Capitolo 84

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MACARENA

Mi serve un momento per respirare.

Vederla inginocchiata sul suo corpo privo di vita ha messo a dura prova la mia fredda lucidità.

Esco un attimo nel corridoio e appoggio la schiena alla parete mentre mi massaggio le tempie con i polpastrelli.

Dei passi si avvicinano lentamente nella mia direzione e un profumo speziato mi suggerisce che la mia amica mi ha raggiunta "Ho un deja vu.. non ci crederai ma tu e Zulema avete la stessa incapacità di mantenere i nervi saldi"

"Porca troia.." è la mia risposta mentre sento la testa rischiare di scoppiarmi da un momento all'altro "Perché diavolo lo ha fatto?!"

Se fossi ancora lì con lei probabilmente Elena sarebbe ancora viva e potremmo affrontare la situazione insieme.

Ma adesso lei è da sola ed io mi sono così impotente.

Si accosta al muro accanto a me "Non è ovvio?! Perché ti ama.." sento il suo sguardo fastidiosamente comprensivo su di me "..davvero davvero tanto"

Scuoto la testa, gli occhi mi tornano lucidi e la gola mi pizzica "Se lei muore.. e io non sono lì per fare qualunque cosa.. muoio anche io" mi passo le mani sotto gli occhi per scacciare le poche lacrime che mi permetto di versare "Saray.. io non posso perderla.. non posso.. perché sarebbe come morire.."

"Io l'ho capito.. quasi fin dall'inizio.. nonostante lei continuasse a ribadire che non contavi nulla.. siete anime gemelle.. l'una non può esistere senza l'altra.." alcuni agenti passano ed io mi sento in obbligo di riprendere il controllo almeno per quanto riguarda le emozioni esterne, mi volto per dare loro la schiena e guardo Saray.

"Non lo trovi uno scherzo del destino? Dal momento che non riusciamo a stare insieme?" Le chiedo cercando di ironizzare una situazione che ormai mi sta troppo stretta.

"Per quello che vedo.. non siete affatto voi il problema.." mi sorride debolmente guardandosi intorno "Macarena.. stai perdendo la tua famiglia per appoggiare qualcuno che non tiene a te"

"Sto perdendo la mia famiglia per salvare l'amore della mia vita, c'è una bella differenza.. non voglio che torni dentro" le rispondo con un filo di voce facendo bene attenzione a non essere sentita.

"Ci deve per forza essere una strada alternativa che tenga entrambe fuori di prigione.." la sua determinazione mi rincuora, in qualche modo "E la troveremo.. ma per farlo ci conviene prima aiutarla.. da qui.. e potremmo farlo solamente se manteniamo la lucidità necessaria"

Mi rendo subito conto che se voglio davvero aiutarla non posso permettermi di crollare.

Un agente esce dalla stanza operativa con il fiatone "Procuratore Ferreiro, l'agente incaricato della negoziazione chiede di parlarle, è urgente!"

Dal suo sguardo sbarrato capisco che c'è un problema, rientriamo di corsa e negli schermi vedo Callison stringere forte il collo di Zulema.

L'agente a capo dell'operazione mi informa "Non le mentirò.. La situazione ha degenerato.. stanno litigando.."

"Abbiamo l'audio?" Ordino con tono deciso e vengo immediatamente accontentata.

"Zulema è fuori controllo" mi dice Saray sapendo che l'unica ragione è proprio ai piedi della mia mora, immersa in una pozza di sangue "Ha appena perso una persona"

Ignoro ogni sentimento classico da fidanzata e vesto i panni da procuratore "Chiamatelo" ordino.

"Che cosa?" Mi chiede l'agente indispettito sentendosi surclassato.

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