Capitolo 89

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ANTONY POVS

Aspettai Greta e intanto andai a fare colazione. Quando tornai mi raggiunse.
-Già fatto? Come è andata?
-Spero bene.
Le misi un braccio dietro la schiena.
-Quando ti faranno sapere i risultati?
-Tra due giorni.
Incrociò le braccia.
-Che c'è?
Scosse la testa.
-E se non passo? E se non...
Cominciò a parlare a vanvera.
-Ehi.
Le accarezzai la guancia e la girai verso di me.
-Sono sicuro che sei stata la più brava.
La baciai.
-Greta, comunque oggi abbiamo il Romics.
-Ok, beh fammi almeno preparare!
-D'accordo.

Andammo a casa e dopo esserci preparati andammo alla fiera. Il giorno dopo fu la stessa storia.

GRETA POVS

-Greta, se ti prendono devi vestirti seriamente, ti aiuterò io. E in più non fare la svampita come solito tuo e anche...
Ero passata a prendere Sofia alla stazione per andare al Romics e poi a casa, ma già me ne stavo pentendo.

Arrivammo alla fiera, mi riposai un secondo nel Back e mi scontrai con Matteo.
-Ehi.
-Ciao Grè, allora? Ti hanno presa?
-Non lo so, dovrebbero mettere i risultati su internet.
-Vado a vedere.
-Ok.
Prese il telefono.
-Li hanno messi.
Mi agitai.
-Oddio, ti prego vedilo tu.
Matteo abbassò la testa e cercò il mio nome mentre la mia ansia saliva.
Mi guardò e sorrise.
-Ci sei.
-Davvero?
Lui annuì. Gli saltai in braccio e lo strinsi forte.
-Sono contento per te.
Mi diede un bacio sulla guancia.
Antony entrò e ci fissò. Ci staccammo in fretta.
-Ehm, io vado.
Ci avvertì Matteo prima di uscire.
-Antony, mi hanno presa!
Antony si avvicinò al tavolo del buffet e si riempì un bicchiere d'acqua.
-Mh, congratulazioni.
Si portò il bicchiere alla bocca. Socchiusi gli occhi.
-Tutto qui?
-Beh, hai già festeggiato con Matteo.
Distolse lo sguardo.
-Antony, ci stavamo abbracciando!
Antony alzò le mani.
-È vero, scusami.
-Smettila di essere così geloso!
Antony annuì e abbassò lo sguardo.
-Mi dispiace.
-Ok, scuse accettate.
-Lo so che quando dici una cosa ne intendi un'altra.
-Ah sì?
-Sì.
Mi avvicinai a lui cercando di sembrare più arrabbiata possibile.
-Quindi se ti dico: ti odio?
Antony sorrise.
-Ti rispondo: anch'io.

Tornammo a casa e con Sofia vidi l'orario dei treni. Volevo rimanere in quella casa a tutti i costi anche per 50 minuti di treno. Antony entrò in camera.
-Allora?
Chiese lui avvicinandosi a noi.
-Lo abbiamo trovato.
Lo informò Sofia. Mi girai a guardarlo.
-Parte precisamente e arriva lì in orario, spero.
-Quindi resti qui?
Chiese Antony iniziando a cambiare espressione.
-Sì!
Mi alzai e lo abbracciai
Mi girai verso Sofia che ci sorrise.
-Vieni, ti faccio vedere la camera degli ospiti.
-Ok.

Andammo nell'altra stanza.
-Sono così contenta per te, Gré.
Sorrisi.
-Grazie.
Guardai fuori dalla finestra.
-Ti ricordi quando parlavamo di Antony in hotel? Ti piaceva da morire ma stava con Kiara, guardati adesso.
Sorrisi di nuovo.
-Sì che me lo ricordo.
Mi sedetti su una sedia.
-È incredibile come la mia vita sia cambiata.
-Anche la mia, tutto questo è fantastico, non lo so Greta oggi mi sento così, ti voglio tanto bene.
Mi alzai e la abbracciai.
Antony entrò e ci guardò sorridendo.
-Ehi, che succede qui?
Chiese lui.
-Ci andava di piangere.
Sofia si girò verso di lui.
-Antony sei proprio un coglione, hai fatto soffrire la mia migliore amica così tante volte che ho perso il conto, però ti voglio bene.
Lo abbracciò, Antony ricambiò l'abbraccio esitando e guardò me con una faccia del tipo "che cosa si è fatta?". Risi e alzai le spalle.

Alla fine i giorni passarono e arrivò il primo giorno anche per me. Antony mi accompagnò davanti all'università.
-Allora, a che ora ti vengo a prendere?
-Non lo so, ti invio un messaggio.
-Ok.
Si guardava in torno nervoso.
-Che hai?
-Niente, stavo solo controllando chi c'è della tua età, non voglio che ci provino con te anche a scuola.
Alzai gli occhi al cielo e gli presi la mano.
-Smettila.
Cercò di sorridere.
-Sì ok.
Mi tirò verso di se e avvicinò la sua testa alla mia.
-Ragazzi!
Ci girammo e un ragazzo riccio stava correndo verso di noi. Socchiusi gli occhi e misi a fuoco.
-Cristian!
Esclamò Antony. Il ragazzo che avevamo conosciuto a Londra ci sorrise.
-Ciao, anche voi studiate qui?
Chiese lui.
-Oh meno male allora non sarò sola.
Lo abbracciai mentre Antony gli diede una pacca sulla spalla.
-Allora ci vediamo, amore.
-A dopo, piccola.
Mi diede un bacio a stampo e entrai insieme a Cristian.

ANTONY POVS

Non sapendo che fare, andai a fare un giro con Sofia per raggiungere il Network.
-C'è Cristian all'università.
-Davvero?
-Sì.
La guardai.
-Bene.
-Lo so che ti piace.
-Sì ma meglio che ne parlo con Greta, ci sono cose che non puoi capire, Antony.
La guardai in modo strano.
-Non ci tengo a saperle.
Raggiungemmo il Network poi tornai a prendere Greta.

GRETA POVS

Uscii dall'aula, il primo giorno non era andato poi così male.
Scesi le sale a testa bassa mentre altra gente usciva dalle aule.
C'erano persone di tutte le età. Alzai la testa e le studiai una per uno fino ad arrivare alla grande porta principale a vetri che rifletteva il sole che era di fuori.
-È il tuo ragazzo quello?
La voce di una ragazza mi distrasse dai miei pensieri. Mi girai a guardarla mentre uscivo dalla porta.
-Come?
La ragazza guardò verso giù e indicò qualcosa. Guardai nella sua direzione.
C'era Antony circondato da ragazze che lo avevano riconosciuto e gli chiedevano foto, mentre altri lo guardavano strano non capendo.
Iniziai a camminare e lui mi notò, liquidò le ragazze con un sorriso e mandandogli dei bacetti con la mano.
Mi raggiunsi sorridendo.
-Ciao scolara.
Disse con il suo solito tono da stupido.
-Ehi, hai fatto colpo.
Antony alzò le spalle.
-No, mi hanno solo riconosciuto.
-Sarà.
Antony sorrise e si chinò in avanti.
-Gelosa, Menchi?
-Gelosa? Io?
-No? Bene, allora posso tornare a farmi foto con loro.
Si girò ma lo presi per un polso e mi avvicinai a lui che mi guardò.
-Mi sei mancato, stupido.
Lo baciai.
-Andiamo a pranzo?
-Ok.
Mi prese la mano e andammo al Mc. Dopo mangiato tornammo a casa.

I giorni passavano e mi stavo abituando ai banchi di scuola.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora