I miei tacchi riecheggiano sul pavimento del mio ufficio e, non appena entro, posso vedere tutti i miei collaboratori lavorare sodo ai nostri casi minori.
Bambi mi affianca non appena mi vede varcare la soglia "Allora? Com'è andata?"
"Stento a crederci ma oserei dire che è andata bene" rispondo continuando a camminare verso il mio ufficio personale "Ma si tratta comunque di Zulema Zahir.. mi aspetto un autogol da un momento all'altro"
"Nonostante il fatto che giochiate nella stessa squadra? Perché mai dovrebbe farti un tiro mancino simile?!" Mi chiede incredula e scettica, scommetto che crede che sto esagerando.
"Perché Zulema Zahir fa squadra solamente con se stessa" entro nel mio ufficio chiudendomi dentro, ho bisogno di spazio e silenzio se voglio concentrarmi di più sul mio lavoro e di meno su quella stronza acida.
ZULEMA
Esco dall'università poco dopo di lei e faccio ancora in tempo a guardarla mentre sale sul taxi con un'eleganza tipica di lei.
Sorrido appena ricordando la scena di poco fa, lo ha messo a posto in un attimo. È un ottimo avvocato, non c'è dubbio. Sono chi ha una parlantina simile può avere capacità sopra la media.
Se non fosse per quel pessimo carattere e il risentimento a dir poco ingiustificato nei miei confronti, forse riuscirei perfino ad andarci d'accordo.
La mia macchina arriva e il mio autista mi apre la portiera per farmi salire. Mi godo il viaggio fino agli uffici della procura, quando vedo una marea di avvocati e collaboratori correre in lungo e in largo come trottole impazzite.
"Hermana! Sei sopravvissuta senza un graffio.. non avevo dubbi" la voce della mia migliore amica mi accoglie come un aspro bentornato al nido.
"Come va gitana?" Chiedo guardandola negli occhi accennando un sorriso divertito.
"Io? Dovrei chiederlo io a te! La biondina? È ancora viva o devo aiutarti a seppellire il corpo?" Mi chiede in una raffica di domande ironiche e pungenti, ci avviamo verso il mio ufficio mentre lei muore dalla voglia di sapere.
"Oserei dire che.. è andata bene, contro ogni mia aspettativa" rispondo sedendomi alla mia scrivania "Ma non durerà"
Si siede di fronte a me trepidante "Perché ne sembri tanto sicura?"
"Lei si aspetta che lavoreremo insieme.. questo non accadrà mai" rispondo aprendo il mio portatile "Non mi fido di una che ha mollato tutto così all'improvviso.. la tollero, nulla di più" per quanto possa sentire la mancanza di quella complicità, mi rendo conto che ormai il rapporto è spezzato, inutile cercare di recuperarlo, del tutto fuori discussione cercare di fingere che vada tutto bene.
"Perché ho come il sospetto che tu non mi stia dicendo proprio tutto?" Mi chiede assottigliando lo sguardo nel tentativo di leggere tra le mie parole.
"Oh, Gitana.. dovresti ormai sapere che non dico mai tutto tutto" rispondo accennando ad un ghigno prima di riportare lo sguardo sullo schermo "Ci vediamo più tardi, adesso devo lavorare" la liquido, forse non nel più gentile dei modi, ma ho bisogno di stare da sola per riuscire a concentrarmi di più sul mio lavoro e di meno su quella prepotente biondina.
IL GIORNO DOPO
MACARENAC'era da aspettarselo, Zulema non mi ha mandato un bel niente. Credo che il suo obiettivo sia proprio farmi arrivare impreparata alla lezione di oggi, non è in grado di lavorare in squadra. È un lupo solitario, lo è sempre stata e non cambierà mai. Il che significa che per me sarà ancora più difficile collaborare con lei.
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Law & Lovers
FanfictionMacarena Ferreiro, donna ricca con una brillante carriera di successo come avvocato della difesa a New York deve scontrarsi in aula con una vecchia conoscenza. Riuscirà a tenere ben separate la sua vita professionale da quella privata? ___________ ...