuovamente, sembra proprio che le piaccia fare la vittima "..Hai permesso che continuassi a pensare che sei sposata"

Nel sentirmi accusata, la accuso anche io, pur sapendo che non ci porterà proprio da nessuna parte "Hai tratto immediatamente le tue conclusioni ieri sera e non mi hai lasciato l'opportunità di dirti che non sto più con Lui"

Lei di siede sul mio letto e mi guarda con più dolcezza, forse aveva bisogno che glielo ripetessi io "Che cosa vuol dire che non stai con lui? In termini legali intendo.."

Sbuffo passandomi una mano sulla fronte e poi mi siedo accanto a lei "Fabio è un ottimo padre ma è anche un pessimo marito.. motivo per cui ho lottato per il divorzio e ho ottenuto l'affidamento congiunto.. soltanto perché non stavo più con te" i miei occhi trovano i suoi e lei capisce che la nostra coppia non avrebbe mai agevolato il processo, anzi direi che avrei ottenuto il risultato opposto "Il motivo per cui ho rotto con te quel giorno era perché avevo capito che sarei riuscita a cambiare le cose solamente se ti lasciavo andare.. volevo combattere le mie battaglie e volevo farlo da sola perché non era giusto che tu ti prendessi quella briga al posto mio.." mi alzo perché starle accanto mentre le dico proprio questo mi complica molto le cose "..il giorno dell'udienza di custodia ti ho chiamata ma avevi già voltato pagina e non ti incolpo per questo.." le dico la verità ma non posso fare a meno di aggiungere "..d'altronde avevo messo in conto questa possibilità, è solo che speravo il contrario.. dammi pure dell'egoista"

"Più che altro.." la sento avvicinarsi a me e i miei occhi incontrano nuovamente i suoi "..umana"

Abbasso lo sguardo sentendomi così dannatamente vulnerabile davanti a lei "Ti ho chiamata perché più di ogni altra cosa volevo sentire che la mia mentore era fiera di me"

Con un dito sotto il mento mi alza la testa e i nostri sguardi si connettono "È stata dura?"

"Durissima" confermo con un sospiro.

Mi guarda in quel modo che amo, perché distrugge le mie insicurezze e mi scioglie "..E il lavoro?"

Questa è stata la parte più dolorosa "..Per smettere di essere una pedina di mio fratello.. dovevo semplicemente smettere di giocare al suo gioco"

Mi sorride.
Cazzo quanto amo questo sorriso spontaneo e pieno d'amore.
Solo ora mi rendo conto di quanto dannatamente mi è mancato vederglielo spuntare di punto in bianco.

Law & LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora