"Riccia.. come sta Zulema?"
Rimane immobile davanti a me intenta ad osservarmi il viso che sicuramente sarà devastato "Stai proprio male, vero?"
La mia totale insicurezza su come siamo andate veramente le cose mi sta lentamente uccidendo, potrei leggere le poche righe scritte sotto i miei occhi ancora lucidi ma ho paura di cosa potrebbe esserci scritto perciò la guardo e quasi la imploro con lo sguardo di dirmi la verità "Zulema?"
Lei mi guarda piena di compassione "Allora non hai saputo.."
Non posso stare peggio di così, ne sono certa, e questa attesa per avere una semplice risposta non fa altro che prolungare la mia agonia "Saputo che cosa?" La mia irritazione è palese nel tono che uso ponendo l'ennesima domanda.
"È uscita dalla rianimazione e ha fatto tutti i controlli necessari.. la commozione celebrale era più complessa di quello che sembrava ma sembra essersi stabilizzata" dice tutto d'un fiato mentre mi guarda negli occhi.
Mi sento sollevata da un peso che mi avrebbe sicuramente uccisa.
È viva. Starà bene.
È l'unica cosa di cui mi importa."Sembri sollevata" mi fa notare osservando il mio viso sicuramente meno sconvolto, mi asciugo le guance per darmi un tono e sistemo la scrivania "Perché allora stavi così?"
Ignoro la sua domanda perché non saprei nemmeno come spiegarle l'incubo che mi ha ridotta così "Io.. voglio solo vederla" dico alzandomi in piedi e indossando il cappotto.
Ho bisogno di accertarmi che questa volta non me lo sto sognando.
Ho bisogno di avere una prova visiva del fatto che sta bene.
Ho bisogno di lei."Non sono sicura se ti lasceranno entrare.. è notte fonda e lei deve riposare" mi fa notare credendo forse che io stia in qualche modo esagerando quando in realtà non è così.
Non posso resistere nemmeno fino a domani senza vederla.
"Conosco la struttura e le persone che ci lavorano.. non avrò problemi" rispondo alzando appena le spalle con fare superiori "Essere procuratore ha i suoi vantaggi" dico afferrando la borsa dal divano, lo stesso divano che ho sognato ma che non è mai stato reale.
"Vengo con te" annuncia infine.
La guardo interrogativa e forse anche un po' sorpresa, con una rapida occhiata al mio orologio da polso capisco che siano nel cuore della notte "Sono le due e mezza.. dovresti andare a riposare"
"Prendiamo la mia auto.. Saray sarà sicuramente là ed è tutto il giorno che non vedo la mia fidanzata" spiega mentre ci avviamo verso l'ascensore attraversando l'ufficio deserto.
"Non mi hai più aggiornato sul vostro rapporto.." le dico mentre scendiamo al piano terra.
"Io.. ecco non ho avuto modo di parlartene perché mi avevi praticamente estromessa dalla tua vita e poi il caso Callison.. insomma non abbiamo proprio avuto modo di parlarne" ci avviamo verso il garage mentre ascolto la mia amica spiegarsi imbarazzata "Voglio chiederle di sposarmi.. è l'amore della mia vita" mi blocco di colpo e la guardo un po' colpita ma in fondo tanto tanto felice "E volevo appunto chiederti se ti andasse di farmi da damigella.."
Rimango a guardarla per solo un breve istante e poi un sorriso ampio si disegna sul mio volto, mi aggrappo al suo collo stringendola in un abbraccio forte "ASSOLUTAMENTE SÌ"
"Davvero??" Mi chiede quasi commossa. Annuisco e iniziamo a fare la danza della gioia saltellando come due sceme.
"Non posso credere che stai per sposarti!!!" Esclamo felice e lei sembra davvero al settimo cielo "Hai già pensato a come glielo chiederai??"
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Law & Lovers
Fiksi PenggemarMacarena Ferreiro, donna ricca con una brillante carriera di successo come avvocato della difesa a New York deve scontrarsi in aula con una vecchia conoscenza. Riuscirà a tenere ben separate la sua vita professionale da quella privata? ___________ ...