Capitolo 22

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Tornai a casa felice. Due giorni dopo ci fu una fiera di cui non ricordo il nome.
Come al solito prendemmo il treno, era a Firenze. L'hotel era uno dei più belli che c'era capitato. C'era la piscina e per fare colazione potevamo stare nei tavoli di fuori.

Scesi di sotto e mi misi al tavolo con i ragazzi e Sofia.
-Antony non scende?
Chiese quest'ultima.
-Boh, lo sai ultimamente è strano.
-È sempre strano Gré.
Commentò Lorenzo.
-Si ma ultimamente lo è di più.
Scese Antony ed era al telefono.
-Ok... a dopo ciao... buon giorno!
Si sedette al nostro tavolo.
-Buon giorno, con chi parlavi?
Domandai curiosa.
-Con... Alberico non è ancora sceso.
-Ok.

Andammo alla fiera e tornammo per pranzo. Il cameriere chiamó Antony perché aveva una visita da una persona.
-Gré mi accompagni a fumare?
Se ne uscì Jar.
-Non ci sai andare da solo?
-Su, Matt sta al bagno e io mi sento solo.
Disse con la voce da bambino. Mi alzai con malavoglia.
-Va bene.

Uscimmo di fuori e vidi Antony parlare con qualcuno alla reception.
-Quel ragazzo mi nasconde qualcosa.
-Dove vai Gré?
Chiese Lorenzo.
-Adesso torno

Entrai dentro e vidi che stava parlando con una ragazza. Si salutarono e la ragazza se ne andò. Andai verso di lui.
-Hey.
-Oi, amore.
-Chi... era quella ragazza?
-Mi stavi spiando?
-Io?
Lui sorrise.
-Comunque è una nuova del Network.
-Ah.
Mi prese la mano
-Dai, andiamo a fare una passeggiata prima che ricominci la fiera.

Firenze era davvero bella la visitammo per un bel po' quando Sofia mi chiamó.
-Dove cazzo siete?!
Urlò nel mio orecchio.
-Perchè?
Guardai l'orologio, era tardissimo dovevamo stare alla fiera mezz'ora fa!
-Oh...
-Greta qui stanno tutti gridando il tuo nome!
-Ok, arriviamo subito.

Guardai Antony e gli tirai un pugno.
-Aia! E questo?
-Tu non mi dici niente? È tardissimo!
-Ma... ma...
-Antony sai quanto sono smemorata!
-E vabbè se stiamo qui a discutere non arriveremo mai.
-Giusto.

Iniziai a correre e Antony mi imitó.
-Ma lo sai che mi hai fatto male?
-Sh, soffri in silenzio.
Sorrise.
-Sei stronza è.
Lo guardai.
-No, non guardare me che mentre corri investi qualcuno.
-Mi conosci bene.
Rise.
-Eh già.
Alla fine riuscimmo ad arrivare.

Mi feci perdonare scendendo dal palco e provando a fare foto con tutti. Rientrai nel back sfinita. Mi sedetti vicino a Sofia.
-Dai Gre che è quasi finita.
Le sorrisi debolmente. Guardai Antony che era di nuovo al telefono.
-... ok ora vengo
Riattaccò e se ne andò.
-Ma lo hai visto? Mi sta nascondendo qualcosa.
-Dai Gré sei ansiosa è, sarà andato a fare una passeggiata.
Disse Sofia. Incorniciai le braccia.
-Bah.
-Non starai mica pensando di pedinarlo?
Disse lei scherzando. La guardai e sorrisi.
-No! Ma mi hai dato un idea!
-Che...?
La tirai per un braccio e seguimmo Antony.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora