Capitolo 66

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Gioco con Desy al computer per gran parte della giornata "Hai intenzione di lavorare oggi?"

Alzo lo sguardo e vedo Zulema sulla porta "Ho la bambina" rispondo acida.

"Lo vedo" mi risponde e poi sento il suo sguardo su di me "Sei più arrabbiata del solito"

"Perché oggi è una giornata più pesante delle altre" rispondo senza darle altre giustificazioni.

"Ancora problemi con Fabio?" Mi chiede incrociando le braccia al petto. Non rispondo. "La vita coniugale non è facile"

"Credimi, Zulema, sei l'ultima persona che può darmi consigli al riguardo dal momento che non sei mai stata sposata" le rispondo accarezzando i capelli biondi di Desy.

"Beh.. in realtà lo sono stata.. ma questa è un'altra storia" alzo gli occhi nei suoi confusi "Comunque siamo in alto mare e un aiuto non sarebbe male.. in più hai bisogno di fare pace con Riccia.. so che ti manca"

"Mi ha abbandonata" rispondo alzandomi e andando da lei "Non ho alcun interesse nel rimettere le cose a posto"

"Tu non sai il suo punto di vista.. forse per come la vede lei sei tu che l'hai abbandonata" spiega alzando le spalle "D'altronde.. le relazioni sono sempre a due.."

"E nella nostra sarei io che rovino sempre tutto?" Chiedo puntando lo sguardo nel suo, chiedo di noi.

Ride "Abbiamo una relazione, Macarena?"

"Un rapporto" rispondo prontamente.

"E di che natura?" Mi chiede abbassando lo sguardo sul mio corpo, è una provocazione semplice ma mi fa sentire completamente sua senza nemmeno sfiorarmi.

"Amichevole" rispondo sempre sicura.

Ride ancora più divertita e avvicina all'improvviso il suo viso al mio, il suo sguardo scende sulle mie labbra prima di tornare nei miei occhi "Io e te non saremo mai amiche" un brivido mi percorre l'intero corpo "Perché io non ti penso come un'amica e credo.. onestamente.. che non lo faccia nemmeno tu" il mio sguardo accidentalmente cade sul suo corpo e una vampata di calore mi colpisce "Quella che stai provando.. si chiama passione.. è una cosa nostra.. nel caso avessi dimenticato anche questo" mi fa l'occhiolino e poi torna seria "Hai bisogno di Riccia"

"Ho bisogno di un caffè e possibilmente di chiudere il caso così non avrò più la scorta e tu te ne ritornerai a Chicago.. sei qui da due giorni e già non ti sopporto" dico fingendo che sia così, in realtà sono felice di averla accanto.

Faccio finta di niente ma il mio sguardo cade su quella camicetta un po' troppo sbottonata che lascia intravedere il reggiseno "È così che guardi qualcuno che non sopporti? Interessante" mi risponde divertita "Vedo che io e te diamo due significati diversi alle parole.."

I miei occhi tornano nei suoi "Non sei così irresistibile come pensi"

Ride e mi prende la camicia per tirarmi a sé, mi lascia senza fiato quando sento le nostre labbra sfiorarsi "Non sfidarmi, Biondina, non puoi vincere a questo gioco" mi sussurra sulle labbra "Ricordo ancora cosa devo fare per farti impazzire"

"Mollami" le ringhio e lei mi lascia subito andare.

"Parla con Riccia" ripete come se fosse un ordine.

"Non lo farò" rispondo sempre più determinata.

Si volta e ancheggia mentre si allontana, il mio sguardo inevitabilmente scende su quel meraviglioso culo perfettamente fasciato dai pantaloni.

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