Capitolo 18

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L'appuntamento con Fabio è in un locale a due isolati dal centro, un posto tranquillo adatto ad una serata senza alcuna aspettativa. Ho indossato un vestito semplice, ma carino, i capelli mi scendono lungo le spalle con le loro onde ribelli e un leggero trucco da sera mi risalta lo sguardo.

Entro camminando sui miei tacchi a spillo e il cappotto aperto mentre il mio sguardo si posa sull'uomo accanto al bancone del bar, vestito nel suo elegante completo scuro, che mi sorride non appena incrocia il mio sguardo.

Mi raggiunge a metà strada mentre mi osserva meravigliato "Semplicemente splendida" mi aiuta a sfilare il cappotto e mi scorta al tavolo con la solita eleganza che lo ha sempre contraddistinto.

"Anche tu stai bene" mi complimento sinceramente mentre mi aiuta a sistemare la sedia e si appresta a sedersi di fronte a me.

Era questa la vita che avrei dovuto vivere, accanto a lui. Il destino tracciato per me prima che Zulema facesse la sua entrata rumorosa come sempre e stravolgesse ogni cosa.

Fin dall'università mi era chiaro il percorso che avevo davanti, una carriera, una vita coniugale, figli.

Tutto era stato pianificato nel dettaglio e forse sarei stata felice. Non sarei stata libera ma avrei avuto qualcosa.

Oggi mi ritrovo senza nulla a parte la carriera alla quale sono aggrappata con le unghie e con i denti perché è l'unica cosa che mi fa alzare dal letto la mattina.

"Mi dispiace per oggi.." si scusa nuovamente e mi sembra davvero mortificato.

"È stata un'imboscata" rispondo ridendo appena "Non ti preoccupare.. sarebbe stato strano se non avessero nemmeno accennato all'argomento" Il cameriere arriva e prende le nostre ordinazioni, due semplici bicchieri di prosecco "Troveremo il modo di vendicarci"

"In realtà sono grato per avermi incastrato.." i miei occhi scattano nei suoi mentre lui mi prende la mano da sopra il tavolo "..Macarena sono anni che spero di poter avere una seconda chance con te.."

Rimango perplessa e insicura di cosa dire quando una figura alta entra nel mio campo visivo arrivando proprio al nostro tavolo "Buonasera"

La voce roca e il profumo di menta mischiata al tabacco. Lei. Bellissima come sempre, in piedi davanti a me, mi guarda incazzata nera "Zulema.. che ci fai qui?" Chiedo in difficoltà mentre punta lo sguardo nel mio.

"Abito proprio qui sopra" Non ne avevo assolutamente idea e penso che lo capisca dal mio sguardo sorpreso. Il suo sguardo dai miei occhi si posa sul tavolo, lo seguo e solo adesso mi rendo conto di avere la mano di Fabio nella mia e quello che mi sembrava rabbia adesso la interpreto come gelosia "Ho provato a telefonarti"

"Io.." non so bene cosa dire, ho ignorato il telefono tutto il giorno.

"Ma eri sicuramente occupata" trae da sola conclusioni sbagliate e affettate, eppure non mi dispiace affatto vederla così gelosa di me.

Mi appresto a dire qualcosa di sensato che possa farmi uscire da questa situazione di disagio "In effetti lo ero.. Lui è.." mi libero dalla presa dell'uomo con naturalezza per non ferire nessuno.

Non riesco nemmeno a pronunciare il suo nome, perciò lo fa lui al posto mio "Fabio"

Sudo freddo nel vederla riconoscere il mio ex "Esatto.. Fabio, ti presento Zulema Zahir" per essere un avvocato faccio davvero molta fatica a trovare le parole.

"Viceprocuratore, è un piacere conoscerla di persona finalmente.." si stringono forte la mano e io spero con tutto il cuore che Fabio non noti assolutamente lo sguardo omicida che Zulema sta usando su di lui "..ho sentito grandi cose su di lei"

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