Capitolo 17

1.4K 89 7
                                    

ANTONY POVS

Il giorno dopo andai un po' in giro, mi ritrovai in uno skate park. Iniziai a fissare i ragazzi che andavano in skate.

Dopo un po' se ne andarono e uno lasciò uno skate lì. Mi avvicinai.
-Che ci vuole, Matteo non è l'unico che sa skaitare!
Salii sullo skate e scesi per una rampa, me ne pentii subito dopo, perché mi ritrovai per terra e il braccio non doveva essere in quella posizione.

-Antony che cosa hai fatto?
Disse una voce cercando di non ridere. Alzai lo sguardo. Davanti a me c'era una ragazza dai capelli blu.
-Greta.
-Ti sei fatto male?
-Guarda il polso.
Si abbassò.
-Cavolo, probabilmente te lo sei slogato.
Imprecai.
-Ce la fai ad alzarti? Ti porto al pronto soccorso.
-Mi fa malissimo.
-Dai, tanto è qua vicino, l'hanno messo apposta per i coglioni come te.
Mi alzai usando solo un braccio.
-Simpaticissima.

Per tutto il tragitto io e Greta ci ignorammo, come se fosse facile guardarla in quei suoi cazzo di occhi marroni senza dire nulla. Arrivammo al pronto soccorso e ci sedemmo, dovevamo aspettare, ma io stavo morendo, il polso mi bruciava.
-Scusa se prima ho riso, non credevo fosse una cosa grave.
-I tuoi sorrisi non mi faranno mai male.
Greta guardó da un'altra parte imbarazzata. Cercai di cambiare discorso.
-E quindi, ora sei blu.
-Già.
-Matteo lo sa?
-Si... mi ha accompagnato lui.
-Ah wow... Grè posso dirti una cosa?
-Sì?
-La canzone di Sheffo...

"Ti odio, Antony."

Greta mi guardò.
-Sì?
-Era davvero bella.
-Sì, è vero.
Mi chiamarono ed entrai.

GRETA POVS

Restai ad aspettare. Un infermiera mi sorrise.
-Sta tranquilla, il tuo ragazzo starà bene.
-Lui non è il mio ragazzo...
-Si, dicono tutti così.
Perché mi ritrovavo sempre in quelle situazioni?
Mi squilló il telefono.
-Matteo?
-Grè, dove sei?
-Al pronto soccorso.
-Come? Che è successo?
-An... Sofia è cascata e ha sbattuto la testa.
-Ah... povera Sofia, ma non è lei quella che mi sta passando davanti proprio adesso?
-Ehm...
-Con chi sei, Greta?
-Con... Antony, si è rotto un polso
-Aspettami lì, gli rompo anche l'altro.
-No Matteo, stavo andando via...
Uscii e me ne andai.

ANTONY POVS

Mi ingessarono il polso e uscii. Mia madre mi avrebbe ucciso, mi guardai in torno e non trovai Greta.
Un infermiera si avvicinò.
-Non fare quella faccia triste, ripassa tra due settimane e ti leviamo il gesso.
-Non è per questo che sono triste, ma ok.

Incontrai Muriel e entrai nel panico.
-Antony...?
Mi guardó il polso.
-Sono cascato.
-Come ci sei arrivato al pronto soccorso?
-Ehm mi... hanno accompagnato.
-Chi?
Mi morsi il labbro.
-Greta.
Muriel sembró più calma di quanto mi aspettassi.
-Perchè non me lo volevi dire?
-Beh...
-Provi ancora qualcosa per lei?

GRETA POVS

"-Scusa se prima ho riso, non credevo fosse una cosa grave.
-I tuoi sorrisi non mi faranno mai male."

Mi scontrai con Sheffo.
-Oh scusa She, ero soprappensiero.
-Non fa niente.
-Ehi, volevo farti i complimenti per il concerto, è stato davvero bello.
-Grazie.
-Specialmente la canzone che hai cantato alla fine. Ma non l'hai scritta tu, vero? Non parla di te.
Sheffo si agitó.
-Si infatti l'ha scritta un mio amico.
-Chi?
-Eh non lo conosci.
-Ah, comunque mettila su YouTube così la scarico!
-Si sto facendo il video!
Gli sorrisi.
-Ok, ciao.

Andai da Matteo, prima che facesse qualche cazzata.
-Grè io posso sopportare fino a un certo punto.
-Matteo, era per terra. Che lo lasciavo lì?
-Sì!
-Ti prego adesso stai esagerando.
-Greta, mi hai fatto due palle con questo Antony che ormai so benissimo quello che provi per lui.
Mi sentii offesa.
-Antony è comunque un mio amico.
-Certo, prima dici che lo odi e poi che è tuo amico.
Matteo portò le braccia al petto.
-Senti ho la testa in confusione lo sai, ce l'ho sempre avuta e tu sei il primo che mi dovrebbe capire.
-Greta...
-No, niente Greta.
Me ne andai.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora