Capitolo 55

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GRETA POVS

Dopo pranzo risalii in camera per prendere delle cose. Mi chiamò Sofia.
-Ehi.
-Grè, prima tua madre ha chiamato a casa per vedere se eri da me.
Alzai gli occhi al cielo.
-Oh che palle, che le hai detto?
-Le ho detto che eri con me, ma perché fa così? Non lo ha mai fatto.
-Perché pensa che stia con Antony, non ce la faccio più!
-Fino a quando regge che sei a Milano non ti devi preoccupare.
-Sì ma se parla con la madre di Antony è la fine!
-Dai, come sta andando lì?
-Oh bene, anche se l'istruttore di Snowboard ci ha provato con me e Antony era gelosissimo.
Sofia rise.
-Me lo immagino.
-Invece da te come va?
-Si va avanti.
-Perché? Che succede?
-Lascia stare non voglio rovinarti la vacanza.
-No perché fai così, adesso me lo dici.
-Muriel e Matteo hanno litigato.
Avevo paura di chiederlo ma alla fine mi decisi.
-Per... quale motivo?
-Lei ha scoperto quella cosa dell'armadio.
-Come ha fatto? Lo sapevi solo tu.
Sofia rimase in silenzio per un po'.
-Sofia?
-Mi è sfuggito, non ci avevo ripensato!
Mi portai una mano alla testa.
-Oddio.
Finimmo di parlare e riattaccai.

Scesi di sotto e Antony era ad aspettarmi alla reception. Mi sedetti sul divano.
-Che hai Grè?
-No, niente.
-Ti va di fare un giro per negozi?
-Me lo chiedi pure?
Antony rise.
-Sì infatti, che domande stupide eh!
Sorrisi e gli presi la mano.
-Andiamo.
Andammo in giro e comprai davvero troppe cose.

Tornammo per cena e dopo risalimmo.
-Spero che domani quello non ci provi di nuovo.
Risi.
-Ancora?
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai.
-Non è colpa mia.
Mi guardò negli occhi poi li spostò sulle mie labbra, mi scostò i capelli. Si avvicinò a me lentamente, mi accarezzò le labbra con un dito e mi strinse la vita.
-Che dici, me lo dai un bacio?
-Anche dieci.
Rispose.
-Solo dieci?
Lui sorrise.
-Allora venti.
-Solo?
-Ventuno...
Lo guardai sorridendo. Mi strinse più forte a lui, mi scoprì il collo e iniziò a darmi piccoli baci, arrivò al mio orecchio e sussurò.
-Ti amo.
Mi baciò.

Passò una settimana e una mattina venni svegliata dal mio telefono. Lo presi e risposi.
-Mamma?
Parlai a bassa voce perché Antony dormiva.
-Greta allora quando torni? Tra un po' è Natale.
Sospirai.
-Non tornerò.
-Sei con Antony, vero?
-Sì, non ci siamo mai lasciati e mai lo faremo quindi smettila, passerò il Natale con lui che ti piaccia o no.
Riattaccai.
-Vaffanculo.
Antony si mise a sedere stiracchiandosi.
-Buon giorno.
Disse strofinandosi gli occhi.
-Giorno, mia madre sa tutto adesso.
-Oh, non ti sei tolta un peso?
-Beh sì.
-Che ha detto?
-Le ho riattaccato in faccia.
Antony cercò di non ridere.
-Greta.
-Senti in quest'ultimo periodo non la sopporto, secondo me Marco ha una brutta influenza.
-Beh tale padre tale figlio.
Lo guardai.
-Anche Fede aveva una brutta influenza su di te.
Continuò lui inarcando un sopracciglio.
-Ma non è vero.
Antony inarcò la fronte.
-No?
-Boh... forse, non me ne sono resa conto!
-Ok.
-Oh e zitto.
Lo baciai.

ANTONY POVS

Con lo snowboard avevo fatto pratica, l'istruttore non ci serviva più di tanto, per fortuna. Greta si stava legando alla tavola.
Decisi di farle uno scherzo, visto che ero sempre io quello geloso.
-Sai Valeria sapeva andare sullo snowboard, scommetto che ti batte.
Greta si accigliò.
-È una sfida?
-No, ti pare.
-Sei stronzo eh, lo stai dicendo di proposito.
Risi.
-Può essere.
-Questa me la lego al dito.
Mi avvicinai a lei.
-Al dito mettiti la fede, quando ti sposo.
Greta si sporse e mi baciò.
Mi misi in piedi e scesi per la discesa. Greta mi raggiunse dopo un po'.
-Oh fai un po' schifo eh!
La presi in giro io. Mi diede un pugno.

Passarono altri giorni e arrivò la vigila. In albergo facevano un sacco di cose buone.
-Grè svegliati.
-Non mi va di alzarmi.
-Dai, di sotto c'è la colazione.
Mi sdraiai e la abbracciai da dietro.
-Ok, eccomi.
Scendemmo di sotto e mangiammo.
-Hai fatto qualche regalo a tua madre?
-Sì, e se si lamenta che dovevo farlo anche a quelli penso che vado via dicasa.
-Puoi venire a vivere da me.
-No,sul serio? Dove mi metto?
-Un'idea ce l'avrei.
Lei sorrise.
-Smettila.
-Non so che dirti Grè, fai capire a tua madre che con Marco non ti trovi bene.
-Ma lei è felice.
-Sì non me ne importa niente di tua madre, tu sei triste, Grè.
-Antony adesso siamo qui e...
-E niente, quando saremo a Roma che farai?
-Non lo so.

La giornata passò e noi pochi dell'albergo la sera ci radunammo di sotto aspettando la mezzanotte.
Misi il braccio in torno alle spalle di Greta.
-Manca poco.
-Sarà il Natale più bello.
-Non ti manca la tua famiglia?
-A te?
-Un po', ma non fa niente io non ho litigato con loro.
-Ti prego Antony, basta.
-Scusa.
-Fa niente.
Guardai il telefono.
-E... è mezzanotte
Guardai Greta.
-Buon natale, amore mio.
-Anche a te.
Mi baciò.
Risalimmo in camera.
-Grè senti, io non ho prenotato fino a capodanno.
-No?
-Già, tra due giorni dobbiamo partire.
-Lo hai fatto perché vuoi che faccia pace con mia madre, vero?
Distolsi lo sguardo ma poi decisi di parlare.
-Ci tengo a te, Greta.
Sulle sue labbra uscì un leggero sorriso.
-Grazie, è solo che quando mi metto in testa una cosa...
-È la fine.
Si morse il labbro.
-Poi mi sono un po' stufata della neve, mi manca Roma e i miei amici.
-E Matteo.
Mi guardò.
-Sì.
Disse con un filo di rancore.
-Che c'è?
-Non è più lui, non lo so, da quando sta con Muriel ci siamo allontanati. Prima c'era sempre e adesso ce la sempre con me.
-Lo sai che penso di lui, ma so che per te era importante.
-Beh... io vado a struccarmi.
Quando mi passò vicino la bloccai e la abbracciai.
-Sta tranquilla, tornerà ad essere quello di prima.
-Lo spero.

GRETA POVS

Passarono due giorni e tornammo a Roma. Non avevo proprio voglia di rientrare lì dentro ed essere sgridata da mia madre. Ma ormai mentre lo pensavo ero lì davanti alla porta. Entrai in casa.
-Mamma sono tornata.
Dissi a bassa voce. Non c'era nessuno per fortuna, salii in camera e appena aprii mi ritrovai Federico.
Sobbalzai e mi portai una mano sul petto per lo spavento.
-Che cosa ci fai in camera mia?!
-Siamo venuti a vivere qui da te, e siccome tu non c'eri tua madre mi ha messo qui e Benji in camera degli ospiti.
Entrai e posai le valigie.
-Come a vivere qui? La vostra casa è enorme perché non ve ne andate tutti lì e io resto qua?!
-Greta, che cosa ti abbiamo fatto?
Lo guardai.
-Senti mettiti in camera insieme a Benji io vado a cercare una persona.
Uscii di casa e andai a cercare Matteo.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora