Capitolo 41

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GRETA POVS

Antony andò in bagno e dopo uscì solamente in mutande. Arrossii fino alla punta delle orecchie.
-Fa un po' caldo qui dentro eh!
Antony sorrise e salì sul letto.
-Sì, fa caldo.
Lo guardai.
-Ho capito che hai calori, ma...
Antony rise e mi baciò. Mi fece sdragliare sul letto e mi baciò di nuovo. Sorrise.
-Che vuoi fare?
-Dimmelo tu.
Incominciò a togliermi lentamente i vestiti. Mentre mi toglieva il reggipetto mi baciò il collo e scese alle spalle. Entrammo sotto le coperte. Guardai Antony e lo tirai verso di me con l'unica cosa che gli era rimasta: le mutande. Mi salì sopra e mentre continuava a baciarmi entrò in me. Gemetti e lui fece lo stesso ma più forte.

ANTONY POVS

La mattina il sole mi illuminò il viso. Aprii gli occhi e mi svegliai abbracciato a Greta che mi dava le spalle. Guardai il suo collo ed era pieno di lividi, ok, succhiotti. Mi ricordai cosa era successo ieri, sì me lo ricordavo eccome.

Mi alzai cercando di non svegliare Greta, mi rimisi le mutande e i pantaloncini. C'era uno specchio a figura intera dentro l'armadio. Mi guardai per vedere in che condizione disastrosa erano i miei capelli ma la mia attenzione si spostò su i succhiotti che avevo sul petto.
-Ah, hai capito Greta!
Mi morsi il labbro e la guardai mentre dormiva. Era così bella, cazzo.
Mi risvegliai del tutto ricordandomi che dovevamo andare al mare. Aprii la finestra del balcone e il sole illuminò così tanto Greta che la svegliò.
-Buon giorno, amore.
Dissi mentre mi mettevo una maglietta. Greta si portò la coperta fino al mento per coprirsi.
-Mi passeresti...
Presi il reggiseno di Greta.
-Abbinato ai tuoi capelli.
-Passamelo e basta!
Disse arrossendo e allungando la mano verso di me, mentre con l'altra si reggeva la coperta.

Andai in bagno per lavarmi la faccia mentre Greta si cambiava. C'erano già Michele e Albe.
-Ciao raga, che c'è per colazione?
-Niente, mia madre non c'è, andiamo al Mc.
Rispose Michele.
-Ok, vado a chiamare Greta.
I ragazzi mi guardarono maliziosi facendomi pensare che avessero sentito qualcosa stanotte. Li fulminai ed entrai in camera.
-Amore pronta? Andiamo a fare colazione al Mc.
-Come al Mc? E al mare quando ci andiamo?
-Il Mc è qui vicino, tranquilla!
Rispose Michele dall'altra stanza.
-Ok .
Rispose lei alzandosi dal letto. Prese la borsa, il cappello e uscì.
Le presi la mano.
-Pronta principessa?
-Con te sempre.
Rispose sorridendo.
-Ragazzi, mi fate venire il voltastomaco.
Commentò Michele facendoci ridere.
-Sta zitto e trovati una ragazza.
Dissi continuando a ridere. Lui si sistemò gli occhiali da sole e mi diede un pugno amichevole. Greta alzò gli occhi al cielo.
-Quanto siete stupidi.
Commentò lei. Andammo al Mc e finita la colazione arrivammo finalmente al mare.

GRETA POVS

Respirai l'aria del mare. Mi sentivo così bene, e stavolta ero vicino alla persona che amavo. Guardai Antony.
-Voglio sposare il mare.
Antony mi guardò ridendo.
-Prima sposi me.
Sorrisi. Arrivammo al nostro ombrellone.

ANTONY POVS

Greta si mise in costume.
-Michele guarda da un'altra parte, grazie.
Mi misi anch'io in costume e mi ricordai dei succhiotti. Michele diede una gomitata ad Albe.
Li ignorai. Greta aveva appena finito di spalmarsi la crema solare.
-Andiamo?
Mi chiese.
-Sì, raga vi aspettiamo lì.
Entrammo in mare.
-Ok Antony, siccome ho appena mangiato vedi di...
Ma le avevo già schizzato. A Greta vennero i brividi perché l'acqua era gelata. Mi guardò con uno sguardo assassino negli occhi.
-Questa me la paghi, Antony Di Francesco!
Corse verso di me e scappai, ma correre in acqua non era tanto facile. Prima che Greta potesse fare qualcosa un onda mi bagnò. Lei mi raggiunse.
-Vedi, era tutto calcolato.
Mi schizzò.
-Non ti è bastata l'onda?!
Greta rise. La presi in braccio e la feci girare per poi buttarla in acqua.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora