Capitolo 19

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ANTONY POVS

Mi sedetti distrutto, Greta mi aveva tirato un bel bidone.vE Muriel mi avrebbe ucciso se mi fossi ripresentato.
Sheffo si avvicinò a me.
-Che è successo?
-Ho detto tutto a Greta e lei è scappata.
-La cosa che mi fa incazzare di voi è che vi amate così tanto da respingervi.
-Penso sempre a lei, Sheffo.
-Come spiegarlo non smetto di pensare a te, a noi due.
-Non è il momento di cantare.
Sheffo si sedette accanto a me.
-Sai che c'è? Voi due eravate convinti che con Muriel e Matteo vi sareste dimenticati, ma se siete così innamorati, è impossibile.
Lo guardai.
-Va da lei Antony, corri.
Mi alzai ma mi squilló il telefono. Era Matteo.
-Pronto?
-Devi farmi un favore.

GRETA POVS

Mi addormentai e il giorno dopo Sofia mi sveglió.
-Greta, affacciati!
Mi affacciai alla finestra e c'era un striscione enorme. C'era scritto:

"Cara Greta, non me ne andró mai, ti prego non piangere e sorridi, e a proposito di sorrisi, ti ho portato il tuo.
~Matt"

Sotto lo striscione c'era Antony. Mi commossi, scesi di sotto e mi avvicinai a lui.
Antony mi prese le mani
-Ridi principessa che il tuo sorriso incanta tutta Roma.
Si avvicinó e mi bació.
C'erano i fuochi d'artificio nel mio cuore. Quello fu probabilmente il nostro più bel bacio.

-Quanto siete belli!
Urló Sofia dalla finestra. E quel bacio si interruppe solo per sorriderci.
-Mi sei mancata così tanto.
-Anche tu.
-Ti giuro che non me ne andró mai più.
-Eh, meno male!
Lui sorrise.
-Ti amo, e non sono mai stato più sincero.
-Anch'io ti amo.

Venne il giorno in cui Sofia e Muriel se ne dovevano andare. Muriel salì in treno prima di tutti.
-Ciao Sofi, mi mancherai.
La abbracciai.
-Anche tu mi mancherai Gré, ci vediamo al prossimo evento.
-Certo.
Sorrisi e lei salì sul treno.

Camminai e incontrai Matteo. Non lo vedevo da quando ci eravamo lasciati.
-Ciao.
-Hey, hai fatto una cosa davvero bella l'altro giorno. Credevo di averti perso per sempre.
-No, io non me ne andró mai. Sono il tuo migliore amico, e non dovevamo spingere la nostra relazione ad essere di più.
-Hai ragione, sono stata una stupida.
-No, adesso non pensiamoci.
Mi sorrise.
-Vado allo skate park, ci vediamo.
-Ok, ciao.

Subito dopo incontrai Kiara e non era di un bell'aspetto.
-Ho saputo la notizia.
-Anche se ci hai manipolato alla fine abbiamo vinto noi.
-Non capisco cosa ci trovi Antony in te, sei un egoista pensi solo a te stessa!
Feci una smorfia.
-Greta, come pensi che mi sia sentita quando Antony mi ha lasciata per te? E quando ti ha fatto quella confessione su rtl?
-Senti Kiara, quello che c'è tra me e Antony è vero, a differenza di quello che c'è stato tra voi. Non ci dividerai mai.
-Questo è ancora da vedere.
-Kiara!
Mi girai ed era Antony.
-Lasciala in pace, anzi, lasciaci in pace!
Antony mi prese la mano e Kiara se ne andó.

-Io non ce la posso fare.
Mi mise un braccio in torno alle spalle.
-Tranquilla.
-No, quella è capace di tutto.
-Lo so ma lasciamola perdere, senti stasera andiamo a prendere una pizza?
-Ok.

Tornai a casa e mi preparai per uscire con Antony. Ogni volta che uscivamo era un casino, quella Kiara combinava qualcosa. Andai davanti alla pizzeria e aspettai Antony.

ANTONY POVS

Greta con i capelli blu si riconosceva subito, mi avvicinai a lei da dietro.
-Bu!
Lei sobbalzó.
-Vaffanculo.
Disse portandosi una mano sul petto.
-Chi pensavi chi fosse? Kiara?
-Non scherzare, quella ragazza mi fa paura.
Sorrisi e le presi la mano.
-Pensiamo solo a noi.
-Comunque hai mezz'ora di ritardo.
-Perché fa fighi.
Lei sorrise irritata.
-Farà fighi ma io mi stavo annoiando!
Tirai uno sbuffo esasperato.

Entrammo e ordinammo.
-Questo è il primo appuntamento che ci va bene.
-Oddio, è vero.
-Gré ma tra un po' è il tuo compleanno!
-Si ma non voglio niente.
-Mh, va bene.
Sorrisi.
-No Antony, davvero.
-Odio quelle che dicono così, lo so che vuoi un Harry Styles gonfiabile.
Greta sorrise.
-Ce l'ho già, me l'hanno regalato a un evento.
-Non voglio sapere cosa ci fai.
-Geloso di Harry.
Dissi scherzando.

Mangiata la pizza andammo a fare una passeggiata. Misi un braccio intorno alle spalle di Greta e camminammo.
-Roma è così bella di notte.
Guardai Greta e lei sorrise.
-Ma mai come la personcina che mi sta accanto.
-Sei dolce quando vuoi.
Commentò lei appoggiandosi alla mia spalla.
-Guarda che sono sempre dolce!

GRETA POVS

Sorrisi.
-Si, forse è vero
Dissi facendo la vaga. Antony si fermò.
-Ah si?
-Sei permaloso, sai?
Mi fece il verso e gli diedi un pugno, lui scappó via e si arrampicò su un palo.
-17 anni buttati nel cesso!
Gli urlai. Lui rise.
-Parla lei.
Mi misi sotto al suo palo.
-Sembri una scimmia.
Antony scese.
-Solo tu ti puoi arrampicare col polso rotto.
Commentai ricordando la ferita che si era procurato poco tempo fa.
-Ormai sono abituato, e poi io sono unico.
Si avvicinò a me, mi spostò una ciocca di capelli e mi bació. Il mio cuore battè fortissimo.
-Ti amo.
Riuscii a dire.
-Anch'io.
Rispose lui sorridendo.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora