Capitolo 67

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ANTONY POVS

Il giorno dopo andai un po' in giro. Incontrai Valeria.
-Ehi Antony ho saputo di te e Greta, mi dispiace.
Era difficile considerarla una migliore amica visto che da quando era tornata non ci parlavamo più. Ma era carino che in questi momenti mi stava vicino.
-Ah, sì.
-Comunque se ti serve qualcosa io ci sono, ok?
-Sì... grazie.
-Beh io vado.
Si incamminò.
-Valeria!
Si girò.
-Senti, hai da fare questo weekend?
Lei sorrise.
-No, perché?
-C'è una festa di una mia amica e non mi va di andare da solo.
-Bene allora passami a prendere.
Sorrisi.
-Ok.

GRETA POVS

Passarono i giorni e Sofia e la sua festa mi mettevano un ansia tremenda. Continuava a ripetere: "è la festa dei 18 anni deve essere perfetta!".

Comunque il giorno prima andammo a comprare il vestito. Sofia non si decideva e mi stava prendendo un nervoso.
-Sofia, altri due secondi e me ne vado!
-Ecco gli ultimi due, provo questi e basta.
Sbuffai e mi guardai in torno.
-Ti aspetto fuori.
Mi sedetti su una panchina fuori. Vidi Antony da lontano. Era solo e al telefono. Probabilmente era arrivato adesso a Milano. Era una settimana che non lo vedevo, avrei voluto correre da lui e abbracciarlo ma non potevo. Lui si girò e mi vide, alzai la mano per salutarlo. Antony si morse il labbro, stava per salutarmi anche lui ma andò a sbattere contro una colonna per guardarmi. Non sapevo se ridere e andare da lui, era così incazzato da farmi paura. Mi raggiunse Sofia.
-Quello è Antony?
-Sì.
-Bene, fagli vedere che sei con qualcuno.
Disse guardandosi intorno e cercando qualcuno.
-Perché dovrei? Io e lui non ci siamo lasciati.
-Sì, vai convinta.
La guardai male.

Il giorno dopo Sofia mi svegliò alle 6 e avrei dovuto ucciderla.
Andammo nel locale all'aperto perché doveva controllare che tutto fosse perfetto. Il locale era carino, c'era anche una piscina. Io dormivo in piedi mentre Sofia mi parlava.

Andammo a fare dei giri per gli ultimi preparativi e quando tornammo a casa ero distrutta.
-Senti io mi riposo un secondo svegliami quando dobbiamo prepararci.
Appena chiusi gli occhi mi addormentai.

ANTONY POVS

Io e Valeria andammo alla festa di Sofia. Era già pieno.
-Antony!
Mi salutò Alberico raggiungendoci.
-Ciao Albe, lei è Valeria.
-Valeria? Ah, piacere.
Sorrise lui per poi guardarmi e mimare con le labbra "e Greta?"
-Non è un problema mio.
-Oh ok... comunque Sofia è lì.
-Ok, grazie.
Attraversai la folla e trovai Sofia che stava ricevendo un regalo da delle ragazze. Si girò verso di me.
-Buon compleanno!
-Sei un maleducato!
-Perché?
-Perché sei venuto alla mia festa con quella!
-Si chiama Valeria.
-Lo so che si chiama Valeria, e so anche che l'hai fatta venire per far ingelosire Greta.
-Non è vero, io e Greta ci siamo presi una pausa, e questo equivale anche a frequentare altre ragazze.

GRETA POVS

Arrivai alla festa di Sofia in ritardo. Mi ero addormentata e non mi aveva svegliato. Matteo si girò e rimase a bocca aperta.
-Ciao Grè, stai benissimo.
-Grazie, sei con Muriel?
-Sì, è andata a prendere da bere, Antony lo hai visto?
-No.
-Mh, meglio.
-Perché?
-È con una ragazza.
Sospirai.
-Bene, è la sua vita facesse quello che gli pare!
Matteo rise.
-Beh fallo anche tu.
Non capivo perché la gente continuava a dirmi di far ingelosire Antony.
-Greta, scusa se non ti ho svegliata.
Disse Sofia raggiungendomi.
-Lascia stare.
Dissi sorridendo.
-Senti, hai visto Antony?
Chiese lei.
-No ma me lo hanno detto.
-Bene, ci sono sia Benji che Fede scegline uno e...
Disse lei per poi essere interrotta da me.
-Stai scherzando vero?
-Almeno balla con me, divertiti e non fare come l'altra sera in discoteca.
Mi incitò sorridendo.
Partì una canzone degli 1D e non resistetti.
-Oddio, l'hai fatto apposta?
Sofia rise.
-No, ti pare.

ANTONY POVS

Io e Valeria eravamo seduti e stavamo parlando. Non mi importava che cosa pensavano tutti, lei era mia amica.
Mi guardai in torno e vidi Greta ballare con Sofia. Mi fermai a fissarla ed era così bella mentre rideva, era incredibile che avesse ancora l'anello al dito.
In un'attimo tutto quell'odio sparì, e non era nemmeno odio, era più incazzatura, io senza di lei non ce la facevo.

-Antony!
Alberico mi distrasse dai miei pensieri.
-È?!
-Non lo so tra un po' sbava.
-È?
Ripetei.
-La stai fissando da mezz'ora.
Mi guardai in torno.
-Dov'è Valeria?
-Beh siccome se ne è accorto anche il Papa che stavi guardando Greta si è arrabbiata e se ne è andata.
-Oh, merda.

Tornai a Roma. Ancora non riuscivo a levarmi l'immagine di Greta e Benji. Per quanto potessi amarla, non riuscivo a perdonarla.
Il giorno dopo andammo a una fiera.

GRETA POVS

Andai a ritirare la chiave della camera.
-Oh, le ha già prese il ragazzo.
-Come il ragazzo?
-Sì, avete preso una camera matrimoniale.
Spalancai gli occhi.
-Cosa?
Samuele, il nostro driver, mi raggiunse.
-Oddio Greta te lo dovevo dire, le camere erano finite ed era rimasta solo questa.
-E con chi sono in camera?
-Con Antony.
-No, deve esserci un errore.
-Nessun errore.

Salii in camera con malavoglia e bussai. Antony aprì.
-Tu?
-Sì, io.
Entrai in camera.
-Con te devo dividere la camera?
-A quanto pare sì, mi dispiace per te.
Lo guardai.
-Bene... io vado di sotto a mangiare.
-Ciao.
Lui uscì e mi sedetti sul letto. Dormire vicino a lui senza abbracciarlo sarebbe stata una sofferenza.

Poco dopo andai a cena anch'io.
-Matteo.
Dissi sedendomi al suo tavolo.
-Dimmi, cara.
-Non puoi capire che cosa è successo.
-Cosa?
-Sto nella stessa camera di Antony.
Matteo rise.
-Smettila, non ridere!
-Di che ti lamenti? Tu vuoi che ti perdoni.
-Sì ma mi sono stancata di aspettarlo.
-Oh ti sei decisa!
Guardai Antony che era nell'altro tavolo.
-Eppure mi manca così tanto.
-Come non detto.

Dopo cena uscimmo e risalimmo presto in camera, domani ci sarebbe stato l'evento.
Mi vibrò il telefono, era un messaggio dal Network. Era un invito ai prossimi WSA. I Web show... era lì che tutto era iniziato.
Guardai Antony a cui era arrivato lo stesso messaggio, lui mi guardò, avrà avuto lo stesso pensiero. Sospirai.
-Io vado a dormire.
-Ok, anch'io avevo un po' sonno.
Andai al bagno a cambiarmi e mi sedetti dentro al letto. Ovviamente aprii Twitter e non mi addormentai subito.
Antony uscì dal bagno e si sedette sul letto più lontano possibile. Lo guardai.
-Ok che ce l'hai con me ma puoi anche parlarmi.
-Ok, di che vuoi parlare?
-Non lo so... come va con Valeria?
-Valeria? Chi è Valeria?
Mi venne da ridere.
-La ragazza con cui sei venuto alla festa.
-Ah, ma lei è solo un amica. Non voglio far soffrire un'altra ragazza come ho fatto con Lea e Muriel.
-Quindi l'hai portata solo per farmi ingelosire.
Antony tossì imbarazzato.
-No, ti pare.
-Sì, mi pare.
Mi guardò cercando di non ridere.
-Non lo farei mai.
-Sei in vena di scherzi?
-Sì, altrimenti il tempo non passa.
Antony mi fissò.
-Eri bellissima quella sera.
Sorrisi.
-Anche tu, mentre mi fissavi.
Lui distolse lo sguardo imbarazzato.
-Ok, meglio che dormiamo.
-Sì... buona notte, Antony.
-Buona notte, principessa.
Lo guardai arrossendo. Lui si rese conto subito dopo di quello che aveva detto.
-Ah scusa, l'abitudine.
-No non fa niente, mi piaceva quando mi chiamavi così.
Lui sorrise e si sdraiò.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora