Capitolo 49

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ANTONY POVS

Tornai a casa, dopo essermi cambiato mi sdraiai sul letto, mi rigirai e rigirai ma non riuscii a dormire. Alla fine riuscii ad addormentarmi verso le 4 ma mi svegliai poco dopo da un incubo urlando. Non avevo urlato forte e per fortuna nessuno si precipitò in camera mia. Controllai il telefono, erano le 5 e mezzo. Non avevo dormito per niente. Ma che mi stava succedendo? Prima gli attacchi di panico, l'insonnia e gli incubi.

Mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia. Dopo un po' chiamai Carlo che appena rispose cacciò una bestemmia.
-Scusa se ti chiamo a quest'ora ma oggi devi accompagnarmi dal dottore, mi sta succedendo qualcosa.
-Fatti accompagnare da Greta.
-No, lei è l'ultima persona che lo deve sapere.
-Perché?
-Si preoccuperebbe.
-Ma se è grave?
-Non è grave.

Dopo un po' andammo dal dottore. Gli raccontai quello che mi stava succedendo mentre mi sentiva il cuore e mi puntava la torcia sugli occhi.
-Credo di sapere che cos'hai.
Disse lui alzandosi e prendendo una siringa.
-Che cos'è?
-Solo un sedativo, hai semplicemente bisogno di dormire.
-Ok.
Poco dopo mi sdraiai sul letto dell'ospedale e mi addormentai.

GRETA POVS

Stavo andando dal parrucchiere per tingermi i capelli, era tutto il giorno che non vedevo Antony. Lo chiamai ma non rispose. Dopo essermi fatta i capelli verde acqua uscii e incontrai Carlo.
-Ehi, hai visto Antony per caso?
Carlo si agitò.
-No.
-Sicuro? Se sai qualcosa che non devo sapere, dimmelo.
Carlo rise.
-Wow ti fidi del tuo ragazzo è.
-Carlo, voi due quando mentite siete facili da riconoscere, quindi smettila di mentirmi e dimmi che succede.
-Bei capelli.
Alzai gli occhi al cielo.
-Carlo.
Sospirai.
-Greta, non so niente, te lo giuro.
-Ok, proverò a crederti.

-Ehi Grè!
Alzai lo sguardo ed era Matteo.
-Ah, ciao.
Dissi senza esprimere emozione.
-Beh io vado.
Disse Carlo mentre si incamminava.
-È così che si saluta?
Disse Matteo avvicinandosi.
-Non ho voglia di parlare, scusa.
-Ce l'hai con me?
-No, sono preoccupata per Antony, non mi risponde e non lo vedo da nessuna parte.
-Come, perché Antony è tornato?
-Sì, è una lunga storia, perché?
-No, io... non lo so, beh devo andare.
-Va bene, continua a comportarti stranamente.
-Greta fidati io...
-Sta tranquillo, non mi devi spiegare niente.

ANTONY POVS

Mi svegliai e mi alzai.
-Infermiera?
Nessuna risposta, la stanza era vuota e buia.
Mi alzai. La porta era socchiusa. Sentii delle voci, parlavano di me.
-Credo sia più di una semplice insonnia.
Disse una voce maschile, sembrava quello che mi aveva visitato prima.
-Lo vado a svegliare e glielo dico.
Disse una voce femminile. Mi sdraiai in fretta sul letto. L'infermiera entrò.
-Antony.
-Ho sentito tutto, che vuol dire?
-Abbiamo un ipotesi ma dovremo prenotarti una lastra al cervello.
-Ok, quindi devo restare qui?
-Sì, puoi fare una telefonata e avvertire i tuoi, c'è un tuo amico qui fuori.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora