Mi sveglio di soprassalto.
Sono nuda nel mio letto e accanto a me non c'è nessuno.
Una sensazione di panico mi pervade che viene immediatamente placata quando dalla porta entra lei.
Vestita solamente con la sua camicia, un solo bottone la tiene chiusa, con in un mano due tazze di caffè. Le gambe nude e i capelli arruffati. Il viso pulito e il sorriso sereno "Ti ho portato il caffè" mi dice sedendosi sul bordo del letto accanto a me.
Le sorrido "Ho creduto che fosse stato un sogno"
Ride posando la tazza sul comodino accanto al letto e con la mano libera si porta indietro la chioma di capelli "No.. decisamente non è stato un sogno"
"Quindi.. sei ancora qui" le dico guardandola negli occhi, gli sguardi complici così come i nostri sorrisi "Facciamo progressi"
Fa spallucce e ridacchia "Sono una persona che impara in fretta.." Si allunga verso di me e mi lascia un bacio casto sulle labbra "Quindi.. stiamo facendo sul serio?"
Le accarezzo il viso lasciando la mano alla base del collo "Direi molto sul serio" il mio sguardo percorre tutto il suo corpo "Tra l'altro.. abbiamo la giornata per noi"
"Non hai un lavoro?" Mi ricorda ridendo divertita.
"In verità.. con la corte disciplinare mi aspetto la radiazione e tu.. sei una disoccupata.. il che significa.." le tolgo la tazza dalle mani per metterla sul comodino accanto alla mia "Che abbiamo la giornata per noi.."
"Interessante.." mi risponde mentre mi osserva accarezzarle il corpo con malizia "E che cosa.. ti piacerebbe fare oggi?"
Le sbottono l'unico bottone e le apro la camicia "Potremmo.. mangiare qualcosa" propongo sapendo che non faremo questo.
"Guardare la televisione.." propone lei avvicinandosi a me, ci guardiamo negli occhi avvicinando le nostre labbra allargate in due sorrisi "Sì.. potremmo farlo.."
La mia mano scivola sulla sua nuca, lei si avvicina entrambe con le bocche socchiuse per dare il via a uno di quei baci sensazionali con la lingua che il mio cellulare squilla come un pazzo. Appoggia la testa sulla mia spalla nuda e ride "Fanculo" protesto allungando un braccio "Ma perché non li spegniamo mai!?" Una domanda retorica ovviamente.
Sul display compare il nome della gitana.
"Hermana.. hai sempre un tempismo perfetto" commento appoggiando la schiena alla testata del letto, allargo il braccio libero e Maca si sistema al mio fianco senza nemmeno che glielo dica.
"Metti il vivavoce" mi chiede bisbigliando.
Lo faccio e la voce di Saray riecheggia in tutta la stanza quando chiede "Credevo fossi morta! Dimmi che sei a letto con LA bionda.. non UNA bionda ma LA bionda"
Maca soffoca una risata contro la mia pelle nuda "Beh.. bionda è bionda" rispondo io guardandola ridendo.
Saray tuona "Cristo Zulema, dimmi che sei andata a riprendertela! Non ho più intenzione di guardarti mentre ti autoinfliggi perché sei una deficiente!"
Lo sguardo di Macarena è nel mio, quasi soddisfatto di quelle rivelazioni mentre io sto rimpiangendo la decisione di mettere il vivavoce "Saray.. eri in vivavoce.."
"Ti prego, Gitana, voglio sapere di più sulle punizioni di questa, come giustamente la chiami tu, deficiente" Macarena si mette a cavalcioni sul mio corpo e il suo sguardo penetrante mi accende come un fuoco in un momento di siccità.
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Law & Lovers
FanfictionMacarena Ferreiro, donna ricca con una brillante carriera di successo come avvocato della difesa a New York deve scontrarsi in aula con una vecchia conoscenza. Riuscirà a tenere ben separate la sua vita professionale da quella privata? ___________ ...