Capitolo 31

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Risalii e rientrai in camera con Sofia.
-Dovrei parlare con Federico
-Perché?
-Perché quel bacio, non significava niente. Insomma mi ha baciata lui e devo fargli capire che non voglio stare insieme a lui, lo illuderei come ho fatto con Matteo.
-E quello che stavate per fare dopo il bacio?
-Ne parlerò con lui.
Uscii dalla stanza e andai in quella di Benji e Fede.

ANTONY POVS

Stavo cazzeggiando con il Kendama di Alberico. Lui mi fissava in modo strano.
-Che c'è? Ti da fastidio che ti tocchi il Kendama?
-No, tranquillo.
-E allora che hai? Mi stai nascondendo qualcosa?
-Io ehm... no non te lo posso dire.
-Ormai lo hai accennato, quindi parla.
-Beh ecco, oggi ero con Sofia, il Network ci ha chiesto di andare a chiamare Greta. Siamo saliti in camera sua e... lei era con Federico, si stavano baciando e lui le stava togliendo la maglietta e poi capiscimi al volo, non devo dirti tutti i dettagli!

La pallina del Kendama mi cascò in fronte.
-Sapevo che non dovevo dirtelo.
Guardai Alberico e mi sedetti.
-Sei sicuro che fosse Greta?
-Quante youtubers dai capelli blu conosci?
-Sei sicuro che fosse Federico?
-Antony sei pallido, ti senti male?
Feci un respiro profondo. Iniziai a mordermi le unghie.
-Antony?
-Ma pensa, se non arrivavi? E secondo te lui ce l'aveva la protezione? Ma lei glielo ha lasciato fare? Credo di avere la nausea.
Corsi in bagno.

GRETA POVS

Bussai alla porta e Federico mi aprì.
-Hey Greta... Benji rimettiti i pantaloni, c'è una ragazza!
Cercai di ignorare l'ultima frase.
-Possiamo parlare?
-Certo.
Uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.
-Vorrei parlare di quello che è successo oggi.
Federico si sistemò il ciuffo.
-Dimmi.
-Noi non stiamo insieme, Federico.
Si morse il labbro.
-Perché pensi ancora a lui.
Ipotizzò il biondo.
-Tu mi piaci, lo ammetto, ma non voglio fare lo stesso errore che ho fatto con Matteo.
Lui sorrise.
-Io te lo farei dimenticare.
-Puoi essere serio per una volta?
Federico si accigliò.
-Ascolta, io sono innamorata di Antony da tantissimo tempo. Ne abbiamo passate di tutti i colori e anche se abbiamo sofferto entrambi, io sono ancora innamorata di lui, probabilmente non torneremo insieme ma se proprio devo dimenticarlo, allora dammi tempo.
-Greta, tradotto mi stai dicendo: che hai paura di innamorarti di nuovo.
-No... io ho le idee confuse, solo questo.
-Va bene, ti darò tutto il tempo che vuoi.
Mi guardò, sospirò e rientrò in camera.

ANTONY POVS

Andai sul balcone a prendere una boccata d'aria.
-Sicuro di stare bene?
Mi chiese Albe.
-Sì, tranquillo.
Riuscii a dire.

"-Tu sei pazza!
-Una che è innamorata di te come puó stare?"

Qualcuno mise le mani davanti ai miei occhi. Me le tolsi e vidi Lea.
-Come sei entrata?
-Mi ha fatto entrare Alberico.
Mi guardò strano.
-Antony stai bene?
-Sì sto bene, tranquilla, Greta.
-Lea.
Rispose in tono irritato.
-Lea?
-Mi chiamo Lea!
-Lea, e io che ho detto?
-Hai detto Greta!
Il mio sguardo corse su Alberico che si limitò ad aggrottare la fronte.
-Ah.
-Credevo che l'avessi dimenticata!
-Ma sono simili, Lea e Greta, no?
-No! Sai che c'è? Adesso mi sente quella.
-Chi?
-Greta!
Uscì dalla stanza.

-Ma che ha fatto adesso Greta?
Domandai a nessuno in particolare con tono confuso.
Alberico sospirò.
-Antony valla a fermare prima che faccia qualcosa.
-Ma chi? Greta?
Alberico sbuffò e mi prese per la testa.
-Antony, Lea sta andando a parlare, molto incazzata, con Greta. Quindi svegliati dal tuo stato e fa qualcosa, coglione!
Corsi fuori dalla stanza.

GRETA POVS

Stavo ritornando in camera mia dalla discussione con Fede quando incontrai Lea.
-È colpa tua!
Disse puntandomi il dito contro. La guardai confusa.
-Cosa?
-Devi stare lontana da Antony.
-Ehm, devi sapere, Lea, che io non sono come te. Antony è fidanzato non gli vado dietro.
-Meglio per te.
-Che succede se mi avvicino ad Antony, mi denunci?
-Lea!
Antony ci raggiunse.
-Lea, smettila ti prego, Greta ha il ragazzo.
Disse Antony prendendo la sua ragazza per un braccio.
Lo guardai in modo strano.
-Io cosa?
Chiesi confusa.
-Antony, non mi interessa, lei deve starti lontana!
Sbottò Lea.
-Ok scusami ma non mettere in mezzo Greta. Per favore, questi sono affari nostri.
Si difese Antony.
-Hai ragione, ti aspetto di fuori.
Mi lanciò un occhiataccia e se ne andò.

-Bene, io che c'entravo in tutto questo?
Antony mi guardò.
-Ho chiamato Lea con il tuo nome.
Rispose abbassando lo sguardo. Trattenni una risata.
-Mi immagino la sua faccia.
-Oh, sei cattiva.
-Mi sta antipatica, ok?
Antony guardò da un'altra parte.
-Comunque, chi si è inventata questa storia che ho un ragazzo?
-Me lo ha detto Albe.
-Ma che c'entra?
-Arrivaci da sola, Greta.
Lo guardai.
-Ah.
-Si, ah.
-Beh io e Federico non stiamo insieme.
Antony sbuffò una risata.
-Scopate e poi non state insieme.
-Antony!
-Ah scusa, siete stati interrotti, non è successo niente.
-Abbiamo deciso di non metterci insieme.
-E perché?
Sospirai.
-Ehm Sofia mi sta chiamando.
-Prima rispondimi.
-Credo sia urgente.
-Greta.
Insistette lui.
-Perché non voglio stare con un ragazzo se penso continuamente a te!
Antony non disse nulla.
Scossi la testa e me ne andai.

Rientrai in camera.
-Come è andata?
Mi chiese Sofia.
-Con Federico, bene.
Mi sedetti.
-Con Antony, no.
-Hai parlato anche con lui?
-Alberico gli ha detto quello che avete visto.
-Ah.
-E voleva sapere perché io e Fede non ci eravamo messi insieme.
-E glielo hai detto?
-Sì.
-E lui?
-Non mi ha risposto, e io me ne so andata.
-Gré posso dirti una cosa?
-Vai.
-Lascialo perdere Antony, va' da Federico, lui sì che è figo.
-Ti sembra facile?
Bussarono alla porta.
-E chi è adesso... avanti!
Entrò Matteo.
-Greta.
-Qualcosa mi dice che hai parlato con Albe, vero?
-Sofia puoi lasciarci soli?
Chiese Matteo a Sofia che uscì dalla stanza.
-Mi vergognavo a dirlo Matteo, ok? Non ti arrabbiare.
-Non posso crederci, Federico, l'hai conosciuto l'altro giorno e...
-Matteo, mi aveva messo contro il muro.
-Potevi benissimo dirgli di lasciarti, tu lo hai fatto?
-Ascolta, sei carino quando fai il protettivo ma basta, è la terza persona che mi parla di questa cosa. Non ce la faccio più, giuro, voglio sparire.
-Scusami.
Mi abbracciò.
-Ti voglio bene.
Uscì dalla stanza e mi misi a dormire.

Il giorno dopo tornammo a Roma.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora