Passarono due settimane. Uscivo ancora con i ragazzi e delle loro amiche. Avevamo formato un gruppo ma io mi tenevo sempre alla larga.
Stavo male, la notte non riuscivo a dormire. Io e Antony ci tenevamo in contatto su Skype, ma mi mancava da morire.
Ieri avevo urlato contro mia madre perché non ce la facevo davvero più. Avevo urlato che era un egoista, aveva pensato solo a lei e Marco, non capiva quanto stavo male.Ero sul mio letto e fissavo il vuoto, di solito non sprecavo le giornate così, ma ero triste e non volevo uscire con quelle oche amiche dei ragazzi. Bussarono alla porta e mi distrassi dai miei pensieri.
-Avanti.
Entrò mia madre.
-Ciao, Greta.
La guardai.
-Ciao.
-Possiamo parlare senza litigare?
Cercai di mantenere la calma
-Va bene.
Si sedette su una sedia.
-Ho riflettuto molto su quello che mi hai detto ieri sera.
-Davvero?
Dissi senza mostrare nessuna emozione.
-Sì, e volevo dirti che mi dispiace davvero tanto, è solo che da quando è morto tuo padre, non so che mi è preso...
La guardai aspettando che continuasse a parlare.
-Non credevo che Antony fosse così importante per te.
Inarcai un sopracciglio.
-Wow, mi conosci bene eh.
-All'inizio credevo che fosse un amico, vi vedevo poco insieme, stavate sempre alle fiere oppure litigavate.
Abbassai lo sguardo.
-E adesso? Ti sei accorta che lo amo o devo farti uno schemino?
-Certo che me ne sono accorta, Greta, avete rischiato di avere un bambino!
-Hai sempre guardato il lato negativo di lui, ti ricordi che cosa ha fatto per la mia festa? Solo perché ero triste per papà, te lo ricordi, vero?
Alzai il tono di voce. Abbassò la testa e si guardò le mani.
-Greta, tu continuavi a soffrire che dovevo pensare di lui?
-Può capitare di soffrire, ma come vedi siamo sempre tornati insieme.
-Comunque sono qui per dirti che tra due giorni torneremo a casa.
La fissai e mi uscì un sorriso.
-No aspetta, che hai detto?
Mia madre sorrise.
-Che torniamo a Roma, ora vado a prendere i biglietti.
-Ma, Marco e...
-Marco resterà qui e tornerà presto.
-Mi dispiace, mamma.
-Chiama Antony, non pensare a me.
La abbracciai.
-Ti voglio tanto bene.
Presi in fretta il telefono e chiamai Antony. Mia madre mi guardò.
-Mi dispiace ancora.
Le sorrisi, ed era tanto che non lo facevo.
-Ora non ha importanza...
-Greta?
Sentii la voce di Antony dal telefono, non vedevo l'ora di dirglielo.
-Amore!
-Ehi, che succede?
-No niente, solo che dopodomani torno.
-Che stai a dicendo?!
Sorrisi.
-Sì, mia madre si è convinta.
Non ci credevo nemmeno io, ero troppo contenta.
-Oddio Greta tu non mi puoi dire queste cose a quest'ora insana, sbrigati a venire, devo baciarti.
-Ci vediamo, amore.
-Che belle parole "ci vediamo".
Sorrisi.Passò un giorno, non vedevo l'ora di tornare. Mancava davvero poco, stavo preparando la valigia di sera. Intanto ero in videochat con Antony. Mi sedetti sul letto.
-Ho finito!
Antony mi sorrise.
-Perfetto.
-Vorrei tanto dormire insieme a te.
-Dai principessa che tra poche ore ci vediamo, mi manchi da far paura.
Sorrisi.
-Buona notte.
-Buona notte.
Spensi il computer e andai a dormire.
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Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di Francesco
FanfictionGreta Menchi e Antony Di Francesco. "-Antony ti chiedono il posto più bello dove vorresti baciarmi. Antony guardò a terra. -Probabilmente all'altare,e tu sarai vestita da sposa." - - Non è una ff tutta rose e fiori, vi consiglio di seguirla fino all...